mercoledì 8 ottobre 2014

Die For Me Blogtour: Intervista ad Amy Plum

Intervista
 
 
Amy Plum - Die For Me
 

Oggi sono felicissima di presentarvi l'intervista che Amy Plum mi ha concesso come prima tappa di un Blogtour ad hoc.
 
 
 
Cresciuta in Alabama, Amy Plum si è trasferita prima a Chicago, poi a Parigi, dove è rimasta per cinque anni, e infine a Londra, dove si è laureata in Storia dell’Arte Medievale. Ora vive a Parigi insieme ai suoi due figli e scrive a tempo pieno.
 
 
Qui l'anteprima dedicata a Die For Me
 
Iniziamo con l'intervista!
 
  • When did you start writing? (Quando hai iniziato a scrivere?)
I’ve always written. I’ve always been obsessed with books. But I never thought I’d be a writer. Not that I didn’t want to be a writer. I just never thought I was capable of actually being published. So I wrote for myself, for friends and family, and the occasional magazine article. It wasn't until 2005 when I moved to the French countryside and didn't have a job that I began writing every day—a blog—and that blog became a book, and I was officially writing.
Ho sempre scritto. Sono sempre stata ossessionata dai libri. Ma non ho mai pensato di diventare una scrittrice. No che non avrei voluto essere una scrittrice. Non ho mai pensato che sarei riuscita veramente ad essere pubblicata. Così scrivevo per me stessa, per gli amici e parenti, e gli articoli per alcune riviste occasionalmente. Non è stato prima del 2005 quando mi sono trasferita nella campagna francese e non avevo un lavoro che ho iniziato a scrivere ogni giorno – un blog – e quel blog è diventato un libro. Ed ho iniziato ufficialmente a scrivere.
 
  • Why do you write? (Perchè scrivi?)
I always loved reading, so for me it was a natural step to start making up my own stories and putting them on paper. Writing makes me happy. Writing on deadline, however, does not. :)
 
Ho sempre amato leggere, così per me è stato un passo naturale iniziare ad inventare le mie storie e metterle su carta. Scrivere mi rende felice. Scrivere con una scadenza, invece, no tanto. :)
  • Are you a reader too? What's your favorite book/author ever? (Sei anche una lettrice? Il tuo autore/libro preferito?)
I love reading. I always have. I taught myself to read at age 4, and used reading as an escape for a particularly difficult childhood. Now, I read every day at least an hour before I fall asleep.
 
My favorite book is Mark Helprin’s Winter’s Tale. It was the reason I moved to New York City back in the 1990s. It makes New York out to be this magical place—something I found to be true once I lived there. Magical realism: if that element is done well in a book, I am sure to love it.
 
Otherwise, if I had to choose my favorite author, it would be Neil Gaiman. And my favorite book of his is Neverwhere.
 
Amo leggere. L'ho sempre fatto. Mi sono avvicinata alla lettura all'età di quattro anni, e leggevo come mezzo di evasione a causa di una particolare infanzia. Ora, leggo oggi giorno almeno un'ora prima di addormentarmi.
 
Il mio libro preferitoWinter's Tale di Mark Helprin (Storia d'inverno). È la ragione per cui mi sono trasferita a New York negli anni 90. trasforma NY in questo posto magico – qualcosa che è ho riscontrato essere vero vivendoci. Realismo magico: se quel elemento è ben fatto in un libro , sono sicura di amarlo.
 
Al contrario, se dovessi scegliere il mio autore preferito sarebbe Neil Gaiman. E il mio libro preferito tra i suoi è Noverwhere (Nessun dove).
 
 
  • How was the idea for Revenants born? (Com'è nata l'idea per Revenants?)
I knew I wanted to write about some sort of supernatural being, so I began making a list of creatures that I could write about. Vampires were out. I felt like every possible angle on them had already been covered. Ditto werewolves. What was left? Ghosts, mummies, fairies, and mythological creatures like satyrs and the like. I wasn’t happy until I had crossed everything off the list except “gods” and “zombies.” I wondered if I could combine the two.
 
Sapevo di voler scrivere qualcosa che avesse degli esseri sovrannaturali, così ho iniziato a fare una lista di creature di cui potevo scrivere. I vampiri erano esclusi. Mi sentivo come se qualsiasi angolatura fosse già stata coperta. Lo stesso per i lupi. Cosa rimaneva? Fantasmi, mummie, fate, e le creture mitologiche come i satiri e simili. Non fui felice fin quando non rimasero sulla lista “divinità” e “zombies”. E iniziai a pensare se avessi potuto combinare i due.
 
