Blogtour
Conosciamo l'autrice + Prologo
Oggi vi presento la prima tappa di un blogtour di Questo canto selvaggio di Victoria Schwab, un libro che ho amato profondamente e che credo fermamente possa rivoluzionare quello che è il genere YA Fantasy grazie ad uno stile giovanile ma che non manca di essere profondo, crudo e vero, caratteristiche che sempre più spesso si dimentica che anche i giovani lettori apprezzano!
Per anni Verity City è stata teatro di crimini e attentati, finché ogni episodio di violenza ha cominciato a generare mostri, creature d'ombra appartenenti a tre stirpi: i Corsai e i Malchai, avidi di carne e sangue umani, e i Sunai, più potenti, che come implacabili angeli vendicatori con il loro canto seducente catturano e divorano l'anima di chi si sia macchiato di gravi crimini. Ora la città è attraversata da un muro che separa due mondi inconciliabili e difende una fragile tregua: al Nord lo spietato Callum Harker offre ai ricchi protezione in cambio di denaro, mentre al Sud Henry Flynn, che ha perso la famiglia nella guerra civile, si è messo a capo di un corpo di volontari pronti a dare la vita pur di difendere i concittadini e ha accolto come figli tre Sunai. In caso di guerra la leva più efficace per trattare con Harker sarebbe la figlia. Così August, il più giovane Sunai, si iscrive in incognito alla stessa accademia di Kate per tenerla sotto controllo. Ma lei, irrequieta, implacabile e decisa a tutto pur di dimostrare al padre di essere sua degna erede, non è un'ingenua..
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Victoria è figlia di madre Inglese e padre californiano. Ama
raccontare storie, ama le favole, il folklore, e tutte le storie che
la portano a chiedersi se il mondo sia davvero così come lo vediamo.
Siccome credo fermamente che i libri abbiano il potere di salvarci e che le parole di un'autrice possano aiutare molte persone voglio condividere con voi questo outing fatto dalla stessa Schwab pochi giorni fa in cui si descrive, mettendosi a nudo e condividendo il suo mondo con i suoi fans e poter dare loro conforto e spiegare che se non si sentono come gli altri è normale.
I suoi romanzi:
"Chi sono? - Sono la figlia vigile che credeva potesse mantenere i genitori al sicuro solo con la forza del pensiero. - Sono qualcuno che si sente intrappolata nel proprio corpo più spesso di quanto ne hanno il controllo. - Combatto costantemente con disturbi d'ansia, dolore costante, disturbi maniaco depressivi, disprezzo e negazione. - Sento di non appartenere nonostante tutto quello che faccio. Vorrei non preoccuparmene così tanto. - Sono Bisex. - Sono Superficiale. - Sono ambiziosa senza limiti. - Victor Vale (Protagonista di Vicious, n.d.t.) è il personaggio più autobiografico che abbia mai scritto. - Amo gli animali più del 90% delle persone."
I suoi romanzi:
New Beginnings - Second Chances - Last Wishes serie Everyday Angel. Debutto Middle Grade della Schwab nella storia di una angelo custode e le sue avventure!
The Archived - The Unbound - Archived Duology - YA Fantasy dove i morti vengono conservati come libri sulle mensole, ognuno di loro con la propria storia da narrare!
The Near Witch, romanzo di debutto dell'autrice che mescola folklore, fiaba e storia d'amore!
V.E. Schwab è lo pseudonimo usato dall'autrice per i libri che le
hanno portato più successo, quelli dedicati ad un pubblico più
maturo, vediamo quali:
Un mondo dove gli uomini si comportano mostruosamente e dove i mostri sanno fingersi umani! Un primo libro di una serie che non si sa se mai vedrà il proseguo.
Shade of Magic, serie Fantasy che parla di mondi paralleli e magia che ha fatto raggiungere l'autrice alle vette dei bestseller del New York Times! Questa serie sarà pubblicata prossimamente in Italia da Newton Compton!
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Termino la mia tappa mostrandovi il Preludio di Questo canto selvaggio!
La notte in cui decise di appiccare il
fuoco alla cappella della scuola, Kate Harker non era né arrabbiata
né ubriaca. Era disperata.
Dar fuoco alla
cappella era davvero la sua ultima risorsa; aveva già rotto il naso
a una ragazza, fumato nei dormitori, copiato al primo esame e
molestato verbalmente tre suore. Qualunque cosa facesse, tuttavia, la
St. Agnes Academy continuava a perdonarla. Era questo il problema,
con le scuole cattoliche. Per loro lei aveva bisogno di essere
salvata.
