lunedì 29 febbraio 2016

Recensione: La città di sabbia di Laini Taylor

Nuova recensione!

Titolo: La città di sabbia
Autore: Laini Taylor
Serie: La chimera di Praga #2
Editore: LainYA
Trama: La studentessa d'arte Karou ha finalmente le risposte che ha sempre cercato. Sa chi è e cosa è. Ma, insieme a questa scoperta, un'altra verità affiora in superficie, una realtà che la ragazza farebbe di tutto pur di ignorare: ha amato un ragazzo che le è nemico, lui l'ha tradita e per questo il suo mondo è sconvolto. Ora, in una kasbah dimenticata nel deserto del Marocco, Karou e i suoi alleati si preparano a uno scontro definitivo contro l'armata dei serafini e sotto la luce delle stelle plasmano creature di potente forza distruttiva. Akiva, legato dall'appartenenza all'esercito degli angeli, ma gravato da un profondo conflitto interiore, inizia a progettare un altro tipo di battaglia: quella per il riscatto. Per la speranza. Costellato da scene drammatiche, di segreti e di scelte impossibili, "La città di sabbia" porta i due protagonisti sui fronti opposti di una guerra antichissima che ha acquistato nuovo vigore.
 
La mia recensione
 
Voto: 5 Stelle

Bello, bello in modo che le parole non possono comprendere, bello come lo possono essere i libri che ti riempiono di emozioni e sensazioni, bello e struggente come lo può essere un libro che parla di dolore, di guerra e di rimpianto.

La città di sabbia, secondo libro per la serie Daughter of Bone and Smoke di Laini Taylor, è il magnifico libro di cui tutti mi avevano parlato ma è anche uno dei migliori libri di abbia mai letto quest'anno, capace di catturarmi dalle primissime battute, farmi innamorare di personaggi atipici e lasciarmi incantare da una storia diversa e così unica da spiazzarmi e scombussolarmi al tal punto da diventare una parte di me.

Karou ha ritrovato se stessa, ha ricordato il passato dolce, amaro e tragico che la lega indissolubilmente ad Akiva ed ha deciso di coltivare ancora una volta quel sogno che l'ha resa la nuova speranza delle Chimere e non solo, nell'illusione che ci sia un futuro dove poter finalmente vivere in pace.

I protagonisti ritornano a raccontarci di loro tramite una narrazione costruita in terza persona con alternanza di PoV, che questa volta non si limitano solo ad Akiva e Karou ma comprendono anche alcuni personaggi secondari che ampliano la scena e le sottotrame ad essa collegata, rendendo tutto più tangibile, dalle conseguenze delle scelte dei singoli, alle speranze e desideri di tanti nell'ombra di quelle che sono le azioni messe in atto dai protagonisti.

Ma diversamente da quanto si possa pensare i due protagonisti sono divisi, ognuno lotta e combatte contro il senso di colpa che li attanaglia e il rimpianto per il passato che ineluttabile li separa.
Entrambi cercano di porre rimedio ai propri errori prendendo decisioni incontrovertibili che in un modo o nell'altro li porterà ancora ad una volta ad avvicinarsi a quel sogno in cui avevano creduto e per il quale avrebbero e hanno dato tutto.

Due personaggi reali come Akiva e Karou non si sono mai incontrati in uno YA di questo genere, due personaggi che tutto sono tranne che perfetti, due personaggi che camminano in una terra mutilata dalla guerra che li ha distrutti, li ha resi impotenti, che ha spezzato i loro sogni ma che ancora regge il peso dell'amore che li lega e che sembra non voler cedere neanche di fronte agli errori che pesano sulle loro spalle. Due personaggi che amano con tutto il loro cuore e proprio come gli innamorati sventurati vedranno cadere ai loro piedi le persone che gli sono care, ad una ad una fin quando non avranno il coraggio di rivendicare non solo loro stessi ma anche quel sogno che li aveva uniti.
Distrutti, indeboliti, fragili ma ancora con la voglia di lottare, di non darsi per vinti, coraggiosi, indomiti, uniti nel dolore così come nel fronte comune che li vedi, nella fine, insieme contro il male comune che li separa dalla pace.

