Intervista: Tutte le stelle del cielo di Angela Contini

Intervista

 

 

Tutte le stelle del cielo di Angela Contini

 

Ritorniamo a parlare di Tutte le stelle del cielo di Angela Contini, questa volta presentandovi un'intervista in esclusiva!

 

La vita di Kyle Hawkins è alla deriva. Quando viene arrestato per guida in stato d’ebbrezza, possesso di stupefacenti e molestie, il padre lo spedisce a Pretty Creek, nel Vermont, ad aiutare il nonno che ha un negozio di fiori. La provincia è l’inferno per Kyle che, senza amici, va nell’unico pub della cittadina a ubriacarsi; proprio lì lavora Katherine Hutchinson, la vicina di casa del nonno con mille problemi, innamorata di Kyle da sempre. Sarebbe meglio per entrambi stare lontani, ma Kathy è ancora attratta dal ragazzino di quattordici anni a cui ha dato il primo bacio, mentre l’attaccamento di Kyle alla ragazza diventa un modo per scacciare i suoi demoni...

 

______________

 

Inizia l'intervista, buona lettura!

 

• Come sei arrivata alla conclusione di scrivere dei companion a Tutta la pioggia del cielo?

Sono stati gli stessi personaggi comparsi in Tutta la pioggia del cielo a suggerirmi l’idea per Tutte le stelle del cielo, nel quale ritroveremo Katherine, la biondina che aveva una cotta per Nath. Il suo personaggio, inizialmente nato per fare da terzo incomodo, alla fine ha scelto per sé un’altra strada. Dico “ha scelto” e non “ho scelto”, perché difatti, sono i personaggi stessi a scegliere chi essere nei miei libri. E Katherine non voleva essere il terzo incomodo. Così, grazie a lei, è nato Tutte le stelle del cielo, nel quale si sono avvicendati altri due personaggi che hanno fatto nascere il terzo libro sul Vermont, che sarà il prossimo a essere pubblicato.

• Tra tutti i personaggi presentati nel primo libro della serie cosa ti ha spinto a voler scrivere la storia di Katherine?

Il fatto che si sia presentata in punta di piedi, nonostante la dichiarata cotta per Nath. È una giovane mamma single, ha un bimbo piccolissimo, vive con la madre. Ho immaginato che dovesse avere avuto una vita davvero complicata e così ho voluto darle una chance.

• Puoi dirci come è nato questo personaggio?

Nel modo più naturale possibile. Ogni riga che scrivevo su di lei, era una riga che nella mia mente si trasformava in capitoli per una sua storia. Non immaginavo nemmeno io che avesse tanto da raccontare, eppure è stato così. Spontaneo. Naturale, appunto.

• Come è nato il personaggio di Kyle?

Kyle è stato un personaggio difficile per molti aspetti, facile per altri. Gestirlo non è stato semplice perché è pieno di sfumature, di sofferenza, di turbamenti che lo soffocano. È nato perché, in fondo, a me piacciono i personaggi tormentati e volevo dare a Katherine un uomo che avesse bisogno di lei, non il contrario. Un uomo che facesse risaltare la forza di questa ragazza e, allo stesso tempo, un uomo che, cadendo, sapesse come rialzarsi, anche da solo, alla fine di giochi.

• Il tema principale della storia si sofferma e inquadra i problemi di dipendenza del protagonista maschile. Come sei riuscita ad elaborare questa parte della storia? Hai avuto esperienze personali al riguardo o hai fatto delle ricerche?

Mi sono affidata a esperienze personali di tipo lavorativo. Nella mia vita da studentessa, quando studiavo come Tecnico dei Servizi Sociali, mi è capitato di dover prestare servizio presso delle associazioni di recupero di diverso tipo. Conosco gli effetti dell’alcol su una persona, il tipo di turbamento conscio e inconscio che disturba un alcolista, il senso di colpa e il modo in cui si può riemergere da una dipendenza simile.

• Quanto c'è di te in Tutte le stelle del cielo?

Forse di me c’è l’amore che ho per mio figlio, le paure, le stesse che esprime Katherine in diversi punti del romanzo per suo figlio.

• Ci sono aneddoti interessanti che riguardano la stesura del libro?

Non che io ricordi, in tutta sincerità. Quando scrivo non mi accorgo di ciò che mi succede intorno, perciò potrebbe anche esserci stato uno tsunami e io non me ne sono resa conto.

 

• Le tue storie sono pianificate a tavolino o sono il frutto dell'ispirazione del momento?

Mi viene un’idea e prendo un appunto se nel frattempo sto scrivendo altro. Altrimenti mi butto subito a svilupparla. Non pianifico quasi mai. Immagino solo i personaggi e quello che, in linea di massima, saranno l’uno per l’altra, cosa fanno, dove vivono e da lì sviluppo l’idea che mi è saltata in mente.

• Qual è la scena del libro a cui sei più affezionata? Perché?

Sono diverse le scene a cui sono affezionata. La scena sulla ruota panoramica tra Katherine e Kyle. Quella in cui si dicono addio. Quella in cui Kyle incontra il fratello nell’unico posto dove per sette anni si è rifiutato di incontrarlo. Scene che è stato difficile scrivere per il bagaglio di emozioni che mi hanno costretto a sostenere. Il rischio era di esagerare.

• Puoi svelarci il titolo e i protagonisti del prossimo libro della serie?

Se la Newton manterrà quello originale come ha fatto finora, il titolo sarà Tutto l’infinito del cielo. I protagonisti li incontreremo in Tutte le stelle del cielo e saranno Jordan e Mackenzie. Jordan lo conosceremo benino nelle stelle. Mackenzie comparirà solo una volta verso la fine.

 

• Cosa ha spinto Angela C. Ryan a scrivere come Angela Contini?

È stata una scelta della Casa Editrice a cui ho aderito senza troppa difficoltà. Un nuovo inizio, una nuova veste romance, una certa italianità che mi avrebbe resa più riconoscibile. 

 

• Conclusa la serie Il cielo sopra di noi (ricordo bene il nome della serie?) qual è il prossimo romanzo scritto come Angela Contini?

È ancora in stesura. Dovrò aspettare di sapere se Newton Compton lo vorrà o meno. Ma è ancora un romance, stavolta ambientato in Italia con protagonisti un giovane professore e una studentessa… diciamo fuori corso.

 

Ricordo che il romanzo è disponibile per l'acquisto sia in cartaceo che in digitale.

 

 

- A preso Susi