Blogtour
Le stanze dei ricordi di Jenny Eclair
Oggi sono felicissima di presentarvi il secondo appuntamento con il blogtour speciale che vi porterà a conoscere e spulciare il bellissimo romanzo di Jenny Eclair, Le stanze dei ricordi edito per Sperling&Kupfer!
Londra, Kennington Road.
La grande casa georgiana al numero 137 è in vendita. Tanto affollata un tempo, ora è solo un nido vuoto, troppo grande per una donna sola. E così Edwina Spinner, ex artista e illustratrice, ha deciso di andarsene. Mentre conduce l’agente immobiliare di stanza in stanza, uno a uno affiorano i ricordi. La mente di Edwina torna a cinquant’anni prima, quando si era trasferita lì dopo le nozze, giovanissima, con il suo grande amore. Torna ai suoi bambini, gemelli scalmanati, e al figlio acquisito che l’ha sempre detestata.
Man mano che la casa rivela i suoi segreti, Edwina è costretta a fare i conti con il passato, fino al ricordo di quella notte che ha travolto per sempre le sorti della sua famiglia. Ma quella di Edwina è solo una versione parziale. Per scoprire davvero tutta la verità, dovrà affrontare l’unica persona che non avrebbe voluto rivedere mai più.
La mia recensione
Voto: 4 Stelle
Non sapevo bene cosa aspettarmi da questo libro perché non mi piace essere condizionata dalla sinossi, che il più delle volte sono forvianti o tropo rivelatrici, ma ho deciso di leggerlo ugualmente perché quella cover mi ha catturato dal primo momento in cui ho posato i miei occhi, colori caldi, pastello, colori che richiamano emozioni forti, vere e capaci di risvegliare l'animo: gli woman fiction non sono i libri che scelgo di leggere ma sono di scuro quelli che più mi rimangono impressi dopo aver concluso la lettura perché ti riempiono di emozioni, sentimenti e la storia, la mitica grandiosa storia che hai appena terminato, ti ha regalato più di quanto avresti mai aspettato di trovare a fine lettura.
Le stanze dei ricordi, Moving in originale, è la storia di una vita narrata da una famosissima e celebre commediografa che per la prima volta si cimenta in qualcosa che non è il suo campo d'appartenenza.
Sebbene il libro sia Fiction lo stile dell'autrice è fortemente caratterizzato dall'esperienza della donna nella commedia: fresco e immediato che riesce a immergerti dalle primissime pagine nella storia e a condurti a passo veloce pagina dopo pagina senza lasciarti il tempo di mettere mai il libro da parte, incantato dalla storia, dalle storie, che si aprono davanti ai tuoi occhi.
Le stanze dei ricordi è la storia di Edwina, questa anziana signora che ha deciso, dopo tanti anni, di lasciare la casa in cui ha vissuto per molti di questi. Decisa a presentare la casa all'agente immobiliare si lascerà condurre di stanza in stanza rinvangando i ricordi di persone legate a quei luoghi. Sin dalle primissime pagine riusciamo a capire che Edwina è una di quelle signore che ha avuto una vita piena e ricca: due mariti, figli, un figliastro e un lavoro appagante e ricco di emozioni. Ma perché questa signora è da sola per quelle stanze? Cosa è successo a scacciare le tante persone che la abitavano?
Ma Edwina non è la sola che conduce le danze in questa storia e al suo PoV se ne aggiungono altri due, quello della fidanzata del figlio, Fren: vivace e bellissima pronta a riempire la maggior parte delle parti mancanti della storia di Edwina. A lei si aggiunge la voce di Lucas, il figliastro di Edwina: geloso, antipatico, soffocato dai rimpianti che, nel finale, cercherà di fare ammenda.
Un romanzo affascinate perché vero: personaggi che non si fanno piacere ma che ci catturano per la loro veridicità, per il modo genuino in cui si presentano al lettore che ne rimane impresso sia per i difetti che per i pregi e il lettore non può che non trovarli tridimensionali, costruiti a tutto tondo.
Ottime anche le dinamiche che si sviluppano tra i vari personaggi: le emozioni che percepiamo sono talmente forti che sembra di essere presente ad ogni scena.
Una storia di persone, di una famiglia, che si apre su un grande arco narrativo che corre su più decadi. La storia di vite che si intrecciano, di segreti che si rivelano ma anche e soprattutto di una casa che pagina dopo pagina prende vita, si riempie di ricordi, e si sa, sono questi che mantengono in vita e le danno un'anima, un cuore pulsante.
Questa è una storia accattivante e molto suggestiva. Non riuscivo a staccarmi dal libro: il passaggio da una prospettiva all'altra è organizzato con tale maestria da invogliarmi a sapere sempre di più su di essi e procedere di capitolo in capitolo ma allo stesso tempo, approcciando la fine non volevo dire addio alla storia e chiudere per sempre il libro!
Un libro commovente, che ti cattura e conquista e che mi sento altamente di consigliare a chi cerca una lettura diversa ma che sappia rimanere indimenticabile nel cuore del lettore.
4 Stelle
Per questa tappa mi è stato chiesto di parlarvi di una stanza, del bagno. Vi domanderete cosa abbia di speciale il bagno ma credetemi questa è una stanza importante, è quella dove la protagonista si mette a nudo davanti al lettore, e per la prima volta anche di fronte ai suoi stessi occhi. Edwina nel bagno prende coscienza di sé e del suo passato e dei ricordi che serva e non a caso la storia prende spunto proprio da questa stanza.
Come ho ripetuto il bagno è la stanza dove ci si mette a nudo, lì siamo noi stessi da soli davanti ad uno specchio pronti a metterci la maschera che quel giorno decideremo di indossare: quale rossetto? quale ombretto decido oggi di mettere? Oggi mi va di prendere in prestito il profumo di mia sorella, anzi no! quello di mio fratello.
Il bagno è il luogo in cui, a prima mattina, decidiamo quale parte di noi mostrare al mondo. Può essere la parte sensibile, la parte forte, la parte elegante di noi. Quando la mattina non abbiamo tempo di far nulla e passiamo giusto il tempo di passare la spazzola nei capelli, quelle mattine dove perdiamo ore davanti lo specchio per decidere come presentarci ad un appuntamento.
Il bagno conosce tutto di noi, la nostra routine e quella di tutti gli altri componenti della casa, e la stanza che ci conosce senza maschere ed è anche quella dove le riponiamo tutte.
Edwina si mette davanti lo specchio e si esamina, esamina la sua vita ed io faccio lo stesso, prima di andare a letto mi guardo allo specchio, quando sono triste, quando sono stanca, prendo coscienza di me stessa e mi pongo dei progetti per il giorno dopo, migliorare, cambiare, crescere.
Il bagno sa tutto di noi, è il luogo dove non abbiamo paura di mostraci per quello che siamo veramente.
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Questa è solo la seconda tappa di questo blogtour ma mi vi raccomando di seguirle tutte e scoprire una ad una ogni stanza della grande casa georgiana di Kennington Road!
- A presto Susi
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