Books to Movies
Un film da leggere #2
Si inaugura oggi il sabato dedicato al cinema con il secondo appuntamento di Un film da leggere.
- American Sniper: Autobiografia del cecchino più letale della storia americana di Chris Kyle
- Unbroken: Una storia di coraggio e sopravvivenza di Laura Hillenbrand (Precedentemente pubblicato con il nome "Sono ancora un uomo. Una storia epica di resistenza e coraggio")
Nel maggio del 1943, un bombardiere americano precipita nel mezzo dell'Oceano Pacifico: dell'equipaggio si salvano soltanto tre membri, uno dei quali è Louis Zamperini, figlio di immigrati italiani. Comincia così, con un minuscolo canotto alla deriva mitragliato dagli aerei giapponesi, l'incredibile storia di un eroe del Novecento: dopo aver percorso 3200 chilometri in mare, sbarcato su un'isola giapponese, per due anni passerà da un campo di prigionia all'altro, incontrando sadici aguzzini e misurandosi ogni giorno con la possibilità di essere ucciso, fino alla resa del Giappone e alla liberazione. Questa, per Zamperini, è solo l'ennesima prova di una vita avventurosa: giovanissimo delinquente di strada, aveva trovato nell'atletica leggera una via d'uscita, diventando campione di mezzofondo e partecipando con onore alle Olimpiadi di Berlino del 1936. Reclutato dall'Aviazione nel 1940, prima di precipitare nel Pacifico era sopravvissuto a durissimi combattimenti alle Hawaii. Conclusa la guerra, anche il rientro in patria non è semplice: gli incubi lo tormentano, portandolo a rifugiarsi nell'alcol. È il matrimonio con una ragazza di buona famiglia, bella e intelligente, insieme alla riscoperta della fede, a riportarlo alla vita. L'incredibile storia di Louis Zamperini viene raccontata da Laura Hillenbrand come un romanzo epico, un viaggio nelle possibilità estreme, fisiche e spirituali, dell'essere umano. (Film al cinema)
- Amore, cucina e curry di Richard C. Morais (Precedentemente pubblicato con il titolo "Madame Mallory e il piccolo chef indiano")
Hassan Haji, secondogenito di sei figli, è nato sopra il ristorante di suo nonno, in Napean Sea Road a Bombay, vent’anni prima che fosse ribattezzata Mumbai. Ed è cresciuto guardando la figura esile di sua nonna che sfrecciava a piedi nudi sul pavimento di terra battuta della cucina,
passava svelta le fettine di melanzana nella farina di ceci, dava uno scappellotto al cuoco, gli allungava un croccante di mandorle e rimproverava a gran voce la zia. Tutto nel giro di pochi secondi. E ha capito infine come va il mondo osservando suo padre, il grande Abbas, girare tutto il giorno per il suo locale a
Bombay come un produttore di Bollywood, gridando ordini, mollando sberle sulla testa degli sciatti camerieri e accogliendo col sorriso sulle labbra gli ospiti.
Naturale che quando l’intera famiglia Haji, i sei figli di età compresa tra i cinque e i diciannove anni, il grande Abbas, la nonna vedova, la zia e suo marito, lo zio Mayur, si trasferisce, dopo la tragica scomparsa della madre di Hassan, prima a Londra e poi a Lumière, nel cuore della Francia,
sia proprio lui, Hassan, a prendere il posto della nonna Ammi ai fornelli della Maison Mumbai, il ristorante aperto a Villa Dufour dal grande Abbas.
Un locale magnifico per gli Haji, con un’imponente insegna a grandi lettere dorate su uno sfondo verde Islam, e la musica tradizionale indostana che riecheggia dagli altoparlanti di fortuna
che zio Mayur ha montato in giardino. Peccato che abbia di fronte, dall’altra parte della strada, un albergo a diverse stelle, Le Saule Pleureur, il salice piangente, con un’insegna che si muove impercettibilmente con il vento, il giardino roccioso coperto di muschio, le vecchie stalle dalle finestre con i vetri a piombo.
