giovedì 13 ottobre 2016

Blogtour: I Medici - Una dinastia al potere di Matteo Strukul

Blogtour
 
 
 I Medici - Una dinastia al potere di Matteo Strukul
 
Oggi arriva la quarta tappa del blogtour dedicato al romanzo storico di Matteo Strukul, I Medici - Una dinastia al potere edito Newton Compton.

 
 
Firenze, 1429. Alla morte del patriarca Giovanni de’ Medici, i figli Cosimo e Lorenzo si trovano a capo di un autentico impero finanziario, ma, al tempo stesso, accerchiati da nemici giurati come Rinaldo degli Albizzi e Palla Strozzi, esponenti delle più potenti famiglie fiorentine. In modo intelligente e spregiudicato i due fratelli conquistano il potere politico, bilanciando uno spietato senso degli affari con l’amore per l’arte e la cultura. Mentre i lavori per la realizzazione della cupola di Santa Maria del Fiore procedono sotto la direzione di Filippo Brunelleschi, gli avversari di sempre continuano a tessere le loro trame. Fra loro c’è anche una donna d’infinita bellezza, ma dal fascino maledetto, capace di ghermire il cuore di un uomo. Nell’arco di quattro anni, dopo essere sfuggito a una serie di cospirazioni, alla peste e alla guerra contro Lucca, Cosimo finirà in prigione, rischiando la condanna a morte. Fra omicidi, tradimenti e giochi di palazzo, questo romanzo narra la saga della famiglia più potente del Rinascimento, l’inizio della sua ascesa alla Signoria fiorentina, in una ridda di intrighi e colpi di scena che vedono come protagonisti capitani di ventura senza scrupoli, fatali avvelenatrici, mercenari svizzeri sanguinari…


