Titolo: Rebel - La nuova alba
Autore: Alwyn Hamilton
Serie: Rebel of the Sands #3
Editore: Giunti
Trama: Fuggendo dal suo sperduto paesino nel deserto, mai Amani avrebbe immaginato di unirsi a una ribellione e tanto meno di prenderne da sola il comando. Ma quando il sanguinario Sultano del Miraji imprigiona il Principe Ribelle nella mitica città di Eremot, non le rimane altra scelta.
Armata solo della sua infallibile mira, della sua intelligenza e dei suoi poteri Demdji, Amani guida lo sparuto esercito dei ribelli in una missione attraverso le distese implacabili del deserto, per soccorrere i compagni.
Ma quando vede proprio coloro che più ama mettere a repentaglio le proprie vite per affrontare Gul e soldati nemici, si chiede se davvero è lei la leader di cui hanno bisogno o se invece non li stia guidando tutti alla morte.
Amore, vita, morte, queste le parole chiave delle scelte che la aspettano.
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La mia recensione
Con Rebel – La nuova alba diciamo addio ad una delle serie Fantasy YA che più mi ha sconvolta, entusiasmata ed emozionata negli ultimi anni. Diamo l'addio ad una delle protagoniste più forti ed indipendenti mai incontrate, Amani, e salutiamo con un pizzico di malinconia quei personaggi che ci hanno fatto esultare, piangere, sorridere e innamorarci tra una pagina e l'altra come Jin, Ahmed, Rahim e Shazad.
È difficile sempre approcciarsi ad un ultimo libro di serie, sia perché non è mai facile dire addio ai personaggi che si è imparato ad amare profondamente, sia perché si ha paura che la storia non dia giustizia agli stessi, imprigionandoli in un finale non soddisfacente.
Personalmente credo che Alwyn Hamilton sia una delle giovane autrici più capaci che il genere YA ha da offrire, un'autrice che osa, per quanto è possibile in un campo dove ci sono certe regole da rispettare – siamo pur sempre di fronte ad un romanzo con un target preciso, anche se questo non toglie che anche chi ha superato l'età indicata non possa trovare la soddisfazione di trovare una storia appagante ed emozionate – capace di mescolare nozioni comuni e fantasia per dare vita a qualcosa di incredibilmente unico e affascinante, un'autrice con la forza di dare ai suoi personaggi virtù, difetti e caratteristiche sostanziali in grado solo di dare il buon esempio ai lettori, il tutto portando a termine una storia mai banale e scontata che riesce ad incollarti alle pagine e a lasciarti letteralmente senza parole per la risoluzione dei vari twist ed imprevisti che caratterizzano il corso degli eventi del romanzo.
Amani ancora una volta è quella protagonista che si ama non solo perché coraggiosa e risoluta, come abbiamo avuto modo di constatare nell'ultimo libro, o resilente e devota alla causa come abbiamo visto nel secondo libro. Amani in questo ultimo libro mostra di essere cresciuta come persona, umanamente, di saper comprendere e dominare le proprie emozioni e cercare di imparare dagli sbagli passati impedendo a se stessa di non cadere in circoli viziosi che la avrebbero allontanata dalle persone amate ma, al contrario, di fidarsi di loro e dei loro sentimenti.
Amani è la protagonista che vorrei essere, è la ragazza che riesce a compiere le scelte necessarie e rimanerne fedele; è la ragazza che ama profondamente ma che ha paura di perdere le persone che ricambiano il suo affetto; è la ragazzina che ha persona la famiglia troppo presto ma che ha compreso che non sempre la famiglia è formata da legami di sangue.
Jin riprende il posto di prestigio accanto alla nostra protagonista. Bello e forte, coraggioso e tenace, lui è il solo capace a tenere testa alla giovane Demdji e alla testardaggine. Ho amato questo personaggio dalla sua comparsa perché se è vero che tutte noi vorremmo un principe capace di salvarci il nostro sogno più segreto è quello di trovare un fuorilegge con il quale compiere le avventure più spericolate del mondo. Jin è la rappresentazione che l'amore non muore mai, che le difficoltà si possono appianare e che non c'è nessuna distanza che il vero amore non possa colmare.
