Autore: Bridget Collins
Serie: Autoconclusivo
Editore: Garzanti
Trama: Immagina di poter cancellare per sempre un ricordo, una colpa, un segreto. C’è stato un tempo in cui ciò era possibile. Abili rilegatori, nelle loro polverose botteghe, oltre a modellare la pelle e incollare fogli, aiutavano le persone a dimenticare. Seduti con un libro tra le mani, ne ascoltavano le storie e, parola dopo parola, le cucivano tra le pagine, intrappolandole tra i fili dei risguardi. Così, il ricordo spariva per sempre dalla memoria: catturato dalla carta, non lasciava più alcuna traccia di sé. Per anni l’anziana Seredith ha praticato questo affascinante mestiere. Ma ora è il momento di trovare un apprendista, qualcuno cui trasmettere le sue preziose conoscenze. La scelta cade su Emmett. Sarà lui il nuovo rilegatore, un giovane per cui i libri sono sempre stati un oggetto proibito: Emmett li teme, pur ignorando il motivo di tale paura. Eppure, giorno dopo giorno, fa suo il compito di raccogliere segreti, colpe e confessioni. E il laboratorio in cui quel miracolo si compie, ormai, è come casa sua. Crede di conoscerne ogni angolo fino a quando scopre una stanza di cui nessuno gli aveva parlato. Al suo interno un’immensa libreria. Tra quegli scaffali, Emmett trova un libro che reca il suo nome e custodisce un ricordo che gli appartiene. Non c’è alcun dubbio, ma il ragazzo non sa di cosa si tratta. Non può saperlo. Ed è ora di scoprirlo. Perché per capire chi è veramente ha bisogno di conoscere ogni cosa, anche ciò che ha voluto o dovuto dimenticare.
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La mia recensione
Ci sono romanzo e romanzi e Il rilegatore di Bridget Collins è assolutamente un di quelli su cui ritorni a pensare anche giorni, settimane addirittura, dopo aver concluso la lettura.
In assoluto uno dei romanzi più belli che abbia mai letto, Il rilegatore è un romanzo di historical fiction con chiari elementi di realismo magico. Amo leggere libri romanzi storici, hanno un qualcosa nell'ambientazione di un tempo passato che incanta e stupisce, se poi il tutto viene mixato con uno stile unico ed evocativo, il gioco è fatto e ti trovi nelle mani un romanzo che ti immerge completamente nella lettura e che non ti dà scampo se non aver raggiunto i ringraziamenti a fine romanzo.
La narrazione è accattivante ed intrigante tanto da rende la lettura abbastanza veloce e piacevole. La struttura del romanzo è particolareggiata, vi è una divisione in tre parti del romanzo: la prima segue le vicende di Emmett e il suo apprendistato presso Seredith, la seconda è un flashback che ripropone gli eventi che hanno portato Emmett a seguire il suo apprendistato, l'ultima parte, invece, propone il PoV di Lucian e la sua ricerca della verità in relazione agli eventi vissuti da Emmett.
La storia segue due PoV in prima persona: nelle prime due parti del romanzo la storia viene narrata da Emmett mentre nella terza e ultima parte da Lucian.
L'attenzione del romanzo è concentrata su i due protagonisti, Emmett e Lucian, sebbene si possa notare come in ognuna delle tre parti del romanzo ci si soffermi e si analizzano personaggi diversi. Nella prima parte i protagonisti assoluti sono Emmett e Seredith, il suo mastro e insegnate. Nella seconda parte si analizzano il personaggio di Alta e Lucian, attraverso gli occhi di Lucian. Mentre nell'ultima parte vedremo attraverso gli occhi di Lucian la caratterizzazione del padre di quest'ultimo e il suo rapporto con il personaggio Emmett.
La caratterizzazione dei protagonisti è molto attenta sia alle sfaccettature e implicazioni socioculturali del setting che alle varie sfumature psicologiche, dettagli che rendono i personaggi credibili e reali al lettore, tanto che quest'ultimo riesce ad immedesimarsi in loro ed empatizzare molto con le loro emozioni. È affascinate ed accattivante, inoltre, seguire l'evoluzione psicologica dei protagonisti all'evolversi della storia e allo sbrogliarsi del giallo che la caratterizza.
Affascinante ed interessante è l'analisi fatta anche per i personaggi secondari, dai genitori e sorella di Emmett a quelli di Licien, l'analisi del rapporto familiare che c'è tra questi, nonché l'approfondimento e l'accento che viene posto sulle relazioni tra maestro/subordinato e tra aristocratico/borghese.
La scrittura della Collins è una scrittura elegante e raffinata caratterizzata da un linguaggio abbastanza complesso ma non difficile o affatto aulico. Il tutto aiuta il lettore a determinare l'atmosfera unica del romanzo caratterizzata da mistero ed ignoto, superstizione e magia e credenze popolari.
La struttura unica del libro, che determina una linea temporale che passa dal presente al passato ed ancora presente, unita al variare dei PoV rende il romanzo molto accattivante ed intrigante soprattutto perché man mano che si prosegue nella lettura vengono svelati nuovi segreti fino a che, arrivati all'ultima parte del romanzo, si è eccitati ed impazienti di scoprire se i protagonisti riusciranno ad raggiungere il loro happily ever after.
Il worldbulding è ben organizzato: ci troviamo in un setting che dovrebbe, in linea di massima, ricordare l'800 Inglese (vestiti, usanze, tradizioni), nonché per la presenza di veri luoghi Inglesi. Il tutto viene arricchito dall'elemento magico (legare le persone ad un libro – appunto rilegare, binding nell'originale inglese) elaborato dall'autrice.
