Pagine

venerdì 6 luglio 2018

Recensione: Il sognatore di Laini Taylor

Nuova recensione!

Titolo: Il sognatore
Autore: Laini Taylor
Serie: Strange The Dreamer
Editore: Fazi
Trama: In un mondo indefinito, devastato dai postumi di una guerra fra dèi e uomini, il piccolo Lazlo Strange, orfano, viene allevato da monaci arcigni che tentano con la forza di strappare il germe della fantasia dalla mente del bambino. Ma Lazlo è nato sognatore. Rimane impressionato dai racconti di un anziano monaco, che parlano di una misteriosa città, un luogo di cui si è persa la memoria ma nel quale è accaduto qualcosa di tragico, qualcosa di enorme. Conoscere questa città, chiamata Pianto, diventa il suo sogno, la sua ossessione. Anni dopo, ormai ventenne, Lazlo lavora come bibliotecario; passando tutto il suo tempo fra libri e documenti, appaga la sua sete di ricerca e di storie. Finché un giorno arriva nientemeno che una delegazione di guerrieri proveniente proprio dalla mitica Pianto, guidata da un comandante soprannominato il Massacratore degli Dei, il quale spiega che sta girando per tutto il territorio alla ricerca di uomini e donne in possesso di capacità intellettuali e manuali che possano servire a ricostruire la città, devastata dalla guerra. Lazlo chiede di essere arruolato e ottiene il posto. Inizia così un viaggio avventuroso verso la meta cui ambisce fin dall'infanzia...

La mia recensione

Voto: 5 Stelle

Se fino a pochi giorni fa non avevo ancora chiare le idee sul libro preferito del 2018 posso affermare oggi, con assoluta convinzione, che quel posto ora è occupato da Il sognatore di Laini Taylor, primo libro della duologia Strange The Dreamer.

Impossibile dirvi come la Taylor abbia un unico ed indimenticabile modo di costruire dal nulla un mondo ricco di magia e mostri, dove il male assume più sfumature di quante se ne possano immaginare, dove l'amore e odio sono due medaglie della stessa moneta e che a volte una possa alimentare l'altra e viceversa, dove la meraviglia si cela in un sogno che è possibile vivere anche ad occhi aperti, e dove anche un semplice bibliotecario si può risvegliare da una vita che non gli apparteneva per scoprire la sua vera vocazione.

Il sognatore è la storia di Lazlo, un orfano cresciuto in un monastero che per seguire la sua fame di conoscenza e sapere si trasferisce nella Grande biblioteca di Zosma per diventare un bibliotecario e poter in quel modo scoprire il possibile sulla città che fin da bambino lo ha incantato e scoprire il segreto che ha privato tutti della conoscenza del vero di Pianto.

Contemporaneamente la storia ci presenta Sarai, una ragazza dalla pelle blu che ha vissuto tutta la sua vita ad odiare gli uomini ed ad averne paura fin quando non scopre che non esiste solo l'odio e la paura ma che il perdono e la pietà hanno più valore di un qualsiasi massacro e vendetta.

Nessuno potrebbe mai pensare che queste due persone sono legate inevitabilmente allo stesso destino e che le loro strade si incroceranno in maniera indissolubile e talmente struggente tanto che saranno disposti ad andare contro la loro stessa natura per proteggere il rapporto che li lega e che li ha portati a scoprire un nuovo mondo negli occhi l'una dell'altro.

Ho amato Lazlo come credo di non aver amato nessun altro personaggio maschile in vita mia. Dimenticate gli eroi perfetti e tormentati, dimenticate gli eroi incompresi a cui tutto però riesce facile perché Lazlo si farà amare da tutti perché è la personificazione di un ragazzo che non ha avuto per nulla la vita facile ma che non per questo si arrende alla realtà dei fatti ma che, al contrario, con ostinatezza e coraggio rincorre i suoi sogni e farà di tutto per realizzarli costi quel che costi.
Sarai è l'eroina più bella che potessi mai incontrare perché la realtà di questo personaggio, la sua essenza, è la caratterizzazione più bella mai letta in un personaggio di fantasia. Il suo tormento, le sue paure, le sue riflessioni, il suo spirito, i suoi ideali sono quello che la rende assolutamente vera al lettore, un lettore che viene catapultato nel suo mondo e viene immerso completamente nella vita dei suoi protagonisti dipingendosi la pelle di blu e gli occhi della luce di mille stelle cadenti in grado di realizzare i sogni.

Ancora una volta Laini Taylor ci fa immergere in un mondo stupefacente di cui non si può fare più a meno, leggere diventa la tua sola ragione di vita perché pagina dopo pagina non puoi che arrivare per forza di cose alla fine con il cuore in gola e sperare che i mesi che ti separano al seguito passino il più velocemente possibile.

Un stile che fa della terza persona una narrazione lenta e delicata ma che riesce ugualmente ad appassionarti ed emozionarti, se non ancor più perché quello che provano Lazlo e Sarai – ma anche tutti i personaggi presentati – è così reale, così tangibile che quasi è impalpabile la parete che separa le emozioni provate dai protagonisti che le sensazioni che queste suscitano nel lettore.

Un linguaggio che definire poetico, sublime e incantato è un eufemismo perché Laini Taylor non racconta solo di storie di mostri e magia ma li rende vivi agli occhi del lettore che per tutta la durata della lettura non può che meravigliarsi di continuo ed essere estasiato dalla Città Invisibile, dalla Fortezza, da divinità mostruose e temibili, guerrieri leggendari di cui si narrano le leggende e dell'amore di due ragazzi che si sono trovati simili senza mai cercarsi e comprendere che c'è molto più della realtà che hanno sempre creduto essere la loro vita.

Il sognatore è un libro che emoziona e che rende il lettore partecipe della storia, un libro che è difficile non considerare perfetto per chi ama leggere di mondi dove i sogni sono realizzabili e dove la magia risiede nelle mani di chi è abbastanza coraggioso e impavido da capirne il valore e le responsabilità.

In un mondo dove il bene e il male sono forze in guerra tra loro potranno due giovani ragazzi riuscirsi ad amare senza più barriere a dividerli? La risposta risiede nel continuo che non vedo l'ora di leggere.

5 Stelle



- A presto Susi

1 commento:

I vostri commenti sono l'anima del blog