Autore: Chelsea Fine
Serie: The Archers of Avalon #2
Editore: Inedito in Italia
Trama: Tre maledizioni. Due Fratelli. Un triangolo amoroso.
Qualche volta l'amore è destino. Ma altre...l'amore è la tua morte.
La diciasettenne Scarlet è appena morta. Solo che, morire non è inusuale per una ragazza maledetta da una maledizione centenaria che l'ha resa semi-immortale.
Questa volta, però, ritorna in vita nella sua vita attuale invece di svegliarsi in una nuova, e capisce che la maledizione sta cambiando. Con l'aiuto degli immortali fratelli Archer, Scarlet cerca di trovare un senso alla sua vita e di rompere la maledizione prima che la sua imminente morte avvenga di nuovo.
|
La mia recensione
Voto: 2 Stelle
Leggere questo libro è stato per me una vera tortura.
Il rating superiore a 4.2 di Goodreads, le varie recensioni e commenti entusiasti mi avevano fatto
sperare in un libro migliore, in linea con gli ultimi capitoli del
libro precedente che mi avevano convinto a dare una nuova possibilità
a questa scrittrice, ma purtroppo il colpo di fulmine non è avvenuto
e non posso esimermi a giudicare il libro se non per quello che lo
reputo.
Inizio col dire come questo libro
mi sia sembra che non una copia delle medesime cose dette nel primo
libro? O da come tutte le aspettative siano state buttate al vento e
come tutte le potenzialità di una storia Urban Fantasy coi i fiocchi
siano diventate cenere?
Un libro più noioso e ripetitivo
di questo non l'ho mai letto in vita mia, giuro! Personaggi monotoni e
piatti che si intagliano in una storia senza evoluzioni o colpi di
scena, e non venitemi a dire che è il contrario perchè non è così:
Di seguito verrà specificato
parte della trama, l'unico modo che mi permette di chiarire le mie
perplessità, quindi attenzione spoilers:
- Si parla di immortali, ma la protagonista, che soffre di amnesia non riesce a ricordare il suo passato, ma questo non suo ricordare del passato la rende la protagonista più cieca, ingenua e sempliciotta che ho mai incontrato! Ma il vero problema è che questo la rende incredibilmente fastidiosa e irritante (vorrei sapere come hanno fatto tutte le persone che hanno recensito questo libro a giudicare questa protagonista una che prende in mano le redini della sua vita);
- I vari personaggi immortali della storia non fanno nulla, ripeto nulla, per migliorare la situazione di cui sopra;
- La migliore amica della protagonista, da personaggio secondario di spalla diventa, inspiegabilmente di primo piano, solo per non lasciare uno dei personaggi del triangolo appesi? Mi spiace Chelsea Fine ma se vuoi scrivere un triangolo non puoi farlo così!;
- La banalità della trama scontata e totalmente prevedibile, tanto che alcuni sviluppi di eventi e situazioni erano visibili già dal primo libro, e per quanto sia brava nell'individuare e capire queste situazioni queste erano palesi anche agli occhi di un bambino;
- Ma la cosa più frustrante di tutte? Il lampante e ovvio palese egoismo dei uno dei due protagonisti! Odioso a tal punto da portarmi ad una tale insofferenza verso questo libro da volerlo abbandonare;
- L'inspiegabile attrazione, o forse sarebbe il caso di chiamarla comprensibile attrazione, e la giustificata spiegazione che da l'autrice in merito al perchè non incoraggiarla, ma ditemi voi il bello dei libri non è andare contro le regole e vedere come il corso degli eventi si evolveranno a favore o contro i protagonisti? Allora perchè l'autrice per un intero libro non da la possibilità a questi due poverelli di baciarsi? E no, mi dispiace, ma un bacio che avviene in uno dei Flashback non mi basta;
Potrei continuare, ma sinceramente
non mi va di discutere di dettagli, questo libro non fa per me,
assolutissimamente no.
L'unico aspetto positivo di tutto
il libro? I capitoli flashback che raccontano delle vite passate dei
protagonisti, che danno la possibilità di comprendere la trama e
darsi una ragione per l'inutilità del libro. Ma nonostante mi siano
piaciuti sarebbe stato più utile che fosse stata la protagonista a
ricordarsi di tali avvenimenti, perchè leggere dei ricordi senza né
capo né coda mi hanno solo spinto ad odiare ancora di più questo
libro.
Questa è la prima volta che trovo
aberrante un libro, non sono mai stata così dura, cerco sempre di
trovare il giusto metro di giudizio e i dettagli in un libro da
salvare, ma con Awry non ci riesco e mi dispiace, sarà perchè il
weekend è stato di una noia mortale al limite della depressione o
perchè ho l'influenza e il mio giudizio ne risente.
L'unica cosa che salvo di tutto il
libro è Nate, personaggio divertentissimo e strabiliante, ventata di
freschezza e ilarità e Tristan che nonostante tutto trovo sia il
vero protagonista della storia, lui che ama dal profondo del cuore e
che farebbe di tutto, anche morire, per salvare l'amata, e mi
dispiace abbandonare la saga ma neanche per questo splendido
personaggio sono disposta a leggere un'altro libro di tortura.
2 Stelle, ma per come la vedo ne
meriterebbe solo una, la seconda è solo per Tristan.
- A presto Susi
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri commenti sono l'anima del blog