Era quasi mezzanotte
quando si calò dalla finestra del dormitorio e atterrò sul prato.
La gente la chiamava l’ora delle streghe, quel tempo oscuro in cui
gli spiriti inquieti anelavano alla libertà. Gli spiriti inquieti, e
le adolescenti intrappolate in un collegio troppo lontano da casa.
Imboccò l’immacolato
vialetto di pietra che portava alla Cappella della Croce, con a
tracolla una borsa piena di bottiglie che tintinnavano come speroni
al ritmo dei suoi passi. Aveva preso di tutto, compreso un vino
d’annata dalla riserva personale di sorella Merilee, che era
riuscita a farsi amica.
Cominciarono a
suonare le campane, basse e lente, ma i rintocchi provenivano dalla
Cappella dei Santi, una chiesa più grande dalla parte opposta del
campus. Quella non la lasciavano mai incustodita: madre Alice, la
reverenda-preside-superiora della scuola, dormiva lì accanto, e
anche se avesse voluto incendiare proprio quell’edificio, Kate non
era così stupida da aggiungere l’omicidio all’incendio doloso.
Non quando il prezzo da pagare era così alto.
La cappella più
piccola veniva chiusa ogni sera, ma quel giorno, mentre si sorbiva il
solito sermone di sorella Merilee sulla grazia di Dio, Kate si era
messa in tasca una copia della chiave. Entrò e poggiò la borsa sul
pavimento, poco oltre la soglia. Non era mai stata nella cappella col
buio, e alla luce della luna anche le vetrate blu parevano nere. Una
decina di panche la separavano dall’altare, e per un attimo quasi
le dispiacque dare fuoco a quel posticino così pittoresco. Non era
l’unica cappella della scuola, però, e nemmeno la più bella, e
poi alle suore della St. Agnes piaceva proprio tanto predicare
sull’importanza del sacrificio.
Nel suo primo anno di esilio, Kate si
era bruciata (in senso metaforico, stavolta) due collegi, e un altro
nel secondo anno, sperando che potesse bastare. Suo padre però era
testardo (da qualcuno doveva pure aver preso, lei) e aveva continuato
a cercare nuove opzioni. La quarta scuola, una specie di riformatorio
per ragazzi difficili, aveva resistito quasi un anno prima di
espellerla. La quinta, un’accademia per soli uomini disposta a
chiudere un occhio in cambio di una robusta donazione, era durata
appena qualche mese, ma suo padre doveva avere già in memoria il
numero di quell’infernale convento che chiamavano scuola
preparatoria, e con un posto già prenotato, perché Kate ci si era
trasferita senza nemmeno ripassare da V-City.
Dopo il suono delle
campane la serata era troppo tranquilla, e la cappella così
silenziosa che metteva i brividi, allora intonò un inno sacro mentre
tirava fuori le bottiglie: due di Jack Daniel’s e una da tre quarti
di vodka, quasi piena, recuperate da una scatola di liquori
sequestrati, insieme a tre bottiglie di rosso della casa, un whisky
invecchiato qualche decennio, preso dall’armadietto di madre Alice,
e il vino d’annata di sorella Merilee. Le allineò sull’ultima
panca prima di avvicinarsi alle candele votive. Accanto alle tre file
di vaschette di vetro c’era un piattino con dei fiammiferi, i
lunghi bastoncini di legno vecchio stile.
Mentre ancora
canticchiava, Kate tornò alla panca che aveva trasformato in mobile
bar, svitò e stappò e benedì le panche, fila dopo fila, cercando
di farsi bastare l’alcol che aveva a disposizione. Conservò il
whisky di madre Alice per il leggio di legno davanti all’altare.
Sopra c’era una Bibbia e, cedendo per un attimo alla superstizione,
Kate decise di risparmiarla, gettandola sul prato attraverso il
portone spalancato. Quando tornò dentro l’odore umido e dolciastro
del liquore le assalì le narici. Tossì e sputò per levarsi di
bocca quel sapore.
In fondo alla
cappella, sopra l’altare era sospeso un enorme crocifisso, e anche
al buio sentì lo sguardo della statua che la fissava mentre prendeva
il fiammifero.
