Serie: Raven Cycle #4
Editore: Scholastic
Trama: Per tutta la sua vita Blue ha sempre saputo che avrebbe causato la morte del suo vero amore. Lei non crede nel vero amore e non ha mai pensato che sarebbe diventato un problema ma quando la sua vita si lega al mondo strano e misterioso dei Raven Boys, non n'è più tanto sicura..
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La mia recensione
Voto: 4 Stelle
Sono orgogliosa di poter finalmente dire di aver completato la lettura della serie Raven Cycle di Maggie Stiefvater, non una delle mie serie preferite ma sicuramente una di quelle a cui sono più legata.
Evitando spoiler vi accennerò solo che questo quarto romanzo parte immediatamente dopo gli eventi di Blue Lily, Lily Blue: i nostri ragazzi non hanno trovato ancora Glendower ma bensì qualcosa di pericoloso e oscuro che potrebbe mettere fine a Cabeswater e quindi anche alla possibilità di poter salvare la vita di Gansey.
Adoro Maggie Stiefvater, penso sia una di quelle persone così talentuose e positive, belle sia dentro che fuori, una di quelle poche autrici che riescono a regalare ai loro lettori qualcosa di più che una semplice storia ma un mondo dove potersi rifugiare e scoprire se stessi in una luce completamente differente. La Stiefvater ha un dono speciale, quello di scrivere romanzi dove l'impossibile diventa possibile, ma soprattutto romanzi dove le emozioni si caricano di talmente di tanta energia positiva che arrivati a fine romanzo non puoi fare altro che rimanerne soddisfatta e appagata ma anche con quel tocco di nostalgia che ti porta, inevitabilmente, a sentirti almeno un po' orfana di una storia che ti ha accompagnato per molti anni.
Raven Cycle è una storia di amicizia, di quell'amicizia che ti porta a sacrificarti per gli altri, fare di tutto per poter salvarli, anche da loro stessi. Si affrontano paure, delusioni, ci si butta con coraggio in una caverna buia senza sapere cosa li aspetta alla fine solo perché sanno che al loro fianco hanno qualcuno che non li abbandonerà mai.
Ronan, Adam, Noah, Gansey e Blue un gruppo di amici unico – molto eterogeneo – capace di rendere il lettore uno di loro. Si ama Gansey per il suo altruismo, Ronan per il coraggio sprezzante del pericolo, Adam per il suo sangue freddo e capacità di ragionare anche sotto stress, Blue per la sua gentilezza e la capacità di regalare amore senza freni, e Noah perché è riuscito a riscoprirsi e accettare il futuro e fare in modo di aiutare quelle persone che lo hanno accettato senza fare domande.
Ma l'amore è presente anche in altre forme e altri colori, un amore senza pregiudizi e capace di emozionare il lettore e renderlo partecipe come raramente sia possibile fare nei romanzi.
Raven King, ma del resto come tutta la serie fatta eccezione per il primo volume è una storia da leggere con calma e attenzione, non è una di quelle storie da leggere senza fermarsi ma al contrario una da assaporare un po' alla volta per poterne apprezzare tutte le mille sfumature. Ogni aspetto è curato fin nei minimi dettagli e capace di rendere tutto – anche un personaggio secondario comparso nel primo libro – rilevante e fondamentale per la conclusione. Questa serie è appunto un circolo, dove tutto ha un inizio e una propria fine, dove tutto ha la sua giusta collocazione per rendere questa serie un vero capolavoro.
Ma Raven King non è per tutti, è una serie complicata, difficile è l'Inglese utilizzato, difficile è riuscire a seguire il nesso logico utilizzato dall'autrice, difficile è che tutti abbiano lo stesso gusto e quindi poter apprezzare la storia.
Personalmente penso che questo volume sia una buona conclusione ma non il migliore, qualcosa mi suggerisce che l'autrice aveva già intenzione di scrivere la trilogia dedicata a Ronan durante la stesura di Raven King perché altrimenti non si spiega com'è possibile che l'epilogo apri più porte di quante se ne siano chiuse.