Peccato poi che la proprietaria del locale, una certa Madame Mallory, sia andata a protestare dal sindaco, sostenendo che un albergo come Le Saule Pleureur, che vede ai fornelli lei, la vestale dell’arte culinaria francese, la chef degli chef apprezzata da gente come Valéry Giscard d’Estaing e il Barone de Rothschild, la gloria dell’establishment gastronomico francese proveniente da una delle più illustri e antiche famiglie di grandi hôteliers della Loira, premiata con ben due stelle
dalla guida Michelin, non può avere dall’altro lato della via un bistrò indiano che spande la puzza di cibi unti per tutto il vicinato!
Popolato di personaggi eccentrici, ricco di divertenti disavventure culturali, ambientazioni vivaci e squisite ricette,
descritte con dovizia di particolari, Amore, cucina e curry svela le trame interne all’esclusivo mondo dell’haute cuisine
francese e narra la storia toccante di un ragazzo indiano che si conquista il proprio posto nel mondo. (Film in home video)
passava svelta le fettine di melanzana nella farina di ceci, dava uno scappellotto al cuoco, gli allungava un croccante di mandorle e rimproverava a gran voce la zia. Tutto nel giro di pochi secondi. E ha capito infine come va il mondo osservando suo padre, il grande Abbas, girare tutto il giorno per il suo locale a
Bombay come un produttore di Bollywood, gridando ordini, mollando sberle sulla testa degli sciatti camerieri e accogliendo col sorriso sulle labbra gli ospiti.
Naturale che quando l’intera famiglia Haji, i sei figli di età compresa tra i cinque e i diciannove anni, il grande Abbas, la nonna vedova, la zia e suo marito, lo zio Mayur, si trasferisce, dopo la tragica scomparsa della madre di Hassan, prima a Londra e poi a Lumière, nel cuore della Francia,
sia proprio lui, Hassan, a prendere il posto della nonna Ammi ai fornelli della Maison Mumbai, il ristorante aperto a Villa Dufour dal grande Abbas.
Un locale magnifico per gli Haji, con un’imponente insegna a grandi lettere dorate su uno sfondo verde Islam, e la musica tradizionale indostana che riecheggia dagli altoparlanti di fortuna
che zio Mayur ha montato in giardino. Peccato che abbia di fronte, dall’altra parte della strada, un albergo a diverse stelle, Le Saule Pleureur, il salice piangente, con un’insegna che si muove impercettibilmente con il vento, il giardino roccioso coperto di muschio, le vecchie stalle dalle finestre con i vetri a piombo.
Peccato poi che la proprietaria del locale, una certa Madame Mallory, sia andata a protestare dal sindaco, sostenendo che un albergo come Le Saule Pleureur, che vede ai fornelli lei, la vestale dell’arte culinaria francese, la chef degli chef apprezzata da gente come Valéry Giscard d’Estaing e il Barone de Rothschild, la gloria dell’establishment gastronomico francese proveniente da una delle più illustri e antiche famiglie di grandi hôteliers della Loira, premiata con ben due stelle
dalla guida Michelin, non può avere dall’altro lato della via un bistrò indiano che spande la puzza di cibi unti per tutto il vicinato!
