domenica 8 dicembre 2013

Cattivissimo Me: il fascino dei cattivi

Cattivissimo me: il fascino dei cattivi


Oggi ho deciso di creare un post particolare dedicato al personaggio del cattivo e del perchè piace così tanto al lettore.

Anche ricordare il male può essere un piacere quando il male è mescolato non dico al bene ma al vario, al mutevole, al movimentato, insomma a quello che posso pure chiamare il bene e che è il piacere di vedere le cose a distanza e di raccontarle come ciò che è passato. 
Cit. Italo Calvino


Il personaggio del cattivo piace molto, soprattutto al pubblico femminile. Non è difficile elencare personaggi, antagonisti veri e propri, che hanno affascinato lettori su lettori partendo da Dracula di Bram Stoker ai più recenti libri YA con L'Oscuro di Tenebra e Ghiaccio (Shadow and Bone) e Warner di Schegge di Me (Shatter Me), o ancora il più discusso Sebastian/Jonathan Christofer della saga The Mortal Instruments che conta tantissimi fans.
“Come ben sappiamo più è riuscito il cattivo più è riuscito il libro.”

Se si riesce ad organizzare un buon cattivo è possibile riuscire ad elaborare un buon un libro con uno scontro tra il bene e il male che sia il più reale possibile, che possa portare il lettore ad analizzare il libro e ad analizzare se stesso nella visione della morale che definisce una storia.

Il cattivo è un modello letterario irrinunciabile: le famose tragedie di Shakespeare non sarebbero le stesse senza i cattivi dal sangue freddo e dal cuore di pietra, come Iago del Otello o Macbeth senza la sua tanto famosa Lady o per parlare del programma nostrano I promessi Sposi senza Don Rodrigo non avrebbero avuto lo stesso successo.
Anche nelle Favole il ruolo del cattivo è imprescindibile: senza le streghe, matrigne, sorellastre e lupi cattivi non ci sarebbe nessun personaggio ad esorcizzare le paure.

Ma perchè il cattivo piace tanto?

Senza alcun dubbio perchè esercita il fascino oscuro e irraggiungibile del proibito, di colui a cui è concesso tutto, colui che non paga mai per le proprie azioni, e a volte il cattivo piace semplicemente perchè è proprio quello che vorremmo essere: una persona che ha il coraggio di fare e dire quello che si vuole senza crearsi troppi problemi.

A questo proposito propongo un estratto sulla fascinosa figura del Darkling di Shadow and Bone



“I stared, torn between fear and fascination. He is too young, I trought. This Darkling had been commanding the Grisha since before I was born, but the man seated above me on the dais didn't look much older than I did. He had a sharp, beautiful face, a shock of thick black hair hair, and clear grey eyes that glimmered like quartz. I knew that the more powerful Grisha were said to live long lives, and Darklings were the most powerful of them all. but I felt the wrongness of it and I remembered Eva's words: He's not natural. None of them are.”

"Rimasi a guardare, combattuta tra la paura e il fascino. E' troppo giovane, pensai. Questo Oscuro era stato al comando dei Grisha fin da prima che io nascessi, ma l'uomo che stava seduto lì, su quella piattaforma, non sembrava molto più vecchio di me. Il suo viso era intelligente e bellissimo, con una massa di folti capelli neri e occhi grigio chiaro che splendevano come quarzo. Sapevo che si diceva che i Grisha più potenti vivevano a lungo e gli Oscuri erano i più potenti di tutti. Ma percepivo l'inesattezza di questa affermazione e rammentai le parole di Eva: Non è normale. Nessuno di loro lo è." 




Ma non è solo il fascino del bello è dannato ad attirare tanto i lettori, il cattivo, l'antagonista, il malefico ha una funzione ben chiara all'interno della storia: il cattivo funge da catarsi per il lettore che leggendo di lui attraversa un processo di purificazione che lo porta ad allontanarsi dalle “passioni”, i mali della vita, rappresentati da questi personaggi.