«Niente di
personale» aggiunse a voce alta mentre il fiammifero si accendeva,
con un bagliore improvviso. Per un lungo momento Kate lo guardò
bruciare, fissando il fuoco che strisciava verso la punta delle dita.
Poi, prima che potesse scottarsi, lo lanciò sul sedile della panca
più vicina. Questa prese fuoco all’istante, e le fiamme
divamparono con un sibilo, prima consumando l’alcol e poi
intaccarono il legno. Pochi attimi dopo tutte le panche bruciavano,
poi toccò al pavimento e per ultimo all’altare. Le fiamme si
alzarono, prima piccole come unghie, poi come dotate di vita propria,
e Kate rimase immobile, ipnotizzata, a osservarle danzare e
arrampicarsi e consumare tutto, un centimetro dopo l’altro, finché
il calore e il fumo la costrinsero a uscire all’aria fresca della
notte.
Corri, le diceva una
voce nella testa – dolce, insistente, istintuale – mentre la
cappella bruciava.
Resistette
all’impulso e, invece, si lasciò cadere su una panchina a distanza
di sicurezza dall’incendio, strofinando le suole avanti e indietro
nell’erba della tarda estate.
Se stringeva le palpebre vedeva,
all’orizzonte, le luci della città satellite più vicina: Des
Moines. Un nome di una volta, una reliquia di prima della
ricostruzione. Ce n’erano una mezza dozzina sparpagliate alla
periferia di Verity, ma nessuna andava oltre il milione di abitanti,
tutti chiusi in casa, anzi barricati, e nessuna reggeva il confronto
con la capitale. Che era esattamente quello che volevano. Non ci
tenevano affatto ad attirare l’attenzione dei mostri. O di Callum
Harker.
Prese l’accendino
– un bell’oggetto d’argento che madre Alice le aveva
sequestrato nella prima settimana – e se lo rigirò tra le dita per
far smettere di tremare le mani. Quando vide che non ci riusciva tirò
fuori una sigaretta dal taschino della camicia, anche questa trovata
nella scatola dei beni confiscati, e l’accese, guardando la
fiammella azzurra danzare davanti all’enorme vampata arancione.
Era un gioco che
faceva, ogni tanto, da quando aveva imparato la teoria degli infiniti
paralleli, stando alla quale una persona non attraversa la vita in
linea retta, ma come sui rami di un albero, biforcandosi a ogni
decisione, la sua identità che ogni volta prende una direzione
diversa. Le piaceva l’idea che ci fossero cento Kate diverse, che
vivevano cento vite diverse.
Forse, forse,
forse... E se c’erano cento vite, cento Kate, allora lei era solo
una fra tante, ed era esattamente ciò che doveva essere. E alla fine
per lei era più facile fare ciò che doveva se riusciva a
convincersi che, altrove, un’altra versione di sé faceva una
scelta differente. Viveva una vita migliore o, almeno, più semplice.
Magari le stava addirittura salvando. Permetteva a un’altra Kate di
restare al sicuro, e sana di mente.
Di lì a pochi
attimi le ragazze si riversarono fuori dai dormitori, e comparve
anche madre Alice, in vestaglia, il volto pallido tinteggiato di
rosso dal bagliore della cappella ancora in fiamme. Kate ebbe il
piacere di udire l’anziana, prestigiosa suora esplodere in una
serie di esclamazioni piuttosto colorite prima che arrivasse il
camion dei pompieri e le sirene coprissero tutto.
Scoprite le altre tappe di questo blogtour seguendo il calendario di seguito!
Prima di salutarci vi invito a partecipare al giveaway che permetterà ad uno di voi di portare a casa una copia del libro!
Basta seguire le indicazioni del form!
Basta seguire le indicazioni del form!
- A presto Susi
Wow ha scritto molti libri interessanti, le copertine originali mi piacciono molto, sono curioso della serie Shade of Magic che arriverà anche in Italia.
RispondiEliminaAnche L'incipit mi piace tantissimissimo *_* Grazie per l'opportunità seguo il Bt Con piacere
Tanti bei libri! Avevo sentito già che la Newton avrebbe portato in Italia un'altra serie! Questo incipit, comunque, è bellissimo! *-*
RispondiEliminaNon vedo l'ora di leggere questo libro. Grazie per i contenuti del blogtour.
RispondiEliminaDei suoi libri, Vicious - insieme a This Savage Song - è quello che mi ispira di più, ne ho sentito davvero meraviglie.
