sabato 2 novembre 2013

Recensione: Allegiant di Veronica Roth

Nuova recensione

Titolo: Allegiant
Autrice: Veronica Roth
Serie: Divergent #3
Editore: Inedito in Italia
Trama: Una scelta ti definirà. 

Se tutto il tuo mondo fosse una bugia? 
E se una singola rivelazione – come una singola scelta – potesse cambiare tutto? 
Se l'amore e la lealtà ti portassero a fare cose che non ti saresti mai aspettato? 

La società basata sulle fazioni in cui una volta credeva Tris Prior è in frantumi – distrutta dalla violenza e da giochi di potere e ferita da perdite e tradimenti. A questo punto quando le si offre la possibilità di esplorare il mondo oltre i confini a lei noti, Tris è pronta. Forse al di là del confine, lei e Tobias troveranno una semplice vita insieme, liberi da bugie complicate, lealtà ingarbugliate, e ricordi dolorosi. 

Ma la nuova realtà di Tris è ancor più allarmante di quella che si è lasciata alle spalle. Vecchie scoperte saranno presto rese insignificanti. Nuove verità esplosive cambieranno i cuori delle persone che ama. Ancora una volta Tris deve combattere per capire le complessità della natura umana – o di se stessa – e nel frattempo affrontare scelte impossibili sul coraggio, devozione, sacrificio e amore. 

Raccontato attraverso una affascinante prospettiva doppia, Allegiant, dell'autrice best-seller #1 del New York Times Veronica Roth, porta la serie Divergent a una potente conclusione rivelando i segreti del mondo Distopico che ha conquistato milioni di lettori con Divergent e Insurgent.


La mia recensione

Voto: 4 Stelle

Nel cuore di ogni lettore è presente una piccola parte che racchiude tutte le aspettative, speranze, illusioni, sogni, prospettive e desideri riguardanti una nuova pubblicazione. Quest'anno in particolare due libri hanno sconvolto i lettori Clockwork Princess di Cassandra Clare, che ha ammaliato milioni di lettori in tutto il mondo, anche se a caro prezzo, e Allegiant di Veronica Roth che ha distrutto, nel vero senso della parola tutti i lettori della saga più alla ribalta in questo periodo grazie alla prossima uscita cinematografica dell'adattamento del primo libro Divergent.

Forse più che Clockwork Princess, aspettavo con ansia Allegiant, perchè i primi due libri mi hanno aperto un nuovo mondo, Divergent è stato in assoluto il primo libro Distopico che non ho abbandonato dopo i primi capitoli, e perchè la Roth con il suo stile semplice e dettagliato, che racchiude nelle parole una profondità emotiva che non è semplice trovare nelle scrittrici YA, ha saputo catturare il mio cuore e il mio pensiero.
Ho adorato le digressioni emotive del primo libro ed ho letteralmente amato le delucidazioni psicologiche del secondo libro e dopo il colpo di scena finale di Insurgent, non vedevo l'ora di avere tra le mani Allegiant, come se questo libro potesse racchiudere in sé un piccolo tesoro, un'insieme di parole che da sole sarebbero state in grado di cambiare la mia visione del mondo per sempre.

Dopo le prime indiscrezioni, trapelate a causa di un distributore canadese che ha spedito delle copie in anticipo, e la lettura dello spoiler che più spoiler di quello non si poteva, posso dire di essermi rovinata la lettura, forse perchè conoscendo il finale in grandi linee ho perso di vista la lettura del romanzo come tale e l'ho inquadrato solo come una storia da svelare.

Ma nonostante questo posso affermare che Allegiant è sicuramente uno di quei libri in grado di cambiare la visione del mondo, un romanzo che corre dei rischi, che li affronta e che sfida le regole di base della letteratura.

Inizio col parlarvi delle mie impressioni, come sapete odio dilungarmi a parlare della trama, non solo per evitare ai miei lettori degli spoiler indesiderati, ma soprattutto perchè credo che il piacere della lettura consista principalmente nello scoprire il romanzo con i tempi che ci vengono dettati dalla narrazione.

Posso affermare con certezza che la prima metà del libro mi abbia fatto incavolare per bene. Perchè mi chiedete? Semplice: perchè mi è sembrato di leggere un'esemplificazione del mio Manuale di Sociologia.
Sicuramente questa sarà stata la mia impressione personale, avendo studiato la materia sono riuscita a vedere tra le sfumature delle parole usate dalla Roth una quantità esorbitante di teorie, metodi, e definizioni sociologiche e durante la lettura non potevo non pensare che magicamente Allegiant si fosse trasformato nei miei appunti e nelle pagine di un libro sulle quali ho studiato per molto tempo.