Sono felice di presentarvi una favolosa intervista al sempre gentile e disponibile Matteo che ha concesso di rispondere a più di una delle mie curiose domande! 
  • Come è nata la tua passione per la scrittura?
Comincia tutto con Omero, l'Iliade, l'Addio alle Porte Scee, Ettore e Andromaca, il loro amore, il duello fra Achille e Ettore. Nell'Iliade c'è tutto quel che serve per diventare un grande romanziere. Poi sono arrivati Emilio Salgari e Alexandre Dumas, a quel punto ero già un lettore da Gran Premio, uno che divorava un centinaio di libri l'anno. Sono arrivato alla scrittura perchè volevo leggere storie che non riuscivo a trovare nella letteratura italiana. Nel caso dei Medici, per esempio, è incredibile notare come siano stati davvero pochi gli autori Italiani che hanno considerato la Firenze di Cosimo il Vecchio e di Lorenzo il Magnifico il teatro ideale per una grande saga letteraria. Però fra Dumas e il mio primo romanzo, ci sono stati tanti altri autori che hanno plasmato la mia idea di scrittura. Ne cito alcuni in ordine sparso: Joseph Roth, Friedrich Schiller, Wolfgang Goethe, Horace Walpole, Caleb Carr, Umberto Eco, Sebastiano Vassalli, Arturo Perez Reverte, Robert Louis Stevenson, TIm Willocks, Mary Shelley, Edgar Allan Poe, Erich Maria Remarque, Bram Stoker, William Faulkner, Erskine Caldwell, Mickey Spillane, Chester Himes, Nicolai Lilin, Jean Claude Izzo, Massimo Carlotto, Raymond Chandler, James M. Caine, James Ellroy, Charles Willeford, Don Winslow, Joe R. Lansdale, Walter Mosley, Ed McBain, Derek Raymond, David Peace, Alan D. Altieri, Alan Moore, Frank Miller, Greg Rucka, Harry Crews, Jason Starr, Warren Ellis, Robert Kirkman, Allan Guthrie, Victor Gischler, Stuart McBride, Dennis Lehane, Michael Connelly, James Sallis, Linwood Barclay, Daniel Woodrell, Heinrich von Kleist...meglio fermarsi.
  • La tua vita si divide tra molte passione oltre la scrittura. Ci puoi raccontare come riesci a destreggiarti tra la stesura dei tuoi romanzi, la passione per il cinema – d'autore e non – e il grande amore per i viaggi?
Be' credo che cinema, serie televisive e viaggi siano fondamentali per un romanziere come me. Ho la fortuna di vivere con una scrittrice e giornalista perciò queste passioni diventano la spina dorsale su cui fondare poi il nostro lavoro. Oltre al fatto, non secondario, che fanno di me un uomo libero: di viaggiare all'estero ma anche in territori fantastici... e scrivere romanzi dopotutto non è fondere il reale con il fantastico? Non è forse costruire o ricostruire mondi? Perciò la Transilvania, Firenze, Venezia, Roma, Berlino, Padova si fondono perfettamente con le mie storie anzi ne rappresentano spesso l'ispirazione. Senza contare che considero, oggi, le serie televisive come i moderni romanzi d'appendice, i feuilleton che io stesso provo a scrivere. Pensa a meraviglie come The Tudors, I Borgia, Vikings, Da Vinci's Demons, Black Sails, Rome, Spartacus, non sono alla fine della fiera, dei grandi feuilleton? Il cinema, invece, è secondo me molto più in crisi. Quello che arriva qui perlomeno. Gli Americani stanno perdendo il senso di ciò che stanno facendo con remake, reboot, sequel, prequel che distruggono grandi film del passato (I magnifici 7 tanto per dirne uno) o magari ci ammorbano con pellicole orribili come Suicide Squad o I Guardiani della Galassia. Per fortuna il cinema europeo sta sfoderando una serie di capolavori che, purtroppo, spesso non arrivano in sala da noi, penso a film come The Salvation (DANIMARCA), Brimstone (OLANDA), Flukt (NORVEGIA), Caini (ROMANIA) ecc.
  • Queste varie passioni influenzano o meno il tuo rapporto con la scrittura?
Come ti dicevo, la influenzano eccome.
  • Lo scorso anno è stato per te un anno impegnativo tra la pubblicazione e la promozione dei tuoi romanzi precedenti. Puoi raccontarci com'è stato – emotivamente e non – viaggiare per l'Italia, incontrare i fan e parlare dei tuoi libri ad un pubblico?
Ogni volta che pubblico un romanzo (il mio primo romanzo è La ballata di Mila ed è del 2011) amo fare promozione e presentare il libro in giro per l'Italia. Non c'è niente di più bello di incontrare lettrici e lettori. Arrivano suggerimenti, idee, sollecitazioni, spunti. E poi è bello anche solo rivedersi. Per dire, anche quest'anno sarò in giro per librerie, festival e biblioteche italiane per parlare dei Medici. Sarò a Padova il 15 ottobre e il 5 e 11 novembre, a Firenze il 26 ottobre, a Ferrara il 10 e 13 novembre, a Milano al Bookcity il 20 novembre e in tantissime altre città d'Italia... fra il 30 e il 31 ottobre faccio una pausa e sono a Lucca allo stand Multiplayer...quindi se c'è qualcuno per I cavalieri del nord... il punto è che devo tutto alle persone che leggono le mie storie e, credimi, è magnifico pensare di poter offrire loro anche delle splendide edizioni, in questo Newton con i Medici ha fatto un lavoro pazzesco... i libri sono stupendi, curati in ogni dettaglio con copertine magnifiche e questo fatto è molto importante secondo me, ogni dettaglio è una meraviglia, perfino la grammatura della carta è una delizia al tatto, ok sto divagando lo so ma nemmeno poi tanto. Con le mie lettrici e i miei lettori mi piace parlare anche di questo. Credo che, una volta scritta, la storia divenga poi di chi la legge. Sentire le vostre impressioni è la cosa più bella. Poi è chiaro con I Medici intendo aprire una grande riflessione culturale. Solo attraverso la storia e la letteratura possiamo davvero comprendere quello che stiamo perdendo e questo Paese sta perdendo l'anima. Non capisce che la crisi non è economica ma culturale. E non capisce che con il patrimonio culturale che ha a disposizione tutti noi potremmo vivere e prosperare. C'è questa strana idea per cui "con la cultura non si mangia" cito un ministro illuminato di qualche tempo fa. Ecco, la trilogia sui Medici vuole far riflettere anche su questo: quanto conta invece la nostra grande eredità e identità culturale. Quanto poco è conosciuta, compresa e valorizzata. Tutto il mondo ama l'Italia per la sua Arte, la sua Storia, la sua Letteratura, ma i politici italiani non sembrano averlo capito. I lettori invece lo sanno eccome e vorrei riflettere con loro sull'importanza di riappropriarci della nostra memoria e della nostra identità che è Rinascimento, Humanitas, Riscoperta dei Classici, Bellezza.
 