RispondiEliminaE di This Savage Song credo che ad affascinarmi di più siano proprio i "mostri".
ah però è assai prolifica questa scrittrice! QUESTO libro mi incuriosisce tantissimo spero di leggerlo presto! ;)
RispondiEliminaLuigi Dinardo
luigi8421@yahoo.it
Non vedo l'ora di poter leggere questo libro, ne ho sentito parlare molto bene!
RispondiEliminasinceramente prima di questo blogtour non conoscevo l'autrice... non ho mai letto nulla di suo è quel genere di romanzo che in genere non guardo... però forse è proprio quella boccata d'aria che mi ci vuole... devo ammettere che come spesso succede le cover originali superano quelle italiane... sono molto belle.. grazie per questa tappa... <3
RispondiEliminaBellissima tappa ❤
RispondiEliminaNon conoscevo questa autrice, ma devo dire che leggendo il suo post su Instagram la trovo una ragazza molto dolce e profonda ❤
Ho letto alcune trame dei suoi libri precedenti, devo dire che sono molto interessanti, la sua bravura è indiscutibile ❤
L'incipit ti lascia tanta curiosità addosso, Kate è davvero una ragazza fuori dal comune, bruciare una chiesa O___O
Da leggere assolutamente, ho voglia di scoprire la penna di quest'autrice, ed i suoi tanti personaggi ❤
Partecipo al BlogTour e al Giveaway ❤
Di seguito vi elenco tutte le regole che ho rispettato nel form :)
Seguo tutti i blog partecipanti al BlogTour con il nome. Elysa Pellino
La mia email: mora_1993_@hotmail.it
Ho il mi piace alla pagina Facebook della casa editrice " Giunti Y " con il nome: Elysa Pellino
Ho condiviso questa tappa su Facebook in modalità ( PUBBLICA ) taggando la pagina del blog " Bookish Advisor "
LINK CONDIVISIONE: https://www.facebook.com/elysa.pellino/posts/10210342742818701?pnref=story
- Ho completato il form in tutti i suoi campi :)
( Commenterò e Condividerò tutte le tappe )
Grazie per la partecipazione!!
Buona Fortuna a Tutti ❤
Sono troppo curiosa di leggere questo libro! Ho sentito parlare moltissimo e bene di questa serie e dell'autrice!
RispondiEliminaDi questo titolo si sente parlare spessissimo e sono contenta che abbiate deciso di farne un Blogtour + Giveaway. Non sono famosa per la mia fortuna - per ulteriori info, chiedete pure a chi organizza le lotterie comunali nella mia città - ma partecipo con molto piacere e incrocio le dita (come se servisse a qualcosa xD)
RispondiEliminaHo sentito tanto parlare di questa autrice. Non vedo l'ora di leggere qualcosa di suo <3
RispondiEliminaquesto si che un libro fantasy che starebbe benissimo nella mia libreria fantasy
RispondiEliminaconfermo partecipazione grazie
dilorenzomarianna07@gmail.com
La cover mi aveva stregato a primo impatto e la trama è qualcosa di bellissimo e diverso dal solito!
RispondiEliminaPartecipo molto volentieri!
Condivisione tappa https://mobile.twitter.com/nicoletta_46/status/877568769241083913
Grazie!
Ho "Vicious" da un po' di tempo, ma ancora non mi decido a leggerlo.
RispondiEliminaQuesto, mi intriga decisamente di più, quindi, partecipo al giveaway!
clarissa.neri@virgilio.it
Sapevo che aveva scritto la serie Shade of Magic, di cui ho sentito parlare benissimo, ma non che avesse scritto anche così tanti altri libri!
RispondiEliminaHo adorato la presentazione schietta che da l'autrice di sé, e ho amato questo estratto perché fa capire quanto la protagonista del romanzo sia una vera badass! e ha anche fegato per bruciare persino una cappella! LOL Mi piace, decisamente ho già un dbeole per Kate! :D
Conoscevo la scrittrice sentendone molto parlare ed ho sempre sperato che traducessero in italiano tutti i suoi libri. Felice di sapere che almeno una saga sarà sicurente tra le nostre mani.
RispondiEliminaNe sento parlare ormai ovunque e capisco il perché.. mi pare che questa autrice sia proprio un must read! Devo recuperarla al più presto..
RispondiElimina