Amo Jin dal più profondo del cuore e penso che nessun altro protagonista maschile possa facilmente prendere il suo posto perché Jin è speciale, così speciale da aver trovato l'amore della sua vita e non aver permesso a nessuno di farselo sottrarre, nonostante il loro destino fosse avverso.
Diversamente dal secondo libro dove abbiamo avuto modo di vedere la presentazione di nuovi personaggi, oltre a quelli già comparsi nel primo volume, in questo secondo nessun nuovo personaggio fa la sua comparsa ma si rafforzano i legami che si erano forzati tra la protagonista e tutti i personaggi secondari: vediamo la forza della vera amicizia, il legame indissolubile tra Amani e Shazad; un'amicizia che non muore, quella tra la protagonista e Tamid, un legame familiare più forte di qualsiasi altro, quello che unisce due fratelli, l'affetto che solo i genitori possono darci, l'amore indiscusso tra un seguace e il suo leader.
Ho amato ogni singolo personaggio di questa storia, e quasi mi dispiace non poterli citare tutti ma due postille per i miei personaggi preferiti non posso negarli: all'umorismo contagioso di Sam, e Rahim, il mio personaggio preferito in assoluto della serie.
La Hamilton ha dimostrato con questa serie di avere una mente strabiliante in grado di partorire idee strabilianti in grado di incantare il lettore e lasciarlo sempre di sasso.
Ho adorato come ogni aspetto della storia sia traducibile anche ai giorni nostri, e ho adorato i mille messaggi nascosti tra le pagine: cosa sia il sacrificio, l'altruismo, la vera giustizia, l'amore, l'amicizia, insegnamenti che rimarranno con il lettore per molto tempo ancora.
L'unica pecca del romanzo è che rispetto ai precedenti perde di dinamismo, non in quanto ad azione – il romanzo è fitto di avvenimenti, battaglie, e sconti – ma in quanto ad esaltazione ed entusiasmo trasmesso al lettore. Questo romanzo è molto più riflessivo e pone l'accento sulla caratterizzazione della protagonista e sul suo viaggio interiore, sulla sua crescita come persona.
Questo non vuol dire che il romanzo sia meno emozionante, al contrario, questo è un libro che commuove, che fa sorridere e che ci lascia con il cuore gonfio di emozione.
Un finale è l'unico possibile, una nuova alba, un nuovo futuro per i nostri eroi ed eroine.
4,5 Stelle
- A presto Susi
Voto: 4,5 Stelle
Con Rebel – La nuova alba diciamo addio ad una delle serie Fantasy YA che più mi ha sconvolta, entusiasmata ed emozionata negli ultimi anni. Diamo l'addio ad una delle protagoniste più forti ed indipendenti mai incontrate, Amani, e salutiamo con un pizzico di malinconia quei personaggi che ci hanno fatto esultare, piangere, sorridere e innamorarci tra una pagina e l'altra come Jin, Ahmed, Rahim e Shazad.
È difficile sempre approcciarsi ad un ultimo libro di serie, sia perché non è mai facile dire addio ai personaggi che si è imparato ad amare profondamente, sia perché si ha paura che la storia non dia giustizia agli stessi, imprigionandoli in un finale non soddisfacente.
Personalmente credo che Alwyn Hamilton sia una delle giovane autrici più capaci che il genere YA ha da offrire, un'autrice che osa, per quanto è possibile in un campo dove ci sono certe regole da rispettare – siamo pur sempre di fronte ad un romanzo con un target preciso, anche se questo non toglie che anche chi ha superato l'età indicata non possa trovare la soddisfazione di trovare una storia appagante ed emozionate – capace di mescolare nozioni comuni e fantasia per dare vita a qualcosa di incredibilmente unico e affascinante, un'autrice con la forza di dare ai suoi personaggi virtù, difetti e caratteristiche sostanziali in grado solo di dare il buon esempio ai lettori, il tutto portando a termine una storia mai banale e scontata che riesce ad incollarti alle pagine e a lasciarti letteralmente senza parole per la risoluzione dei vari twist ed imprevisti che caratterizzano il corso degli eventi del romanzo.
