martedì 20 novembre 2018

I crimini di Grindelwald: tra recensione e spoiler

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Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald


Quanti di voi hanno già visto Animali fantastici: I crimini di Grindelwald?
Solitamente non vedo mai un film in anteprima ma questa volta ho deciso di fare un'eccezione per la maratona organizzata dal cinema dello The Space, che permetteva di vedere Animali fantastici e dove trovarli e il suo seguito con prezzo di un normale biglietto.
 
Sinceramente non so se ripeterò mai l'esperienza di “maratonare” una serie di film al cinema, rimanere seduti per sei, dico sei ore, su una poltrona non è il massimo, soprattutto quando si viene da giorni stressanti in cui si è dormito poco e male, senza contare che condividere la visione in una sala dalla capienza di 1000 persone piena comporta di conseguenza la presenza di persone che del film frega poco o nulla e che sono impiegati quindi a mangiare/parlare/star al cellulare.

Quindi ho rivisto il primo film, di cui ricordavo pochissimo e che volevo rivedere – ma quanto sono coccolose le creature di Newt? - in quanto non sono riuscita a trovare in streaming su nessuna delle piattaforme di cui ho l'abbonamento.

SPOILER, tutto quello che seguirà sarà velatamente o non contaminato da spoiler e non mi prendo la briga di addossarmi la colpa se non avete visto il film e avete di vostra iniziativa letto questo post.
 
Parliamo di I crimini di Grindelwald, mi è piaciuto per quanto possa piacere un bel film molto cinematografico che ha della bellissima fotografia, cambio di paesaggi spettacolari, che vanno dalla campagna inglese agli orizzonti mozzafiato di Parigi, una colonna sonora magica e degli effetti speciali degni di un film che parli di magia.
 
Ho letto che molti si sono lamentati del montaggio ma sinceramente non mi sono accorta di nulla, sicuramente questo sarà dovuto al mal di testa che mi ha accompagnato al cinema quella giornata. Vi saprò dire di meglio quando ritornerò dalla seconda visione che progetto di rifare prima di Natale.
 
La prima cosa che non riesco a farmi piacere è la scelta di denominare questa serie (spin-off) di Harry Potter Animali Fantastici quando le creature di Newt sono essenzialmente un elemento accessorio della storia e quasi esclusivamente utilizzate da espediente in determinate situazioni della storia. Per carità, si tratta di scene divertenti e altri molto dolci, ma perché chiamare una serie cinematografica in questo modo quando non sono protagonisti assoluti?
 
Capisco che le alternative tra le quali scegliere sono difficili e infelici, perché Newt non è il protagonista, ci sono fin troppi coprotagonisti, basti solamente prendere ad esempio Harry Potter, la cui storia - per quanto abbia molti personaggi secondari - ruota completamente intorno alla sua figura e lo stesso non avviene nel caso di Newt. Ma allora come chiamare la saga? Si parla sempre del magico mondo di Harry Potter ma perché allora non usare solo Magic World?
E non venitemi a dire che i pagatissimi esperti di Marketing della Warner&Bro. e la stessa Rowling non sono riusciti a inventare di meglio, ma io sono una semplice blogger, cosa ne posso mai sapere io...
 
Continuiamo con la questione Johnny Depp.
So che piace ad un mucchio di persone, so che molti ragazzi sono cresciuti seguendo i suoi film iconici come Pirati dei Caraibi o il romantico Chocolat ma mai casting fu più infelice. È inaccettabile che la Rowling, una delle paladine della lotta contro la violenza sulle donne, abbia dato il suo marchio di approvazione per la scelta di Depp per questo ruolo. Non voglio minimamente scendere nei dettagli della vicenda, che si sarà anche conclusa a porte chiuse tra i due, ma trovo vergognoso che si abbia lasciato Depp in questo ruolo quando altri attori sono stati cancellati dai film completamente (Ridley Scott ha rigirato completamente tutte le scene di Kavin Spacey in due settimane per eliminarlo dal film Tutti i soldi del mondo dopo lo scandalo che lo ha visto protagonista), emittenti televisive hanno eliminato dalla programmazione una serie solo per delle voci di molestie riguardo uno degli attori protagonisti e Depp – magicamente – la passa liscia, dimostrando ancora una volta che non conta quello che ha fatto perché ci sta ancora gente disposta a pagargli fior fior di soldi per recitare.
 