4 Stelle per un romanzo ottimo, intrigante, appassionante ma che per i miei gusti ha troppi PoV, un paio di personaggi che potevano essere eliminati, e dei capitoli completamente sconclusionati, vada essere ermetici ma ci sono stati due/tre capitoli che andavano letti con un codificatore alla mano!
- A presto Susi
Sono orgogliosa di poter finalmente dire di aver completato la lettura della serie Raven Cycle di Maggie Stiefvater, non una delle mie serie preferite ma sicuramente una di quelle a cui sono più legata.
Evitando spoiler vi accennerò solo che questo quarto romanzo parte immediatamente dopo gli eventi di Blue Lily, Lily Blue: i nostri ragazzi non hanno trovato ancora Glendower ma bensì qualcosa di pericoloso e oscuro che potrebbe mettere fine a Cabeswater e quindi anche alla possibilità di poter salvare la vita di Gansey.
Adoro Maggie Stiefvater, penso sia una di quelle persone così talentuose e positive, belle sia dentro che fuori, una di quelle poche autrici che riescono a regalare ai loro lettori qualcosa di più che una semplice storia ma un mondo dove potersi rifugiare e scoprire se stessi in una luce completamente differente. La Stiefvater ha un dono speciale, quello di scrivere romanzi dove l'impossibile diventa possibile, ma soprattutto romanzi dove le emozioni si caricano di talmente di tanta energia positiva che arrivati a fine romanzo non puoi fare altro che rimanerne soddisfatta e appagata ma anche con quel tocco di nostalgia che ti porta, inevitabilmente, a sentirti almeno un po' orfana di una storia che ti ha accompagnato per molti anni.
Raven Cycle è una storia di amicizia, di quell'amicizia che ti porta a sacrificarti per gli altri, fare di tutto per poter salvarli, anche da loro stessi. Si affrontano paure, delusioni, ci si butta con coraggio in una caverna buia senza sapere cosa li aspetta alla fine solo perché sanno che al loro fianco hanno qualcuno che non li abbandonerà mai.
Ronan, Adam, Noah, Gansey e Blue un gruppo di amici unico – molto eterogeneo – capace di rendere il lettore uno di loro. Si ama Gansey per il suo altruismo, Ronan per il coraggio sprezzante del pericolo, Adam per il suo sangue freddo e capacità di ragionare anche sotto stress, Blue per la sua gentilezza e la capacità di regalare amore senza freni, e Noah perché è riuscito a riscoprirsi e accettare il futuro e fare in modo di aiutare quelle persone che lo hanno accettato senza fare domande.
Ma l'amore è presente anche in altre forme e altri colori, un amore senza pregiudizi e capace di emozionare il lettore e renderlo partecipe come raramente sia possibile fare nei romanzi.
Raven King, ma del resto come tutta la serie fatta eccezione per il primo volume è una storia da leggere con calma e attenzione, non è una di quelle storie da leggere senza fermarsi ma al contrario una da assaporare un po' alla volta per poterne apprezzare tutte le mille sfumature. Ogni aspetto è curato fin nei minimi dettagli e capace di rendere tutto – anche un personaggio secondario comparso nel primo libro – rilevante e fondamentale per la conclusione. Questa serie è appunto un circolo, dove tutto ha un inizio e una propria fine, dove tutto ha la sua giusta collocazione per rendere questa serie un vero capolavoro.
Ma Raven King non è per tutti, è una serie complicata, difficile è l'Inglese utilizzato, difficile è riuscire a seguire il nesso logico utilizzato dall'autrice, difficile è che tutti abbiano lo stesso gusto e quindi poter apprezzare la storia.
Personalmente penso che questo volume sia una buona conclusione ma non il migliore, qualcosa mi suggerisce che l'autrice aveva già intenzione di scrivere la trilogia dedicata a Ronan durante la stesura di Raven King perché altrimenti non si spiega com'è possibile che l'epilogo apri più porte di quante se ne siano chiuse.
4 Stelle per un romanzo ottimo, intrigante, appassionante ma che per i miei gusti ha troppi PoV, un paio di personaggi che potevano essere eliminati, e dei capitoli completamente sconclusionati, vada essere ermetici ma ci sono stati due/tre capitoli che andavano letti con un codificatore alla mano!
- A presto Susi
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