mercoledì 15 febbraio 2017

Blogtour: Golden Son di Pierce Brown - Recensione

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Golden Son di Pierce Brown - Recensione
 
Oggi l'appuntamento con il blogtour vi porta a scoprire la nostra recensione in anteprima per questo meravigliosa libro!
 
 
Come la sua gente, i Rossi, Darrow è stato un minatore costretto a scavare nelle profondità del pianeta Marte a temperature intollerabili. Per dare una nuova terra alle future generazioni, credeva lui. Ma la Società che serviva l'ha tradito, nella maniera più crudele. Gli ha portato via la sua innamorata, Eo, e si è rivelata per quello che è, una casta di privilegiati che vivono di bugie e sopraffazioni. La decisione più difficile e pericolosa è ora alla sua portata: infiltrarsi tra gli Oro e diventare uno di loro, per riscattare il sacrificio di Eo e dei suoi, per portare il proprio popolo alla liberazione. "Golden Son" è il secondo volume della saga.
 
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La mia recensione
 
Voto: 5 Stelle

Bello, di una bellezza inconcepibile, così bello che mi mancano le parole per descriverlo: Golden Son è tutto quello che si potrebbe volere da un libro, ma soprattutto da un seguito che deve avere la forza di non deludere le aspettative di tutti quei lettori che hanno amato Red Rising.

Si iniziano questi libri come questi con un certo timore perché si ha sempre paura di essere delusi ma una volta letto il prologo, superato il primo capitolo mi sono ritrovata nel mondo costruito da Pierce Brown come se non fosse trascorso neanche un solo giorno da quando ho terminato la lettura di Red Rising, sentivo il protagonista parlarmi ed emozionarmi come nel primo libro se non di più, ho visto e assistito alla crescita esponenziale della storia, le avventure susseguirsi una dopo l'altra senza mai un'interruzione, rendendo la lettura di questo libro una esperienza unica che ti lascia senza fiato e con il cuore a mille perché la storia che Brown ci racconta non è solo la pura magia di un grande narratore ma anche qualcosa di così vero che sembra prendere vita davanti ai tuoi occhi e trascendere le parole scritte.

Ho amato Red Rising per un'infinità di motivi ma soprattutto perché adoro la Science Fiction, vedere la fantasia dell'autore portarci oltre i confini della terra, raccontarci di mondi lontani, è un sogno ad occhi aperti per chiunque veda nelle stelle qualcosa di più che un puntino di luce e Pierce Brown riesce nel compito colpendoci al cuore e lasciarci impressionati pagina dopo pagina ma con Golden Son si dimostra capace di superare il gradino rappresentato dal suo romanzo d'esordio e dare al lettore un romanzo strabiliante per una serie di questione che vi illustrerò.

Il mondo della Science Fiction è un mondo particolare, è una struttura narrativa che comprende meccanismi particolari, soprattutto se si parla di serie: con Red Rising Brown ha impostato la storia e ci ha presentato i suoi personaggi, con Golden Son prende in mano i personaggi e li butta nella centrifuga della società a cui ha dato vita e che si presenza in full force solo in questo volume lasciando letteralmente senza parole il lettore che non pensava assolutamente di vedere quanto accurato, particolare ed minuzioso sia il lavoro svolto dell'autore americano per la costruzione del worldbuilding della sua storia. Con Glden Son il lettore ha aperto gli occhi del lettore, seguendo le avventure di Darrow, sulla società dei colori fondata dagli avi dei protagonisti del romanzo. Brown ha costruito una trilogia che si apre a ventaglio al lettore presentando qualcosa di nuovo pagina dopo pagina in un percorso iniziato con il primo libro e che sono sicura continuerà anche per il terzo volume della serie.

