Titolo: Numb. Anna
Autore: Diego Ferra
Serie: Numb #1
Editore: Sperling & Kupfer
Trama: L'aeroporto è intasato di auto parcheggiate al sole e bagagli a mano trascinati in tutta fretta. Nel cielo, il rumore assordante di un aereo in partenza. L'ultima volta che Anna ha raggiunto sua nonna Evelin in Inghilterra aveva soltanto sette anni. Ora, a diciott'anni, e al suo primo viaggio da sola, si sente irrequieta. Chiunque si sentirebbe così. Perché questa volta non si tratta di una vacanza estiva come le altre. Anna è stata ammessa al Magdalene College di Cambridge e la sua vita sta per cambiare: una nuova casa, nuovi amici, un nuovo mondo tutto da scoprire. Ha organizzato questo viaggio nel minimo dettaglio. Eppure quel che ancora non compare nei suoi appunti, scritti con precisione sull'agenda, tra gli orari dei corsi da seguire, è il nome di Nicolas, né l'enorme mistero dei suoi occhi. Non c'è nemmeno il fiume Cam, lento e dolce, che dalle sue sponde la guarda e le ricorda che siamo sempre dove dobbiamo essere. Anna si sente totalmente impreparata a tutto questo. Un universo di emozioni sconosciute l'attende. Così come l'incontro con un nuovo sentimento. L'amore.
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La mia recensione
Voto: 3,5 Stelle
Giudicare l'esordio letterario di un giovane autore non è mai semplice, ancor di più quando hai davanti un libro che ti è piaciuto e che ti ha emozionato profondamente ma che reputi ancora acerbo nella narrazione. Per questo motivo sarò il più sincera possibile nel esporre cosa ho amato di Numb. Anna.
Questa è la storia di Anna, giovane ragazza che parte dall'Italia per raggiungere l'Inghilterra, il paese dove spera di ricominciare da zero ad incominciare con l'Università che frequenterà, il prestigioso Cambridge College.
I suoi progetti iniziali prevedevano solo di impegnarsi nello studio, ed è per questo motivo che quando nella sua vita entrano prepotentemente nuove persone, nuove amicizie, si troverà scombussolata, ancora di più quando gli occhi di Nic la portano per la primissima volta a provare emozioni che prima di lui nessuno era riuscito mai a farle sentire.
Anna è la classica ragazza acqua e sapone, bella senza apparire, gentile e onesta al primo sguardo ma questo non toglie che sia pronta a gettarsi nella mischia e provare sulla sua pelle l'ebrezza del pericolo e lasciarsi andare a provare emozioni che la terrorizzano ma che la fanno sentire viva come mai prima di allora.
È facilissimo, anche di più, riuscire ad immedesimarsi in lei e sentire concretamente le sue sensazioni correrti sulla pelle e colpirti allo stomaco nello stesso identico modo in cui le parole di Diego Ferra esprimo quello che accade ad Anna sulla pagina.
Allo stesso modo è impossibile non essere calamitati al personaggio di Nicolas così come avviene per Anna. Bello, riservato così tanto da sembrare misterioso ed inarrivabile anche per le persone che lo conoscono da sempre. Ma Anna non si arrende, i suoi occhi nascondono molto di più di quello che mostrano in superficie e lei è sicura che quei sentimenti che prova per lui sono solo l'inizio di qualcosa di importante e fondamentale per entrambi ed è per questo che si lascerà guidare dall'istinto nel rincorrere l'unica persona che è riuscita a farla sentire viva.
Lo stile di Diego Ferra rappresenta tutto quello che oggi è diventata la prosa della nuova generazione: semplice e diretta ed è per questo che colpisce il lettore e si fa piacere dalla prima pagina, è per questo che si continua nella lettura senza interruzioni fino a quando non si arriva alla parola fine.
Come dicevo ad inizio recensione ho amato il romanzo ma qualcosa non mi ha pienamente convinto nella narrazione rispetto a quelli che sono i miei gusti personali. Non mi hanno pienamente convinto i capitoli brevi (anche se devo ammettere che ho amato alla follia il fatto che ognuno avesse il titolo di una canzone che immancabilmente esprimeva i sentimenti che quel capitolo intendeva ispirare nel lettore). Non amo i capitoli brevi perché sono convinta che spezzino troppe volte la narrazione, che portino il lettore a perdere continuamente il contatto diretto con la storia narrata e doverlo riacquistare nel capitolo successivo. Questo mi ha portato alla conclusione che questa storia sia troppo raccontata e non mostrata ovvero che la narrazione manchi dell'abilità di annullare completamente il lettore e farlo sentire completamente parte integrate della storia e non solo uno spettatore muto.
Diversamente il mio giudizio meramente relativo allo sviluppo della storia è positivo anche se il canovaccio è uno dei più comuni per quanto riguardo i romanzi che parlano di storie d'amore e per questo è più facile intravvedere degli stereotipi come il classico colpo di fulmine o il protagonista riservato e misterioso o ancora la protagonista inesperta.