  • Com'è si è nata l'idea per la stesura di un romanzo storico su I Medici?
Be', rispondo meglio sopra e sotto ah ah ah ma di base il concetto era: scrivere di qualcosa che nessun autore italiano avesse ancora scritto. Poi, ripeto, qualcuno lo ha fatto ma non c'è quasi nulla su Cosimo il Vecchio e Lorenzo il Magnifico. Qualcosa in più c'è su Caterina de' Medici ma anche lì la maggior parte delle opere sono a firma di autrici internazionali.
 
  • Puoi dirci cosa differenzia questa lavoro da quelli precedenti?
Be' è certamente il mio lavoro più ambizioso e imponente, alla fine saranno oltre un migliaio di pagine. Anche solo scriverle tutte è già una sfida. Poi, vuoi tenere alto il livello della narrazione, superare l'esame della verosimiglianza storica, creare personaggi letterari che possano stare al passo con quelli storici e quando questi ultimi sono Lorenzo il Magnifico e Leonardo da Vinci, be' solo a pensarci mi rendo conto di essere stato un pazzo. Però alla fine spero e credo che questa saga possa appassionare tantissimi lettori al Rinascimento Italiano. In questo senso Newton Compton è l'editore perfetto perchè ti permette di raggiungere un gran numero di lettori e io da sempre sono un autore popolare, nel senso che scrivo storie per tutti. I miei modelli sono Alexandre Dumas, Umberto Eco e Heinrich von Kleist, penso in particolare a opere come La regina Margot e I tre moschettieri, Il nome della rosa e Michael Kohlhaas che sono state le stelle, il firmamento letterario di riferimento per questa storia. C'è stato un lavoro incredibile di documentazione e studio. Ma quello c'era stato anche per La Giostra dei fiori spezzati e I cavalieri del Nord ma qui è tutto moltiplicato per tre volte. Senza contare che i tre romanzi usciranno in rapida successione.... il secondo sarà in libreria già il 24 novembre e il terzo a gennaio. Perciò ti dico la verità Susi: è stata una prova pazzesca.
 
  • Come hai sviluppato l'idea di una trilogia incentrata sulla famiglia dei Medici?
Da tempo volevo lavorare con Newton Compton e stavamo ragionando insieme su un progetto che potesse essere coerente con la loro linea editoriale e che valorizzasse la mia scrittura. Amo i romanzi storici, dopo La Giostra dei fiori spezzati e I cavalieri del Nord sentivo di volermi misurare con un'opera che potesse raccontare la grande eredità culturale del nostro Paese. Com'era possibile che non ci fosse un romanzo che narrasse la battaglia di Anghiari? Quella che cambiò il corso del Rinascimento e che venne dipinta da Leonardo da Vinci in una tela che andò perduta? Com'era possibile che non ci fosse un romanzo italiano che raccontasse di Filippo Brunelleschi e della sua cupola? O di Lorenzo il Magnifico e della sua conquista del potere e della Congiura dei Pazzi? Io come lettore non ho mai letto una saga del genere. Se esiste, l'autore mi avverta ma se non fosse così, be' è semplicemente folle! Ecco, come romanziere italiano sono orgoglioso di aver scritto una saga come questa. E poi non vedo perchè Firenze, Roma e Venezia debbano essere raccontate soprattutto da autori stranieri. Dan Brown? Donna Leon? Ma di cosa stiamo parlando? Non trovi che sia incredbile? Invece è magnifico far luce sulla propria storia e vedere che in un baleno una saga come questa riesce a farsi strada nel mondo, mentre ti parlo la trilogia è già stata acquistata in Germania, Gran Bretagna, Spagna e Turchia. E tutto prima dell'uscita del primo libro in Italia. Poi volevo raccontare di Caterina de' Medici, della Francia del '500, di Nostradamus, delle guerre di religione, in questo senso il terzo romanzo cambierà coordinate geografiche e avrà una grande protagonista femminile.
  • Che tipo di ricerche hai dovuto fare per supportare la stesura del romanzo? Ti sei dedicato anche a sopralluoghi sul campo?
Ho letto come un pazzo monografie e saggi. Il fondamento, l'ossatura del lavoro è rappresentato dalle Istorie Fiorentine di Niccolò Machiavelli e La storia d'Italia di Francesco Guicciardini. Su questa solidissima base ho innestato letture di opere di Jean Orieux, Franco Cardini, Eugenio Battisti, Ross King, Sandro Altoni, Massimo Predonzani e moltissime altre. Non a caso ciascun romanzo riporta una nota d'autore in cui spiego abbastanza diffusamente il lungo lavoro di documentazione. Naturalmente non potevo non visitare i luoghi. Ho avuto un duca d'eccezione in Edoardo Rialti, fiorentino doc e critico letterario fra i più capaci e competenti di sempre. Poi le biblioteche, gli Archivi di Stato, insomma.... è stato un lavoro titanico.
 