Amani ancora una volta è quella protagonista che si ama non solo perché coraggiosa e risoluta, come abbiamo avuto modo di constatare nell'ultimo libro, o resilente e devota alla causa come abbiamo visto nel secondo libro. Amani in questo ultimo libro mostra di essere cresciuta come persona, umanamente, di saper comprendere e dominare le proprie emozioni e cercare di imparare dagli sbagli passati impedendo a se stessa di non cadere in circoli viziosi che la avrebbero allontanata dalle persone amate ma, al contrario, di fidarsi di loro e dei loro sentimenti.
Amani è la protagonista che vorrei essere, è la ragazza che riesce a compiere le scelte necessarie e rimanerne fedele; è la ragazza che ama profondamente ma che ha paura di perdere le persone che ricambiano il suo affetto; è la ragazzina che ha persona la famiglia troppo presto ma che ha compreso che non sempre la famiglia è formata da legami di sangue.
Jin riprende il posto di prestigio accanto alla nostra protagonista. Bello e forte, coraggioso e tenace, lui è il solo capace a tenere testa alla giovane Demdji e alla testardaggine. Ho amato questo personaggio dalla sua comparsa perché se è vero che tutte noi vorremmo un principe capace di salvarci il nostro sogno più segreto è quello di trovare un fuorilegge con il quale compiere le avventure più spericolate del mondo. Jin è la rappresentazione che l'amore non muore mai, che le difficoltà si possono appianare e che non c'è nessuna distanza che il vero amore non possa colmare.
Amo Jin dal più profondo del cuore e penso che nessun altro protagonista maschile possa facilmente prendere il suo posto perché Jin è speciale, così speciale da aver trovato l'amore della sua vita e non aver permesso a nessuno di farselo sottrarre, nonostante il loro destino fosse avverso.
Diversamente dal secondo libro dove abbiamo avuto modo di vedere la presentazione di nuovi personaggi, oltre a quelli già comparsi nel primo volume, in questo secondo nessun nuovo personaggio fa la sua comparsa ma si rafforzano i legami che si erano forzati tra la protagonista e tutti i personaggi secondari: vediamo la forza della vera amicizia, il legame indissolubile tra Amani e Shazad; un'amicizia che non muore, quella tra la protagonista e Tamid, un legame familiare più forte di qualsiasi altro, quello che unisce due fratelli, l'affetto che solo i genitori possono darci, l'amore indiscusso tra un seguace e il suo leader.
Ho amato ogni singolo personaggio di questa storia, e quasi mi dispiace non poterli citare tutti ma due postille per i miei personaggi preferiti non posso negarli: all'umorismo contagioso di Sam, e Rahim, il mio personaggio preferito in assoluto della serie.
La Hamilton ha dimostrato con questa serie di avere una mente strabiliante in grado di partorire idee strabilianti in grado di incantare il lettore e lasciarlo sempre di sasso.
Ho adorato come ogni aspetto della storia sia traducibile anche ai giorni nostri, e ho adorato i mille messaggi nascosti tra le pagine: cosa sia il sacrificio, l'altruismo, la vera giustizia, l'amore, l'amicizia, insegnamenti che rimarranno con il lettore per molto tempo ancora.
L'unica pecca del romanzo è che rispetto ai precedenti perde di dinamismo, non in quanto ad azione – il romanzo è fitto di avvenimenti, battaglie, e sconti – ma in quanto ad esaltazione ed entusiasmo trasmesso al lettore. Questo romanzo è molto più riflessivo e pone l'accento sulla caratterizzazione della protagonista e sul suo viaggio interiore, sulla sua crescita come persona.
Questo non vuol dire che il romanzo sia meno emozionante, al contrario, questo è un libro che commuove, che fa sorridere e che ci lascia con il cuore gonfio di emozione.
Un finale è l'unico possibile, una nuova alba, un nuovo futuro per i nostri eroi ed eroine.
4,5 Stelle
- A presto Susi
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