Escludendo questa mia opinione, le teorie rielaborate ad hoc dalla Roth sono interessanti e rendono ad un occhio inesperto, soprattutto per i ragazzi che frequentano ancora il liceo, un libro dettagliato, studiato con attenzione e che porta alla base delle sua creazione delle fondamenta scientifiche e sociologiche che vengono studiate oggigiorno da migliaia di persone.
Divergenti, questa parola che siamo arrivati ad amare, non fa altro che richiamare il termine sociologico di Devianza, e pensare che solo ora mi sono accorta delle somiglianze tra i due termini, che in fondo consistono nella stessa definizione: un individuo che si allontana dalle aspettative che la società ha predisposto per lui, e che per questo viene considerato deviante e per questo da correggere.
Ci sono molte altre teorie da poter mettere a confronto e analizzare, ma essendo questa una recensione, non penso sia il caso e il momento giusto per farlo.
L'unica cosa sulla quale non sono stata d'accordo è il basare la maggior parte della trama su un concetto di sviluppo della personalità derivante da un gene portatore, non solo perchè lo trovo ai confine di ogni ragionevole considerazione ammissibile, ma anche e perchè lo trovo inimmaginabile e basare la maggior parte del libro su questo concetto ha abbassato di molto le mie aspettative riguardo al capolavoro che Allegiant poteva costituire.

In questo libro per la prima volta, abbiamo la suddivisione del narratore attraverso due PoV in prima persona: a quello di Tris dei primi libri si aggiunge il PoV di Tobias.

Quando lessi la notizia ero contenta della novità e innovazione per la trilogia, soprattutto perchè avevo amato Free Four, la prima e-short story della Roth dedicata a questo personaggio, ma leggendo la prospettiva di questo personaggio, capitolo dopo capitolo, sono arrivata alla conclusione che le mie supposizioni su personaggio erano del tutto sbagliate.
Nei primi libri mi ero innamorata di Tobias, questo personaggio forte e indipendente che con le sue sole forze era riuscito a crearsi una vita nuova fuori dalle ombre dei suoi genitori. Già in Insurgent si erano avuti degli accenni di incertezza ma innocentemente avevo pensato che questi fossero dettati al contrario dai sconvolgimenti della trama, ma in Allegaint si ha la visione di un Four insicuro e attanagliato dal dubbio e dalla paura, costantemente in uno stato di ansia e paura che viene trasmessa senza riguardi anche al lettore che ogni volta dopo aver letto i suoi PoV si ritrova con il morale sotto le scarpe.

Non voglio pensare che la Roth abbia cambiato le carte in tavola con questo ultimo libro, non voglio pensare assolutamente che la Roth abbia voluto rovinare uno dei miei personaggi preferiti per renderlo, come la maggior parte dei personaggi secondari, dei marchingegni per elaborare la sua posizione di deus ex machina.
Molte azioni, sconvolgimenti e morti legate a questo libro mi sembrano dettate per la maggior parte per rendere il tutto un perfetto puzzle. Per me non funziona così, non si dovrebbe cambiare un personaggio a tavolino solo per raggiungere un obiettivo, si dovrebbe al contrario lasciare far correre la storia per il suo corso.

Molti dei miei personaggi preferiti vengono letteralmente sbiaditi in Allegaint, resi delle pedine in mano alla scrittrice per far di loro quello che vuole. Non sono d'accordo con le scelte fatte, riguardo ad Uriah diventato l'ombra di se stesso, Christina quasi invisibile e Caleb e Peter delle mere comparse.

Al contrario ho amato i PoV di Tris. Ragazza solare e determinata in grado di credere in se stessa, nella ricerca della verità, e soprattutto negli altri. Una ragazza coraggiosa, umile, intelligente e caparbia in grado di fare l'impossibile per raggiungere i suoi scopi.
L'unica cosa che posso biasimare la Roth riguardo questo personaggio è stato renderla quasi un supereroe, chi ha letto il libro capirà a cosa mi riferisco, e forse le scelte fatte possono in un qualche modo equilibrare alcuni atteggiamenti del suddetto personaggio (ma ripeto non è giusto fare delle supposizioni del genere, neanche fossimo in un compito di matematica dove un + e un – si annullano, solo per farmi mandar giù delle scelte fatte dall'autrice).