I was drawn by the undead angle because, as a historian, I loved the thought of giving my characters backgrounds based in recorded history. But how could a zombie be attractive? How could a teenage girl fall for one without being worried that he would gnaw her face off during their first kiss? And what about that ultimate turn-off-y odor of decomposing flesh? I laughed my way through scenario after scenario before deciding I would have to come up with my own monster. And that is how my revenants were born.
 
Ero attirata dal mondo dei non-morti perché, come storica, amavo il pensiero di dare alla storia dei miei personaggi delle fondamenta reali. Ma come poteva essere uno zombie affascinante? Come poteva una ragazza adolescente innamorarsi di uno di loro senza preoccuparsi che avrebbe mangiato il suo viso durante il primo bacio? E per l'odore della carne in putrefazione? Mi sono divertita a raffigurare diversi scenari prima di decidere che avrei creato i miei stessi mostri. Ed è così che sono nati i revenants.
 
  • How did you come up with the fantasy traits for Revenants? (Come sei arrivata a delineare i tratti fantastici dei revenants?)
Since these creatures didn't exist before, there were no specified rules or traits. I came up with the rules and traits while writing. I was really writing blind in the beginning—all I knew was that they died over and over again, but I couldn't figure out why. And then one day it occurred to me: they died while saving people's lives. And then everything started falling into place. When you read a lot, you integrate mythology into the way you think. So I just had to write what seemed true, and their traits began fitting together like puzzle pieces.
 
Siccome queste creature non esisteva prima, non c'erano specifiche regole o caratteristiche. Ho inventato le regole e le caratteristiche mentre scrivevo. Scrivevo davvero alla cieca all'inizio – tutto quello che sapevo era che loro morivano di volta in volta, ma non riuscivo a capire il perché. E poi un giorno ho pensato: muoiono per salvare la vita delle persone. E poi tutto è iniziato ad andare al suo posto. Quando leggi molto, integri la mitologia nel modo di pensare. Così dovevo scrivere solo quello che mi sembrava vero, e le loro caratteristiche hanno iniizato ad integrarsi come pezzi di un puzzle.
 
  • How was Vincent's character born? (Com'è nato il personaggio di Vincent?)
I came up with Kate's character first. I knew her parents had just died—that she was mourning. And so I tried to think of the type of person she would fall in love with. Chivalrous, understanding, protective. But at the same time I wanted him to be flawed and to have a dangerous undercurrent. Part of being around death, for Kate, was a not-very-healthy relationship with danger, and I think that is one of the things that drew her to Vincent. As for his history, I used some stories my ex-husband's grandfather told me about being in the Maquis and wove Vincent's story around that.
È nato prima il personaggio di Kate. Sapevo che i suoi genitori erano appena morti – che stava soffrendo. Così ho cercato di pensare ad un tipo di persona di cui poteva innamorarsi. Cavalleresco, comprensivo, protettivo. Ma allo stesso tempo volevo che fosse imperfetto e che avesse una predilezione per il pericolo. Parte dell'essere vicino alla morte, per Kate, non era una relazione del tutto salutare a causa del pericolo, e penso che è una delle cose che l'attirava a Vincent. Per la sua storia, ho usato alcune storie che il padre del mio ex marito mi ha raccontato del essere nella Maquis (Guerriglia Francese) e ho legato la storia di Vincent a questo.
 
  • How was Kate's character born? (Com'è nato il personaggio di Kate?)
I was sitting in the bathtub (my favorite spot for thinking) when the sentence popped into my mind: "Ten days after my 16th birthday, my parents died in a car accident." And Kate was born from that. Everything about her was spun from that sentence. Since DIE FOR ME was my first attempt at fiction, I tried to use things I knew, therefore Kate's character shares many similarities with my own. We share a lot of likes and dislikes, and her personality is a lot like mine. Basically, Kate is the teenager I wish I had been.
 
