lunedì 8 maggio 2017

Recensione: Ma liberaci dal male di Costantino D'Orazio

Nuova recensione!

Titolo: Ma liberaci dal male
Autore: Costantino D'Orazio
Serie: Autoconclusivo
Editore: Sperling & Kupfer
Trama: Alle prime luci dell'alba, mentre Roma sta ancora dormendo, una giovane donna si gode per l'ultima volta la bellezza mozzafiato dei monumenti, i rumori della Città Eterna, l'invadente ironia di un centurione che ha appena iniziato la sua recita quotidiana. Anche lei, di lì a poche ore, dovrà cambiare i suoi abiti e calcare un nuovo palcoscenico. Non è una fede profonda a spingerla in questo viaggio, ma la ricerca della serenità: quella che si può trovare solo tra le spesse mura di un convento di clausura, dove la vita scivola senza imprevisti e senza paure. O almeno, così crede lei. Accolta nella piccola comunità monastica dei Santi Quattro Coronati, Virginia cerca di adeguarsi ai rituali, alla preghiera e al silenzio. Ma è un silenzio carico di tensione, dove risuonano, insistenti, pensieri e ricordi che sperava di lasciarsi alle spalle insieme al suo passato. Una quiete apparente, che amplifica la stonatura di certi dettagli intorno a lei: ferite sul corpo e nel viso delle suore, piccoli tic che loro cercano di celare, ma non sfuggono al suo occhio vigile e inquieto. Tra queste nuove e indecifrabili compagne, Virginia cerca conforto nell'arte, di cui è appassionata sin da bambina grazie ai racconti di suo padre: il monastero dei Santi Quattro è una continua sorpresa, ma persino l'arte sembra suscitarle soltanto nuovi interrogativi. Soprattutto quando in convento arriva un giovane studioso, che coinvolge la ragazza nella ricerca di una stanza segreta, custodita gelosamente da secoli nell'angolo più oscuro del convento. Il sospetto e la reticenza delle monache non fermano Virginia, che è convinta di trovare lì le risposte a tutte le domande che sente pesare su quel luogo e sulla sua vita. Come se il monastero proteggesse un enigma indicibile, il cuore del male. L'arte si tinge di suspense nel primo romanzo di Costantino D'Orazio. Una storia di finzione ambientata in un luogo reale, uno dei più affascinanti segreti di Roma, dove il mistero accresce la magia della pittura. Una storia in cui esplorare l'arte equivale a esplorare la vita.

La mia recensione
 
Voto: 4 Stelle

Cosa succede quando uno storico d'arte e saggista decide di scrivere un romanzo? Nasce Ma liberaci dal male, un romanzo ricco di suspense e mistero che si dipinge di quel tocco di realtà e storia che si cela dietro ogni vicolo della antichissima e immortale Roma.

Questa è la storia di Viviana, Vivì, una ragazza che ha da poco superato la soglia dei trent'anni e che per trovare la tranquillità e la serenità di cui il suo animo ha bisogno decide di entrare a far parte di un convento. È una postulante, questo il nome usato per chi si avvicina per la prima volta al convento, e nelle prime pagine del romanzo si presenta alla Basilica dei Santi Quattro Coronati per cambiare la sua vita per sempre.

Vivì è una ragazza che ha imparato ad amare l'arte, grazie agli insegnamenti del padre, e che proprio per questo motivo viene abbagliata dall'aura di mistero presente nella Basilica: anni di storia ed arte, correnti classiche e gotiche si uniscono e mescolano per rendere magica la sua esperienza nel convento, un'avventura all'inseguimento di segreti e verità che non la lascerà per nulla indifferente.

Il romanzo si muove sulle vicende di Viviana nel convento e la ricerca, insieme ad uno storico dell'arte arrivato al convento come ospite, dei segreti che le suore custodiscono gelosamente. Viviana è alla ricerca della verità, una verità che si dipinge di arte, storia e meraviglia che incanta la protagonista della vicenda come lo stesso lettore, che viene condotto in una storia ricca di mistero che lo emoziona e lo tiene incollato alle parole scritte come solo pochi libri gialli sanno fare.

Per quanto vorrei raccontarvi e spiegarvi le vicende che sono protagoniste di questo libro non posso dirvi di più perché Ma liberaci dal male è un libro che va scoperto e vissuto passo dopo passo con la protagonista Viviana e sapere più di quanto vi ho già scritto preluderebbe a rovinarvi la storia e il gusto unico che Costantino D'Orazio ha saputo dare al suo romanzo.

Lo stile di D'Orazio è uno stile che trasuda di conoscenza e storia. È impossibile non immergervi nel romanzo senza meravigliarvi dell'enormità di informazioni storiche, culturali ed artistiche che vi sono presenti. Uno stile informativo quindi ma anche estremamente semplice, caratterizzato da un linguaggio accessibile a tutti.

Il romanzo è caratterizzato da un ritmo lento ma costante che intriga ed incuriosisce il lettore di pagina in pagina, tanto che risulta difficile posarlo quando si è entrati nel vivo della storia e i segreti del convento salgono man mano a galla tanto da rendere impossibile per il lettore, come avviene per Viviana e Andrea, allontanarsi dalla verità che è a portata di mano.

Un romanzo emozionante ed incredibilmente interessante perché, per quanto il titolo possa suggerire un suspense a sfondo religioso, il romanzo di D'Orazio è un giallo ambientato in un luogo ricco di arte davvero esistente e che nulla, salvo alcuni piccoli dettagli che variano per meglio adattarsi alla storia, viene inventato. I luoghi descritti esistono, il segreto che i protagonisti cercano di svelare nel romanzo è visibile e che la sua scoperta davvero coincide negli anni in cui il romanzo è ambientato.

Ambientare il romanzo in un luogo davvero esistente è la parte davvero intrigante del romanzo. Per chi non è di Roma, o anche per gli stessi romani, il luogo religioso e artistico in cui è ambientato la storia è una scoperta vera e propria perché poco si conosce della sua storia o dell'arte che custodisce proprio perché gestito da anni e anni dalle suore che ancora oggi sono gelose del loro ritrovo spirituale. Vi posso promettere che leggere di quei luoghi e poi ritrovarsi a visitarli e scoprirne la verità da parte di chi ha portato alla luce il segreto che custodiva la Basilica è un'esperienza unica, dalle foto potete vedere quanto il luogo sia suggestivo e meravigliosa da visitare e immaginare la storia che si è letta tra quelle mura rende Ma liberaci dal male ancora più speciale.






Un romanzo ricco di storia e arte che consiglio per tutti quelli che sono alla ricerca di un Dan Brown italiano con tutta l'abilità di riuscire a scrivere un romanzo d'informazione rimanendo nella fiction senza sforare nella profanità

4 Stelle
 
 
- A presto Susi






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