mercoledì 18 novembre 2015

Recensione: The Heir di Kiera Cass

Nuova recensione!

Titolo: The Heir
Autore: Kiera Cass
Serie: The Selection #4
Editore: Sperling&Kupfer
Trama: Sono passati vent'anni da quando America Singer ha partecipato alla selezione e conquistato il cuore del principe Maxon. Ora, nel regno di Illea, è tempo di dare inizio a una nuova selezione. E questa volta sarà la giovane principessa Eadlyn a scegliere tra i trentacinque pretendenti arrivati a palazzo. Non si aspetta certo che la competizione possa regalarle la stessa favola d'amore dei suoi genitori. Ma scoprirà presto che il suo lieto fine non è poi così impossibile come aveva pensato.

La mia recensione

Voto: 2 Stelle

Non perderò tempo a dirvi che questa sarà una recensione negativa. Se siete miei follower da molto vi sarete domandati perché sul blog trovate per la maggior parte recensioni che vanno dalle 3 stelle in poi, ebbene sappiate questo capita perché col tempo ho capito quale tipologia di libri mi piace leggere e quali autrici mi sono congeniali, ma purtroppo questo non è il caso.

Non sono mai stata una gran fan della Cass, il primo libro della serie non mi aveva convinto, il secondo riuscì a raggiungere una sufficienza forse grazie del fatto che lo lessi in Inglese quindi privo dell'interpretazione del traduttore mentre The One mi piacque abbastanza tanto da aver servato un ricordo positivo della storia dell'autrice americana a tal punto da appassionarmi alle vicende legate ai diritti cinematografici passati dalla TV al Cinema.

Era da tanto che volevo leggere The Heir, primo volume di due libri aggiuntivi, quasi spin-off in quanto si passa al PoV della figlia diciottenne dei vecchi protagonisti, ma non trovavo mai il tempo giusto per leggero, poi nei giorni scorsi avevo voglia di qualcosa di frivolo, leggero che mi potesse regalare una storia a cui appassionarmi ma non è stato così.

Purtroppo la colpa ricade quasi completamente sulla protagonista Eadlyn, una ragazza egocentrica, viziata, quasi megalomane, completamente presa da se stessa e dalla sua posizione. Comprendo che molto probabilmente questa era l'intenzione dell'autrice, creare un protagonista che non sia perfetto, ma peccato che non lo abbia fatto nel modo giusto perché invece di comprendere gli sbagli della protagonista e parteggiare per lei si crea un muro tra lei e il lettore che quasi non riesce a tollerarla e ciò diventa ancora più grave alla luce del fatto che il suo è un PoV in prima persona.

Circondata da tantissimi personaggi secondari, i pretendenti della selezione di cui purtroppo veniamo a conoscerne solo una scarsa decina, Hale, Henry, Kile ed altri di cui purtroppo non ricordo neanche il nome tanto poco influenti e importanti sono all'interno della storia.
Ma passiamo oltre, i personaggi secondari o principali vengono solo accennati, non ci si sofferma mai troppo su di loro negando ogni possibilità di creare del feeling o dei personaggi a tutto tondo. L'unica nota positiva è vedere America e Maxon ancora felicemente insieme.

La cornice generale della storia è ancora una volta lasciata al caso, ci sono dei ribelli ma non si sa cosa vogliano e non si dà un minimo di attenzione alla loro causa portando il libro e il plot stesso ad essere una semplice storiella che non lascia proprio nulla al lettore.

Romance: ci sono dei baci ma privi di sentimenti e quando ci sono questi sono rovinati totalmente dai pensieri incoerenti della protagonista. C'è una ship, la protagonista è particolarmente affiatata con uno dei personaggi secondari, uno di quelli meglio costruiti, ma purtroppo è quasi irrealizzabile poiché i due personaggi vogliono cose diverse, troppo diverse per poter condividere la vita da palazzo.

Considerazioni finali: The Hier si rivela essere un brutto tentativo di creare un libro coming of age descrivendo una protagonista viziata ed egoista per poi trasformarla di punto in bianco in una nuova eroina capace di compiere la transizione tra una bambina ad una donna, purtroppo l'autrice dovrebbe capire che la trasformazione dovrebbe essere sostenuta da delle basi che qui sono del tutto assenti; In seconda istanza è molto prevedibile quanto si voglia trasformare la monarchia assoluta descritta dalla serie in una monarchia costituzionale (modello Inglese per intenderci) e ancora una volta, com'era stato nella prima serie, è impossibile attualizzare e rendere credibile un cambiamento simile in un arco temporale così ristretto; Infine, il finale totalmente inutile ai fini della storia che quasi ti porta a lanciare il libro fuori dalla finestra, e questo doveva essere il punto di svolta per arrivare ad un finale per questa storia? Non ci siamo.

Rimango convinta che la storia avrebbe avuto tutte le carte per essere un successo, non che non lo è stato ma sappiamo che la HarperCollins è un genio in quanto a marketing, la storia alla Cenerentola, il principe, in questo caso una principessa, un reality show, unito a caratteristiche espressamente fantasy fanno di questo libro un ottima base che l'autrice ancora una volta non ha saputo sfruttare. A questo punto mi auguro che se mai ne facciano davvero un film che questo abbia degli sceneggiatori molto più bravi dell'autrice e degli editor che non hanno fatto nulla per migliorare questo libro prima che venisse pubblicato.

2 Stelle

Leggerò The Crow perché devo assolutamente vedere cosa si inventerà ora l'autrice.


- A presto Susi
 

6 commenti:

  1. Ahimè sono d'accordo con tutto quello che dici su quella bambina viziata di Eadlyn...

    RispondiElimina
  2. Ciao Susi, non ho mai letto questa serie, ma dopo aver letto la tua recensione (di cui mi fido moltissimo), penso che non la acquisterò mai! Comunque la tua recensione è davvero precisa e ben fatta come sempre! Ti mando un forte abbraccio!
    Giulia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Jiu sei un tesoro! Peccato per i libri perché l'idea c'è solo che è stata usata male! Poi le cover sonagnifiche e un po' tu dispiace pire non poterle avere!

      Elimina
  3. Io ho letto la trilogia, e ho avuto uno strano rapporto con questi libri. Il primo mi era abbastanza piaciuto, il secondo l'ho detestato, il terzo l'ho promosso in uno slancio di bontà, dopo averlo preso per quello che è: il guilty pleasure poraccio a cui non puoi resistere xD Ho sempre pensato che fosse una storia con del potenziale, rovinata purtroppo da molti difetti. Eliminate tante scene inutili, ne sarebbe uscito un buon autoconclusivo. Tre libri? Taaaanto brodo allungato. Quindi quando ho saputo di questo spin off sapevo già che sarebbe stata una poracciata senza fine. E me lo confermi. Non so sinceramente se lo leggerò o se mi fermerò qui dove sono. Se lo farò sarà per farmi due risate xD

    RispondiElimina
  4. a me questo libro è piaciuto, resta però un "ma". Ho avuto sempre con questa scrittrice l'idea che tutto è troppo schematizzato, e questa sensazione non mi ha abbandonato. Ti ha dato anche a te l'idea che le decisioni vengono rimandate fino a quando sei vicina come descrivi te "buttare il libro dalla finestra"? Trovo snervante la cosa, non so se quando uscirà il seguito avrò il coraggio di farmi del male e leggerlo :(

    RispondiElimina

I vostri commenti sono l'anima del blog