Ma in questo secondo libro non solo i due protagonisti si aprono al lettore rivelando molto più di loro e quello che provano, ancora una volta il libro si apre a vari flashback che ripercorrono la storia di questi personaggi, cosa li univa, contro cosa lottavano ma soprattutto chi li circondava, ed è proprio qui che l'autrice si sofferma dando spazio ai personaggi secondari non solo di farsi conoscere ma anche ad amare ed odiare dal lettore. Verremo a conoscere e comprendere i fratelli di Akiva, Lizar e Hazael, gli amici di Karou, Mik e Zuzana, e impareremo a conoscere gli odiosi antagonisti, Jael, Thiago e Joram e comprende come questi caratteri non ci sia una sola goccia che possa permetterci di simpatizzare per loro.

Il worldbuilding dell'autrice in questo libro si amplia e si concretizza. Vengono chiariti aspetti che nel libro precedente veniva solo accennato, l'aperta ostilità degli angeli contro le chimere, la sete incessante di potere dell'Imperatore e dei suoi seguaci, l'odio e il terrore che vivono nell'animo di Thiago fino a giungere a dettagli meramente informativi come la presenza sempre più concerta degli steliani, l'infanzia di Akiva, la geografia di Eretz fino a rendere concreta e reale la mitologia inventata dalla Taylor: capiamo finalmente tutti i dettagli che pongono in essere la resurrezione delle chimere e, finalmente, capiamo quali sono le fondamenta alla base della magia steliana.

La città di sabbia è un'avventura avvincente, ricca di colpi di scena e twist inaspettati, un racconto fantastico dal quale è impossibile non rimanere affascinati, i personaggi sono reali, la storia narrata unica e ricca di significato ma diversamente dai soliti YA Urban Fantasy con quel pizzico di Paranormal qui l'autrice riempie tutto di gusto particolare ed unico, ed è proprio questa la particolarità del libro.
La città di sabbia è un libro triste, un libro caratterizzato dalla presenza incombente del rimpianto che pesa sui protagonisti e questo è solo un indizio su quale è la piega che l'autrice vuole raggiungere. I temi toccati non solo i soliti, qui si dà molto spessore a cosa significa vivere con peso angosciante del rimpianto e quanto questo possa scalfirci e indebolirci; si pone l'attenzione sulla brutalità e ingiustizia della guerra; sulle ingiustizie quotidiane ma soprattutto quanto l'odio si radichi in profondo e quanto, l'amore, anche un solo spiraglio, possa dare la forza di fare l'impossibile.

La città di sabbia è un libro che, seppur si legge con facilità, che ti tiene incollato alle pagine, che non ti lascia pensare ad altro in sua presenza, si caratterizza da un lento slow building. La narrazione lenta lascia al lettore la possibilità di incamerare le emozioni e sensazioni che provano i protagonisti, entrar a far parte della storia raccontata, ma più di tutto riuscire a comprendere che la trilogia creata dalla Taylor è qualcosa di unico e prezioso che regala molto di più di una semplice storia al lettore, gli permette di vivere vite straordinarie e viaggiare interminabili leghe; gli permette di sentire più di quello che si legge sulla superficie delle pagine ma arrivare a comprendere quell'amore impossibile e incredibile che unisce i protagonisti anche quando tutto e tutti li separano.

5 Stelle ad un libro che mi ha incantato e stupito.



- A presto Susi

4 commenti:

  1. A questo punto muoio dalla curiosità di iniziare questa splendida serie! Un abbraccio Maria

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Devi iniziarla! Se passi dalla mia pagina FB trovi un GA con il primo libro della serie!

      Elimina
  2. Devo assolutamente leggerlo...prima o poi ahah çwç

    RispondiElimina

I vostri commenti sono l'anima del blog