  • Cosa pensi della realizzazione della serie TV sui Medici che andrà in onda la prossima settimana? La guarderai?
Penso sia una cosa fantastica, tanto per cominciare perché è una co-produzione Italo-Americana e questo è un fatto estremamente importante che fa bene alla nostra televisione. Poi perchè una serie come quella dei Medici darà la possibilità di ammirare un mondo - il Rinascimento Italiano - che è stato la culla dell'humanitas, un'autentica rinascita per Arte e Cultura. I Medici cambiarono Firenze e Firenze cambiò il mondo... è proprio vero. Solo a nominare i personaggi che vissero in quel periodo vengono i brividi: Cosimo de' Medici, Lorenzo il Magnifico, Leonardo da Vinci, Filippo Brunelleschi, Sandro Botticelli, Niccolò Machiavelli, Donatello, Raffaello, Michelangelo, Lorenzo Ghiberti... vabbè mi fermo sennò impazzisco. Era un mondo abbagliante e al tempo stesso violento, sono davvero curioso di vedere come un grande showrunner come Frank Spotnitz (X-Files e The Man in the High Castle) ha costruito la trama insieme a Nicholas Meyer. La vedrò eccome, la serie, e sarà una libidine.
 
  • Puoi darci qualche anticipazione sul prossimo volume?
Il prossimo romanzo, in uscita il 24 novembre, racconterà l'ascesa al potere di Lorenzo il Magnifico, la sua storia d'amore con Lucrezia Donati, l'amicizia con Leonardo da Vinci, la guerra contro Volterra e naturalmente la Congiura dei Pazzi. In particolare quest'ultimo tragico fatto di sangue mi ha richiesto uno studio micidiale per la stesura, portandomi a scrivere forse la più lunga sequenza d'azione della mia carriera, con infiniti problemi di montaggio delle scene perché avevo tantissimi personaggi da "muovere" contemporaneamente. Senza contare tutti i problemi di verosimiglianza storica. Credo ne vedremo delle belle!
 
L'intervista è finita qui, grazie ancora Matteo per il tempo che hai dedicato alle domande, una più esaustiva dell'altra.
 
 
Il blogtour non è finito! Vi consiglio di seguire le tappe precedenti e di non perdere l'ultima di domani! Di seguito il calendari.
10 Ottobre - 1° Tappa: Presentazione + estratti, Everpop
11 Ottobre - 2° Tappa: Personaggi vs. Serie TV, Il colore dei libri
12 Ottobre - 3° Tappa: Nail-art a tema, Devilishly Stylish
13 Ottobre - 4° Tappa: Intervista, Bookish Advisor
14 Ottobre - 5° Tappa: Analisi storica, Please Another Book
 
 
 
- A presto Susi
 


1 commento:

  1. Che goduria leggere questa intervista *_* Ho adorato ogni singola domanda e risposta. E trovo anch'io folle che solo qualche autore straniero invece che i nostri abbiano scritto libri sulla nostra cultura e storia. Avremmo molte cose di cui andar fieri e raccontare.
    Per il telefilm sto sclerando di brutto XD Non vedo l'ora di vederlo!

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