La forza stupefacente del worldbuilding non è solo costituita dall'organizzazione del setting e del background ma è essenzialmente anche lo sviluppo e la costruzione della mitologia ad hoc che Pierce ci presenta. Si potrebbe parlare con dettaglio del mito alla base della serie ma vi basti sapere che amo vedere come ogni colore della società sia costruito riprendendo usi e costumi rielaborati per l'occasione: rivedere tratti delle più grandi case romane e tratti dei miti degli stessi nelle figure degli oro è un regalo prezioso per tutti gli appassionati di storia; vedere gli ossidiana tratti dei miti nordici nonché dei fieri vichinghi; i blu e la loro ardore per lo spazio quasi paragonabile a quello dei pirati che solcavano i mari nell'Età dell'oro, così procedendo per ogni colore della piramide sociale creata da Brown. Ma sapete qual è la parte che più mi ha colpita? Trovare nel romanzo una marea di omaggi a serie e autori che molto probabilmente hanno ispirato il giovane autore americano, ogni volta che coglievo un dettaglio così speciale mi si illuminavano gli occhi, quasi come scovare una gemma preziosa in un mare di gioielli.

Questo romanzo è una esperienza da vivere perché la storia di Darrow la si vive sulla pelle, pagina dopo pagina strappandovi emozioni a più non posso: ansia, gioia, dolore, paura, amore, rassegnazione, coraggio e così via vi si butteranno contro e non potrete far altro che lasciarvi travolgere e seguire la corrente e vivere le mille avventure che si rincorrono sulla pagina.

Darrow è il mio personaggi preferito in assoluto, mi sa che quasi stratta il posto ai miei book boyfriend più romantici. È uno di quei personaggi che vedi reale davanti ai tuoi occhi. Ho amato il suo essere vero: tantissimi pregi ma anche un mare di difetti. Una persona con un cuore, che segue l'istinto, l'amore e l'odio e cede inesorabilmente alla ragione – il più delle volte!
Ho amato il modo come mi è entrato nel cuore senza più uscirne, sentire le sue emozioni sulla mia pelle e vederle poi tatuate su di me non ha prezzo perché è tutto quello che si può chiedere ai migliori romanzi.
Abbiamo Cassio, che io continuo ad amare – chiamatemi pazza ma è così – Roque mi fa provare tanta tantissima tristezza; Adrio continua ad essere imprevedibile; Virginia è la mia eroina preferita, è una di quelle donne che sanno il fatto loro e che non si fanno mettere i piedi intesta solo perché il “sesso debole”; ma non dimentichiamoci dell'inafferrabile e scontroso Sevro, forse il personaggio più onesto in tutta la serie ad eccezione di un'altra persona. Ho adorato anche tutti i nuovi arrivati: Victra, il maestro di Darrow e Ares in particolare.

Piccoli dettagli sulla narrazione: unico PoV – quello di Darrow – in prima persona che a dire la verità ho amato moltissimo, di solito per i Fantasy con così tanti personaggi una terza persona è alternanza di PoV sarebbe migliore ma Brown a in modo di rendere il PoV di Darrow l'arma vincente del romanzo perché la storia in questo modo è un continua rivelazione con colpi di scena ad ogni pagina, avventure interminabili, twist e tourn impossibili da prevedere ed immaginare il tutto corroborato da informazioni che investono il lettore man a mano dandogli poco alla volto il quadro completo della situazione rende Golden Son davvero imprevedibile ma anche molto avvincente e coinvolgente.

Lo stile di Brown è veloce, particolareggiato, moderno, forte e non risparmia nulla. È assolutamente uno dei migliori sulla piazza è uno di quei stile che coinvolge il lettore, lo lega alla storia perché è anche il suo modo incredibile di presentarcela che rende il tutto magico ed unico. Uno stile che di certo non ti fa pesare di leggere quasi un mattone di 500 pagine in solo due giorni!

Pochissimi dettagli sulla storia: amore, guerra, diritti in un mix di avventure incredibili che lasciano senza parole. Non vi dirò di più perché questo è un romanzo da scoprire.

Ho detto tanto ma si potrebbe dire ancora di più perché questo è uno di quei romanzi che potrebbero benissimo entrare nei libri di testo ed essere studiati.

5 Stelle

Vi ricordo che il blogtour continua ancora! Di seguito travte il calendario completo!
 
 
 
- A presto Susi
 

 
 


3 commenti:

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