Popolato di personaggi eccentrici, ricco di divertenti disavventure culturali, ambientazioni vivaci e squisite ricette,
descritte con dovizia di particolari, Amore, cucina e curry svela le trame interne all’esclusivo mondo dell’haute cuisine
francese e narra la storia toccante di un ragazzo indiano che si conquista il proprio posto nel mondo. (Film in home video)
- Vizio di forma di Thomas Pynchon
Shasta è una femme fatale lisergica, invece di entrare nell’ufficio di un investigatore privato cinico e misogino ma con fascino da vendere, decide di chiedere aiuto alla sua ex fiamma della Summer of Love, che con Philip Marlowe condivide il mestiere e l’assenza di entrate sicure, e in più nutre la passione per gli spinelli e il surf. Il suo nome è Doc Sportello, ed è il protagonista del romanzo con cui Pynchon torna alle atmosfere beat de L’incanto del lotto 49 senza dimenticare il suo seguito spirituale, Vineland. Shasta ha una relazione con un costruttore miliardario, un uomo sposato, ma non è questo il problema. Anche la moglie è fedifraga ma per Shasta i due nascondono un piano, sembra stiano architettando qualcosa di losco e vuole conoscere i dettagli. Ma Doc viene arrestato per l’omicidio di una guardia del corpo del miliardario, scomparso nel nulla insieme a Shasta, mentre la setta segreta Zanna d’Oro (composta da dentisti, di cui potrebbe anche fare parte il dottor Schoenmaker – il “dentista dell’anima” come lui stesso si definiva in V, romanzo d’esordio di Pynchon del 1963) forse si riferisce a un cartello di narcotrafficanti asiatici specializzati in eroina. Saranno gli stessi che fanno circolare banconote false con sopra Richard Nixon? Per la trama e il tono sarebbe troppo facile parlare di noir, lo è come lo era Il grande Lebowski dei Coen (il cui protagonista Jeffrey Lebowski è clonato su Zoyd Wheeler, attempato fricchettone star di Vineland). Eppure le indagini di Doc, per quanto sballato dalle canne e dalla vita, sono credibili e il suo ruolo di antieroe consacrato già dal capitolo d’apertura. L’umorismo che domina le pagine, forse in alcuni momenti un po’ pilotato se non forzato, fa passare quasi in secondo piano l’intreccio investigativo per concentrarsi sui personaggi, come sempre vivi e completi anche quando solo comparse. Dopo appena due anni dalla pubblicazione del monumentale Against the Day, l’autore famoso per la sua elusività (esiste soltanto una sua foto da matricola, oltre alla storica apparizione in una puntata dei Simpson con sacchetto in testa bucato sugli occhi e un grosso punto di domanda) torna in libreria con un’opera apparentemente più leggera e sicuramente più scanzonata dei libri per cui è celebre (L’arcobaleno della gravità su tutti, che gli valse il National Book Award nel 1974). (Film in home video)
Oggi vi ho presentato due film attualmente al cinema, il primo American Sniper di cui mi sono innamorata, non starò qui a ripetere perché mi è piaciuto, ne ho parlato fin troppo sul mio profilo Instagram, ma vale tutti i premi per cui è stato candidato agli Oscar. Biografia che leggerò sicuramente.
Unbroken che arriverà nelle nostre sale il 29 di questo mese! Film che non vedo l'ora di vedere!
Amore, cucina e curry film che non sono riuscita a vedere, mi credete se vi dico che lo hanno proiettato solo due volte? Libro magnifico pubblicato da Neri Pozza.
Infine Vizio di forma, libro del 2009, che ho scoperto grazie alla candidatura agli Oscar dell'omonimo film per la categoria Migliore sceneggiatura non originale.
Voi avete letto o visto alcuni di questi film? Cosa ne pensate?
- A presto Susi
Ciao ^_^
RispondiEliminaAppena riesco vado sicuramente a vedere “American Sniper”, mi ispira moltissimo!
“Unbroken” non lo conoscevo, ma ogni giorno andando in ufficio vedo le locandine dei film in uscita a gennaio e non so spiegarmi il perché ma mi attira sempre la sua.
“Amore cucina e curry” lo ha visto mia mamma e me lo ha consigliato molto, mentre “Vizio di forma” proprio non lo conoscevo.
Quest'anno spero di riuscire ad andare al cinema più spesso, ci sono in programma un bel po' di film interessanti ^_^
Tutti film straordinari aeno questi che sono arrivati anche alla Academy per gli Oscar!
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