Ero nella vasca da bagno (il mio posto preferito per pensare) quando una frase mi è saltata in mente: “dieci giorni dopo il mio sedicesimo compleanno i miei genitori sono morti in un incidente automobilistico.” Kate è nato da qua. Tutto di lei è nato dalla quella frase. Siccome Die For Me era il mio primo tentativo di scrivere fiction, ho cercato di usare tutto quello che sapevo, anche se il carattere di Kate condivide molte caratteristiche con me stessa. Condividiamo un sacco di cose che amiamo e non, e la sua personalità è molto simile alla mia. In poche parole, Kate è la me stessa adolescente.
 
  • Are your characters, or some character traits, based on real people? (I tuoi personaggi o alcuni tratti, ispirati da persone relai?)
It sounds completely egotistic, but as I said, I tried to use what I already knew when I wrote DIE FOR ME. So I based Kate's character on my own. And Georgia is like me when I was in my thirties, just after my mom died: totally wild and a social butterfly. I'm an art historian and used to sell antiquities, so both Papy and Mami's characters borrow from that. I'm a history nerd like Gaspard. Everyone else is pure fantasy, but by the end of the series I felt like I knew them all so well—it was hard to say goodbye.
Sembra da egoisti, ma come ho detto, ho cercato di usare quello che sapevo quando ho scritto Die For Me. Così ho basato Kate su di me stessa. E Georgia è la me stessa a trent'anni, subito dopo la morte di mia madre: totalmente incontrollabile e socialmente isolata. Sono una storica d'arte che vende antichità, così entrambi i personaggi di Mani e Papi vengono da lì. Sono una nerd di storia come Gaspard. Tutti gli altri sono completamente inventati, ma a fine della trilogia mi sembrava di conoscerli benissimo – è stato dura dire addio.
 
  • How is your life in Paris? Did living there help you in setting the novels in the famous city? (Com'è la tua vita a Parigi? Vivere lì ti ha aiutato a basare la storia nella famosa città?)
Living in Paris is like a dream come true for me. I moved there when I was twenty-three and stayed for five years, and every single morning of those five years I stepped out my front door and experienced a frisson of wonder. Paris never lost its sense of mystery and magic for me, which is why I set the stories in Paris. I want the reader to feel that bewitchment Kate does. Even though she’s lost and in mourning, the city’s spell pierces through her emotional armor.
 
Living in Paris also helped in setting the novels in the famous city, as you said, because I know most of the locations in the book like the back of my hand, having had my own experiences there.
 
Vivere a Prigi è come un sogno diventato realtà. Mi sono trasferita quando avevo trentatre anni e ci sono rimasta per cinque anni, e ogni singolo giorno di questi cinque anni uscivo dalla porta d'ingresso e vivevo una frazione di meraviglia. Parigi non ha mai perso il suo senso di mistero e magia per me, ed ecco perché ho ambientato la storia a Parigi. Volevo che il lettore sentisse lo stesso incantesimo che sentiva Kate. Anche se lei è persa e addolorata, la magia della città attraversa la sua armatura emotiva.
 
Vivere a Parigi mi ha anche aiutato ad ambientare i romanzi nella famosa città, come hai detto, perché conosco la maggior parte dei luoghi dei libri come il palmo della mia mano, avendo avuto le mi esperienze qui.
 
 
  • We know that you lived in Italy too. What did you love the most about Italy? (Sappiamo che hai vissuto anche in Italia. Cosa ami di più dell'Italia?)
I lived in Florence for a few months while studying Italian. And when I was doing research for my Master's thesis (on 14th century Sienese painting), I used the archives in Florence and stayed a bit in Siena. I love everything about Italy: the food, the art, the shape of the buildings and the flow of the streets, your beautiful melodic language. You have a love for life and for living that is utterly bewitching.
 
Ho vissuto a Firenze per qualche mese mentre studiavo l'italiano. E quando stavo facendo ricerche per la mia tesi (sulla scienza della pittura del XIV secolo), ho usato gli archi di Firenze e ho riseduto per un po' in Siena. Amo tutto dell'italia: il cio, l'arte, la forma degli edifici e il flusso delle strade, la vostra bellissima medolica lingua. Voi avete un amore per la vita che è completamente ammaliante.
 
  • Now you are working on After the End and its sequel, a dystopian novel. How different is the gap between writing a Urban Fantasy and a Dystopian book? (Ora stai lavorando su After the End e i suoi sequel, un romanzo distopico. Quanto è diverso scrivere un Urban Fantasy dal scrivere un libro Distopico?)
Well, first of all, AFTER THE END isn't dystopian. It's "faux dystopian." You think you are in a post-WWIII world for the first few chapters, and then you realize that that was all a lie and the story is set in today's world.
 