Non mi resta che parlar del finale. Già al 30% della fine ero un fiume in lacrime, tanta tristezza legata agli eventi, a quello che sapevo sarebbe accaduto e una volta arrivata all'epilogo, flash forward, era impossibile non trattenere le lacrime. Leggere dei personaggi fare i conti con la sua vita dopo gli eventi di Allegiant è stato sconvolgente, ma ci sono degli insegnamenti, basta solo fare pace con le emozione contrastanti scaturite dalla lettura.
Allegiant ci insegna a far pace con i propri demoni interiori e accettarsi per quello che si è e non quello che gli altri vedono in te; A combattere sempre per quello che ritieni sia giusto; nel sacrificarsi per le persone che si amano; Perdonare e perdonarsi per gli sbagli che si sono commessi per ingenuità e ignoranza o orgoglio; Continuare a vivere anche quando la persona che ti è più cara non è con te; E che la speranza non morirà mai.
Insegnamenti profondi che porterò sicuramente nel mio cuore, ci vorrà un poco a non vedere i lati negativi del libro che non condivido ma la Roth è stata audace e bisogna dare, come è giusto che sia, onore al merito.

È un finale dove non si vince e non si perde, ma un finale dove si impara a convivere con quello che resta di noi stessi e della società, un finale che rende alla perfezione un mondo Distopico in tutte le sue sfumature.

Il libro si legge in poco tempo, basta non riporlo come ho fatto io ogni due minuti perchè innervosita dalle “lezioni di Sociologia by Veronica Roth” o “Veronica Roth versione deux ex machina”.

Allora arrivati a decidere il voto per questo libro io non posso fare a meno di dare 4 Stelle (se non ci fosse stata una determinata scena sarebbero state anche 5), il libro mi è piaciuto, è coinvolgente e sconvolgente, si lascia leggere e la Roth, con tutte le scelte che non condivido sa scrivere e creare un mondo dove il lettore si perde con facilità.

Leggerò mai un altro libro di questa autrice? Forse no, ma sono sicura che questa trilogia cambierà per sempre il modo di vedere un YA Distopico.


Se lo avete letto voglio sapere cosa ne pensate! Commentate e state attenti nello scrivere spoiler!

- A presto Susi

6 commenti:

  1. Io invece ho proprio paura che la Roth abbia manipolato i suoi personaggi snaturandoli. Guarda spero davvero di sbagliarmi, e non dico altro per non fare spoiler, ma temo che l'autrice abbia perso la bussola. xD

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    1. Come vedo molte delle persone la pensano come me per quanto riguarda la Roth. Possibile che si sia montata la testa dopo il successo di Insurgent e il film di Divergent? Mi ha deluso parecchio.

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  2. Ciao credo la Roth dovrebbe ringraziarti per la tua recensione: dettagliata, intelligente e GENTILE :)
    Io ho personalmente odiato questo libro. Ho trovato tutti i personaggi banali e/o noiosi e/o superficiali, purtroppo sia quelli dei primi due libri sia i nuovi. I pilastri portanti della trama sono un po' deboli o assenti. E' una trilogia tragica, senza speranza. Chi rimane vivo, e tra parentesi in un altro mondo in cui tutti sono di nuovo manipolati, sopravvive soltanto.
    Non dico che uno scrittore debba darci sempre il contentino alla fine di una storia però se scrive qualcosa che non vale la pena di essere letto è ancora uno scrittore?
    Ecco questo è quello che ho imparato da Allegiant, un po' amaro,no?

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    1. Ciao Sil! Grazie per le belle parole!! Sei tu ad essere gentile :)
      Allora sarà che vero che questa recensione sia positiva ma devo dire che questa recensione è stata scritta appena terminata la lettura del libro ed ero ancora talmente nel libro che non ho quasi saputo superare la mia delusione da un libro che non mi è piaciuto e che ha annichilato le speranze e aspettative e di conseguenza ne è uscita una recensione positiva nella quale ho cercato a tutti costi di trovare i lati positivi di un libro che avrei voluto fosse perfetto e che invece non è stato.
      Quindi questa recensione non è esattamente tutto quello che penso del libro e di sicuro a sei mesi di distanza il mio voto non è certo di 4 Stelle, forse 2 sempre essendo magnamini perché questo libro non mi è piaciuto.
      PS: condivido in pieno il tuo pensiero.

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  3. Anche io ho odiato questo libro..anche io sapevo già quello che sarebbe successo alla fine e devo dire che ad ogni pagina che finivo di leggere continuavo a pensare ad arrivare alla fine per sapere come sarebbe successo il fatto..
    Parto proprio dal fattaccio..originale e su questo non discuto, ma totalmente insensato, secondo me..non è credibile (non aggiungo nulla per evitare di spoilerare qualcosa), avrei fatto accadere la cosa in un modo diverso, se proprio doveva andare così..ma la riflessione e il giudizio finale li ho maturati quando ho saputo che l'ultimo film sarebbe stato diviso in due parti..saranno due film da 40 min ciascuno, secondo me..poche azioni e sopratutto, poche azioni importanti! Terribile, terribile..sono stata tanto male per niente!

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    1. Due film per Allegiant sono esagerati ammesso e concesso che non inseriscano qualcosa di nuovo...
      Per il resto concordo con te.

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