Nonostante questi aspetti null'altro mi ha impedito di affezionarmi ai personaggi ed incuriosirmi e spingermi a continuare la lettura di pagina in pagina.
Complessivamente il mio giudizio per il romanzo d'esordio di Diego Ferra è più che positivo, ho amato i personaggi, sono rimasta completamente intrigata dalle loro storie e dai rapporti che si sono creati tra la protagonista e i vari personaggi secondari e sono più che curiosa di buttarmi al più presto sul volume secondario di questa trilogia.
3,5 Stelle
- A presto Susi
Giudicare l'esordio letterario di un giovane autore non è mai semplice, ancor di più quando hai davanti un libro che ti è piaciuto e che ti ha emozionato profondamente ma che reputi ancora acerbo nella narrazione. Per questo motivo sarò il più sincera possibile nel esporre cosa ho amato di Numb. Anna.
Questa è la storia di Anna, giovane ragazza che parte dall'Italia per raggiungere l'Inghilterra, il paese dove spera di ricominciare da zero ad incominciare con l'Università che frequenterà, il prestigioso Cambridge College.
I suoi progetti iniziali prevedevano solo di impegnarsi nello studio, ed è per questo motivo che quando nella sua vita entrano prepotentemente nuove persone, nuove amicizie, si troverà scombussolata, ancora di più quando gli occhi di Nic la portano per la primissima volta a provare emozioni che prima di lui nessuno era riuscito mai a farle sentire.
Anna è la classica ragazza acqua e sapone, bella senza apparire, gentile e onesta al primo sguardo ma questo non toglie che sia pronta a gettarsi nella mischia e provare sulla sua pelle l'ebrezza del pericolo e lasciarsi andare a provare emozioni che la terrorizzano ma che la fanno sentire viva come mai prima di allora.
È facilissimo, anche di più, riuscire ad immedesimarsi in lei e sentire concretamente le sue sensazioni correrti sulla pelle e colpirti allo stomaco nello stesso identico modo in cui le parole di Diego Ferra esprimo quello che accade ad Anna sulla pagina.
Allo stesso modo è impossibile non essere calamitati al personaggio di Nicolas così come avviene per Anna. Bello, riservato così tanto da sembrare misterioso ed inarrivabile anche per le persone che lo conoscono da sempre. Ma Anna non si arrende, i suoi occhi nascondono molto di più di quello che mostrano in superficie e lei è sicura che quei sentimenti che prova per lui sono solo l'inizio di qualcosa di importante e fondamentale per entrambi ed è per questo che si lascerà guidare dall'istinto nel rincorrere l'unica persona che è riuscita a farla sentire viva.
Lo stile di Diego Ferra rappresenta tutto quello che oggi è diventata la prosa della nuova generazione: semplice e diretta ed è per questo che colpisce il lettore e si fa piacere dalla prima pagina, è per questo che si continua nella lettura senza interruzioni fino a quando non si arriva alla parola fine.
Come dicevo ad inizio recensione ho amato il romanzo ma qualcosa non mi ha pienamente convinto nella narrazione rispetto a quelli che sono i miei gusti personali. Non mi hanno pienamente convinto i capitoli brevi (anche se devo ammettere che ho amato alla follia il fatto che ognuno avesse il titolo di una canzone che immancabilmente esprimeva i sentimenti che quel capitolo intendeva ispirare nel lettore). Non amo i capitoli brevi perché sono convinta che spezzino troppe volte la narrazione, che portino il lettore a perdere continuamente il contatto diretto con la storia narrata e doverlo riacquistare nel capitolo successivo. Questo mi ha portato alla conclusione che questa storia sia troppo raccontata e non mostrata ovvero che la narrazione manchi dell'abilità di annullare completamente il lettore e farlo sentire completamente parte integrate della storia e non solo uno spettatore muto.
Diversamente il mio giudizio meramente relativo allo sviluppo della storia è positivo anche se il canovaccio è uno dei più comuni per quanto riguardo i romanzi che parlano di storie d'amore e per questo è più facile intravvedere degli stereotipi come il classico colpo di fulmine o il protagonista riservato e misterioso o ancora la protagonista inesperta.
Nonostante questi aspetti null'altro mi ha impedito di affezionarmi ai personaggi ed incuriosirmi e spingermi a continuare la lettura di pagina in pagina.
Complessivamente il mio giudizio per il romanzo d'esordio di Diego Ferra è più che positivo, ho amato i personaggi, sono rimasta completamente intrigata dalle loro storie e dai rapporti che si sono creati tra la protagonista e i vari personaggi secondari e sono più che curiosa di buttarmi al più presto sul volume secondario di questa trilogia.
3,5 Stelle
- A presto Susi
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