AFTER THE END is a huge departure from the revenants series. It is still a story about a teenage girl, and contains a magical element, but takes place in a completely different setting. And Juneau, the main character, is very different from Kate. However, both are books about surviving and finding your own strength. So I guess that while the external trappings of the story are nothing alike, the core of the storytelling comes down to the same central idea.
 
Allora, prima di tutto, After the End non è un distopico. È un “falso distopico”. Pensa che ci troviamo in un mondo post Terza Gerra Mondale per i primi capitoli, e poi capisci che è tutta una menzogna e che la storia è ambientata ai giorni nostri.
 
After the End è un grande distacco dalla serie Revenants. È sempre una storia di una ragazza adolescente, e contiene degli elementi magici, ma è ambientata da tutt'altra parte. E Juneau, il personaggio principle, è molto diverso da Kate. Comunque, entrambi i libri sono incentrati sul sopravvivere e trovare la tua forza interiore. Così immagino che mentre gli elementi esterni della storia non sono simili, i cuore del racconto si basa dalla stessa idea principale.
 
  • Would you like to have your books turned into movies? (Ti piacerebbe vedere i tuoi libri diventare dei film?)
I would love to see my books transformed into movies! I'm a huge film buff, and to see my characters on the big screen would be the most incredible thing.
 
Adorerei vedere i miie libri diventare dei film! Sono una grande appassionata di film, e vedere i miei personaggi sul grande schermo sarebbe una cosa incredibile.
 
  • Lots of fans loved Jules's character. Do you plan on writing a Jules spinoff? (Molti dei tuoi fan amano il personaggio di Jules. Pensi di scrivere uno spinoff per Jules?)
I have already written one digital novella, DIE FOR HER, which recounts the stories of the first two books from Jules’s point of view! I am currently working on a second Jules spinoff, DIE ONCE MORE, which is to be released in 2015. If you're a Jules lover, you can actually read the first three chapters of DIE FOR HER here: http://www.amyplumbooks.com/die-for-her/.
 
Ho già scritto una novella digitale, Die For Her, che racconta la storia dei primi due libri dal PoV di Jules. Sto attualmente lavorando su un secondo spinoff, Die Once More, che verrà pubblicato nel 2015. se sei una fan di Jules puoi leggere i primi tre capitoli di Die For Her qui: http://www.amyplumbooks.com/die-for-her/.
 
L'intervista si conclude qui!
Cosa ne pensate? Leggerete Die For Me? Qual è stata la risposta che più vi ha colpito?
 
 
Le altre tappe del Blogtour:

 
- A presto Susi
 



12 commenti:

  1. Un'intervista davvero molto bella! Non vedo l'ora di leggere il libro **
    La parte che più mi ha colpito è stata quella dove le hai domandato cosa ha amato di più dell'Italia e lei ha risposto: "You have a love for life and for living that is utterly bewitching".
    Inoltre è affascinante il fatto che molti dei personaggi siano ispirati a lei. **

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    1. Concordo! Il metodo più semplice per scrivere qualcosa bene e scrivere di qualxosa che si conosce!
      E anche io adoro che la Plum abbia amato il nostro paese :)

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  2. Che meravigliosa intervista!! *-* Soprattutto per la parte di Parigi e non sapevo avesse vissuto in Italia! :D
    Ho letto Die for me e mi è piaciuto tantissimo, ora passerò ad Until I die! :3

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    1. Una delle interviste più belle! Lei è stata carnissima e molto gentile :)

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  3. Intervista molto interessante. Sono molto incuriosita da questo libro :D

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  4. Mi ispira assolutamente!! Sono stata a Parigi e l'ho adorata!! *-*

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    1. *-* vero? Il libro ti fa venir voglia di ritornarci subito ❤

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  5. intervista interessante abbiamo gli stessi gusti anch'io ho amato molto Storia d'inverno di Mark Helprin
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    https://twitter.com/streghetta6831/status/521721363447287809
    https://www.facebook.com/stefania.mognato/posts/10203058606801905
    https://plus.google.com/u/0/113323159535376562702/posts/GApVEoKEbgQ

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  6. Bellissima intervista credo anzi spero di potermi innamorare di questa saga grazie

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