giovedì 18 maggio 2017

Recensione: Dove tutto è a metà di Federico Zampaglione e Giacomo Gensini

Nuova recensione!

Titolo: Dove tutto è a metà
Autore: Federico Zampaglione e Giacomo Gensini
Serie: Autoconclusivo
Editore: Mondadori
Trama: Il Morrison Café è il tempio della scena musicale alternativa romana, e qui il giovedì sera suonano i Bangers, vent'anni e un rock "come un cielo sterminato e altissimo, bianco di nuvole trascinate via da un vento violento". Lodo è il cantante. Grande talento e un'assodata allergia al palcoscenico, occhi azzurri magnetici e un'energia irrequieta che attende di potersi sprigionare, se solo lui sapesse come farlo. Lodo è innamorato di Giulia, una delle sue coinquiline, a Roma per studiare recitazione e cercare di sfondare come attrice, una ragazza intensa e carismatica che con la sua sola presenza è in grado di mandarlo in tilt e azzerargli i pensieri. Libero Ferri è un cantautore pop che un tempo riempiva gli stadi, ma dopo un paio di dischi sbagliati non riesce a venir fuori da un terribile blocco creativo. Il successo gli ha assicurato il benessere e una villa dotata di una sala d'incisione super accessoriata, in cui trascorre giornate frustranti a caccia di un'ispirazione che pare svanita. Accanto a lui Luna, la sua bellissima moglie, affermata press agent, sicura di sé, che da anni lo sostiene, ma che Libero teme di perdere, come ha perso il successo e la fama. Una ragione in più per cercare di mettere a segno il Grande Ritorno. Lodo sente che il mondo è là fuori, pronto a essere conquistato, ma talvolta gli sembra impossibile persino provarci. Vorrebbe essere più simile a Giulia, che affronta la grande città con coraggio, nonostante una famiglia lontana e ostile. Libero dal canto suo teme che il meglio per lui sia passato, ha bisogno di tornare a credere in ciò che fa, di ritrovare il se stesso di una volta. Luna invece vorrebbe spingerlo a vivere guardando avanti, magari mettendo al mondo un figlio. Strade che parrebbero destinate a non incontrarsi mai, quelle di Lodo e Libero, ma quando invece si incrociano, ecco scoccare la scintilla in grado di rimettere tutto in gioco.

La mia recensione
Voto: 5 Stelle

Non si è mai vissuto davvero se non si è lasciati travolgere dalla musica, colonna sonora dei sentimenti ed emozioni, capace di rallegrarci, darci la carica o al contrario essere capace di cacciar fuori dal nostro animo i dolori e le pene che ci teniamo dentro. La musica è vita, è poesia, è un modo di vivere che non tutti posso comprendere ma che unisce indissolubilmente i cuori di chi riconosce nell'altro un'anima affine, questa è la storia che Federico Zampaglione e Giacomo Gensini ci raccontano con Dove tutto è a metà.

Federico Zampaglione, leader del gruppo musicale Tiromancino e Giacomo Gensini ci propongono con questo romanzo la storia di due vite, di due uomini, e la loro passione per la musica, il pilastro delle loro vite e dei loro sogni, colonna sonora di amori indissolubili o dei primi innamoramenti. Lodo, ventenne, pronto a gettarsi nel mondo della musica conscio delle sue doti che ammutoliscono chiunque si fermi ad ascoltare il suo canto ma che non riesce a trovare la sua di voce. Libero, più anziano, più navigato, cerca di riscoprire la carica per rimettersi in gioco e tornare a vivere di musica.

Sono due uomini diversi, a prima vista incompatibili ma che pian piano sapranno rendersi conto come ognuno sia per l'altro quella parte di sé che a lui manca. Due metà di una mela che insieme daranno vita a qualcosa di unico, una storia sensazionale.

Ci si immedesima in Lodo, nelle sue speranze, nelle sue illusione e nei sogni. Con lui ritroviamo ancora a vedere il mondo con gli occhi di ha ancora tutte le possibilità di avverare i propri sogni. Con Libero, una vita passata, successo e fama già raggiunti in parte ma la voglia di ribalta, e il desiderio di non darsi per vinti. Con i suoi occhi vediamo non più il mondo dorato delle possibilità ma la decadenza, le ombre che la vita sotto i riflettori non mette mai per iscritto quando la fama ti raggiunge.

Ma il libro non sono solo i due protagonisti. A loro sono affiancate le loro compagne, Luna e Giulia. Due donne torti e determinate, ognuna a loro modo. Ma non sono solo loro a dare al libro la sua fisionomia perché il libro è ricco di personaggi tutti diversi tra loro e con la loro vita che si integrano nella storia per dare un quadro finale unico e imperdibile, uno scorcio di vita vera che rende Dove tutto è a metà quel romanzo che ti regala gli insegnamenti migliori perché tratta dalla vita di tutti i giorni.

Giacomo Gensini e Federico Zampaglione quattro mani capaci di regalare al lettore uno stile fluido, dinamico che aiuta a mangiare pagine dopo pagine il romanzo e non fermarsi mai perché questo è uno di quei libri che non riesci mai a posare sul comodino, è uno di quei libri che ti tiene incollato alle pagine di notte, mentre tutti dormono, ma tu devi scoprire cosa riserverà il futuro ai protagonisti di cui pian piano ti sei appassionata e che sì sono diventati cari amici che non vuoi più abbandonare.

È sempre difficile gettarsi nella lettura di un libro scritto da due autori ma mai come in questo coso mi sono ritrovata a leggere di una scrittura dove è impossibile distinguere cosa ha scritto Gensini o cosa Zampaglione. Il loro è lavoro è una simbiosi perfetta capace di dare una storia unica che altrimenti non avremmo mai potuto leggere.

Roma, romantica, eterna ed eterea fa da sfondo alle storie dei personaggi. Non è la Roma che tutti descrivono ma quella Roma dei locali alternativi dove la fa da padrona la musica e il talento di chi ha il coraggio di provare e mettersi in gioco.

Ma questo libro è soprattutto musica, la musica si intravede tra le righe, di sfuggita, ma è sempre presente: è nel titolo per ogni capitolo del romanzo, è la colonna sonora di una vita, quella del romanzo, capace di regalare emozioni ma anche qualcosa di più, regala una storia da servare nel cuore perché questa è una di quelle storie le cui emozioni ritornano a trovare il lettore ogni volta che ci si soffermerà a pensare al titolo del libro o quando la stessa musica riuscirà a ricondurci, così come era per Proust e la ricerca del tempo perduto, alle vite di Lodo e Libero.

5 Stelle


- A presto Susi

1 commento:

  1. Zampaglione mi piace proprio tanto - come cantante, come regista, come autore (La descrizione di un attimo, forse, è tra le mie canzoni preferite di sempre).
    Sicuramente lo leggerò, poi ne state parlando tutti così bene... :)

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