Nel nostro mondo moderno, dove si va di corsa, dove la società è liquida, dove si vuole tutto e subito il cattivo rappresenta tutto quello che si vorrebbe essere senza pagare le conseguenze, essere al di sopra di tutto e persino scappare alla morte, ma nei più dei casi il cattivo è anche quel personaggio che ci riporta con i piedi per terra: l'antagonista è un personaggio, una persona, con le proprie problematiche e che cerca a modo suo di fare ciò che crede sia giusto.


Ed è proprio quando uno dei personaggi cattivi ha la possibilità di redimersi che il lettore si ritrova ancora più coinvolto dalla storia ed emotivamente legato ad essa.



Riporto un estratto da Destroy Me di Tahereh Mafi

“I’ve been training for just over a decade. Every day I’ve worked to hone my physical and mental strengths. I’m five feet, nine inches and 170 pounds of muscle. I’ve been built to survive, to maximize endurance and stamina, and I’m most comfortable when I’m holding a gun in my hand. I can fieldstrip, clean, reload, disassemble, and reassemble more than 150 different types of firearms. I can shoot a target through the center from almost any distance. I can break a person’s windpipe with only the edge of my hand. I can temporarily paralyze a man with nothing but my knuckles.
On the battlefield, I’m able to disconnect myself from the motions I’ve been taught to memorize. I’ve developed a reputation as a cold, unfeeling monster who fears nothing and cares for less.
But this is all very deceiving.
Because the truth is, I am nothing but a coward.”

“Mi sono allenato per più di una decade. Ogni giorno ho lavorato per affinare le mie forze fisiche e mentali. Sono alto 1,75 cm e 77 chili di muscoli. Sono stato addestrato per sopravvivere, per massimizzare sopportazione e resistenza, e sono più sereno quando mi puntano una pistola alla testa. Posso disarmare, pulire, ricaricare, scomporre, e ricomporre più di 150 tipi differenti di armi da fuoco. Posso sparare un bersaglio al centro da qualunque distanza, posso spezzare la trachea con solo l'estremità della mia mano. Posso paralizzare temporaneamente un uomo con le sole nocche. Sul campo di battaglia, sono capace di staccarmi dai movimenti che mi hanno insegnato a memorizzare. Ho sviluppato una reputazione di mostro freddo e senza sentimenti che non ha paura di niente e che non gli importa di nessuno.
Ma tutto questo è una grande illusione.
Perchè la verità è, che non sono nient'altro che un codardo.”


Questo brano dimostra come al disotto della maschera da duro ci sia ben altro, dei problemi che intaccano l'animo del personaggio e che lo portano a determinati comportamenti. 
Per analizzare questo personaggio, che amo alla follia, dovrei stare ad elencarvi tutta la Novella, quindi vi invito a leggerla, anche se è disponibile solo in inglese.
In Unravel Me, il personaggio riesce a redimersi ed ad abbandonare il ruolo da antagonista, lasciando a noi fans la possibilità di amare un personaggio "cattivo" senza passare per delle psicopatiche.



La lotta tra il Bene e il Male non avrà mai fine, nei libri continueremo a leggere di cattivi pronti alla conquista del mondo, pronti a commettere i più inimmaginabili dei crimini e continueremo ad essere affascinati anche se in fin dei conti quello di cui abbiamo bisogno è il lieto fine.




Cosa pensate di questo post?
Chi è il cattivo di cui non potete fare a meno di amare e perchè?

- A presto Susi

2 commenti:

  1. Lo sai! Non mi sento neanche di chiamarlo cattivo... lui è il mio cuccioletto, Warner! <3 <3 <3
    Lo amo proprio perché potrebbe sembrare cattivo ma in realtà non lo è. E' dolce e mi fa tanta tanta tenerezza perché ha soltanto bisogno di essere amato e di sapere che c'è un'altra strada oltre quella che ha scelto, che non è condannato per sempre a causa di quel ****** di suo padre che strozzerei con le mie mani!
    E poi lui geniale, adoro la sua mente ed il fatto che sia tanto tanto complicato! Mi piacciono i complicati u.u

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    1. concordo in pieno <3 Warner è il cattivo che non puoi non amare!

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