Uno dei punti di forza della storia elaborata dall'autrice è stato senza ombra di dubbio puntare l'attenzione su varie tematiche socioculturali (lavoro manuale, tradizioni, relazioni extraconiugali, legami familiari, relazioni taboo etc.). in particolare vorrei soffermarmi sulla parte romantica: la Collins elabora una relazione romantica tra i due protagonisti maschili. Diversamente da quanto mi sarei aspettata questa si rivela essere appassionante, ben proporzionata all'interno della storia, ma anche un ottimo tema di discussione e riflessione per il lettore.
Un romanzo che non ha paura di affrontare temi delicati e mostrare al lettore una relazione omosessuale. Il rilegatore elabora un concetto unico in maniera originale senza dimenticare di mettere al centro della storia i due protagonisti e la loro evoluzione al centro del romanzo. Consigliato.
5 Stelle
Voto: 5 Stelle
Ci sono romanzo e romanzi e Il rilegatore di Bridget Collins è assolutamente un di quelli su cui ritorni a pensare anche giorni, settimane addirittura, dopo aver concluso la lettura.
In assoluto uno dei romanzi più belli che abbia mai letto, Il rilegatore è un romanzo di historical fiction con chiari elementi di realismo magico. Amo leggere libri romanzi storici, hanno un qualcosa nell'ambientazione di un tempo passato che incanta e stupisce, se poi il tutto viene mixato con uno stile unico ed evocativo, il gioco è fatto e ti trovi nelle mani un romanzo che ti immerge completamente nella lettura e che non ti dà scampo se non aver raggiunto i ringraziamenti a fine romanzo.
La narrazione è accattivante ed intrigante tanto da rende la lettura abbastanza veloce e piacevole. La struttura del romanzo è particolareggiata, vi è una divisione in tre parti del romanzo: la prima segue le vicende di Emmett e il suo apprendistato presso Seredith, la seconda è un flashback che ripropone gli eventi che hanno portato Emmett a seguire il suo apprendistato, l'ultima parte, invece, propone il PoV di Lucian e la sua ricerca della verità in relazione agli eventi vissuti da Emmett.
La storia segue due PoV in prima persona: nelle prime due parti del romanzo la storia viene narrata da Emmett mentre nella terza e ultima parte da Lucian.
L'attenzione del romanzo è concentrata su i due protagonisti, Emmett e Lucian, sebbene si possa notare come in ognuna delle tre parti del romanzo ci si soffermi e si analizzano personaggi diversi. Nella prima parte i protagonisti assoluti sono Emmett e Seredith, il suo mastro e insegnate. Nella seconda parte si analizzano il personaggio di Alta e Lucian, attraverso gli occhi di Lucian. Mentre nell'ultima parte vedremo attraverso gli occhi di Lucian la caratterizzazione del padre di quest'ultimo e il suo rapporto con il personaggio Emmett.
La caratterizzazione dei protagonisti è molto attenta sia alle sfaccettature e implicazioni socioculturali del setting che alle varie sfumature psicologiche, dettagli che rendono i personaggi credibili e reali al lettore, tanto che quest'ultimo riesce ad immedesimarsi in loro ed empatizzare molto con le loro emozioni. È affascinate ed accattivante, inoltre, seguire l'evoluzione psicologica dei protagonisti all'evolversi della storia e allo sbrogliarsi del giallo che la caratterizza.
Affascinante ed interessante è l'analisi fatta anche per i personaggi secondari, dai genitori e sorella di Emmett a quelli di Licien, l'analisi del rapporto familiare che c'è tra questi, nonché l'approfondimento e l'accento che viene posto sulle relazioni tra maestro/subordinato e tra aristocratico/borghese.
La scrittura della Collins è una scrittura elegante e raffinata caratterizzata da un linguaggio abbastanza complesso ma non difficile o affatto aulico. Il tutto aiuta il lettore a determinare l'atmosfera unica del romanzo caratterizzata da mistero ed ignoto, superstizione e magia e credenze popolari.
La struttura unica del libro, che determina una linea temporale che passa dal presente al passato ed ancora presente, unita al variare dei PoV rende il romanzo molto accattivante ed intrigante soprattutto perché man mano che si prosegue nella lettura vengono svelati nuovi segreti fino a che, arrivati all'ultima parte del romanzo, si è eccitati ed impazienti di scoprire se i protagonisti riusciranno ad raggiungere il loro happily ever after.
Il worldbulding è ben organizzato: ci troviamo in un setting che dovrebbe, in linea di massima, ricordare l'800 Inglese (vestiti, usanze, tradizioni), nonché per la presenza di veri luoghi Inglesi. Il tutto viene arricchito dall'elemento magico (legare le persone ad un libro – appunto rilegare, binding nell'originale inglese) elaborato dall'autrice.
Uno dei punti di forza della storia elaborata dall'autrice è stato senza ombra di dubbio puntare l'attenzione su varie tematiche socioculturali (lavoro manuale, tradizioni, relazioni extraconiugali, legami familiari, relazioni taboo etc.). in particolare vorrei soffermarmi sulla parte romantica: la Collins elabora una relazione romantica tra i due protagonisti maschili. Diversamente da quanto mi sarei aspettata questa si rivela essere appassionante, ben proporzionata all'interno della storia, ma anche un ottimo tema di discussione e riflessione per il lettore.
Un romanzo che non ha paura di affrontare temi delicati e mostrare al lettore una relazione omosessuale. Il rilegatore elabora un concetto unico in maniera originale senza dimenticare di mettere al centro della storia i due protagonisti e la loro evoluzione al centro del romanzo. Consigliato.
5 Stelle
- A presto Susi
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