Ma passiamo a parlare di Depp nei panni di Grindelwald. Ma dove lo vedete mai in parte? Gellert e Albus sono coetanei e Depp è sulla carta più vecchio di 10 anni di Jude Law e questi anni di differenza sono palesemente visibili.
Parliamo del look da rockettaro che gli hanno rifilato, ma perché? Perché mi devono piangere gli occhi nel vedere quel orribile taglio di capelli, quell'occhio palesemente giallo attraverso una lente ma soprattutto perché devo vedermi un uomo che non è nella sua forma smagliante (quel panzone, poveri noi T.T).
 
Tralasciamo il look Depp non sa recitare, il fascino di un tempo e quel carisma che ce lo hanno fatto amare in tanti film del passato è assente e ora non rimane altro che un fantoccio che recita a memoria delle battute e che si nasconde dietro dieci chilogrammi di trucco e parrucco, e signori miei questo non è recitare.
Ho letto e sentito commenti positiv, ma se avete amato la scena della propaganda fatemi dire che la bravura non va a Depp ma agli sceneggiatori – che gli hanno scritto le battute e che hanno coordinato il tutto – e scenografi che hanno reso la scena fisica indimenticabile.
 
Newt Scamander, io amo Eddie Redmayne ma questo non toglie che io sia giusta nel giudicare questo attore perché sono più che consapevole che questi ruoli (Newt, Stephen Hocking) sono cuciti sulla sua pelle e la sua mimica, il suo viso così espressivo ed unico, riesce a dargli una vita che nessun altro attore saprebbe mai fare.
 
A molti non piace la sua interpretazione di Newt, penso che questo dipenda in grande parte dal fatto che non riescono a rivedersi in questo protagonista che è timido, riservato, che ama gli animali più delle persone, che non ama il contatto fisico e che non ama il contatto visivo. Personalmente quando ho visto la prima volta Newt ho avuto la sensazione di essere di fronte un personaggio che bene o male rientrasse in qualche spettro autistico, e rivedere il primo film ma soprattutto vedere questo secondo me ne ha data la conferma. È difficile per il pubblico avvicinarsi ed identificarsi in lui perché Newt non è solamente timido ma è qualcosa di più, un personaggio molto più complesso che ha ancora molto da dare e che siamo solo all'inizio della sua storia.
Si parla sempre di inclusion perché un personaggio autistico? Possibile che nel mondo magico inventato dalla Rowling non ci siano maghi che abbiano la sindrome di Asperger?
 
Non ho amato che Queenie, la dolcissima, sorridente, affettuosa e sempre gentile Queenie, la ragazza dal cuore puro e solare del primo film sia completamente out of character dalla primissima volta che compare in questo secondo film. La Queenie del primo film, quella che abbiamo imparato ad amare, per quanto disperata, non avrebbe mai fatto un incantesimo contro Jacob, non gli avrebbe mai somministrato una pozione d'amore contro il suo volere.
Ma passiamo oltre, le basi del suo avvicinamento alla schieramento di Grindelwald sono altamente deboli e non stanno in piedi, soprattutto quando lei dichiara di avvicinarsi a lui perché lui è l'unico che le ha promesso la libertà di amare chi vuole, nonostante Jacob sia di fronte a lei dichiarandole il suo amore e che le barriere che li dividono per lui non contano.
Sono più che sicura che questo sia il solito “deus ex machina” messo in atto per qualche espediente che si rivelerà più avanti nella storia.
Al contrario ho amato la scena che la mostra disperata tra la folla.

Jacob e Tina sono completamente assenti, mere comparse qui e lui. Carini ma sono quasi inutili allo scorrere della storia.
 
Tra i nuovi personaggi ho amato tantissimo Leta, sarà perché Zoe Kravitz ha uno sguardo che buca lo schermo, perché è bellissima, perché recita divinamente ma ho adorato tutto della sua storia.
Anche se ci sono dei ma, ci ritorno tra un po'!
 
Ho amato Theseus Scamander, ho adorato Callum Turner nei suoi panni anche se è più giovane di Eddie ed interpretanta, invece, suo fratello maggiore.
 
Ho stramato Jude Law nei panni di Silente (anche se insegna Difesa contro le arti oscure e si è sempre detto che lui insegnava trasfigurazione?).
 
Nagini ad ora è stata un'introduzione inutile. Bel personaggio, bella ragazza, interessante la sua maledizione ma totalmente inutile ai fini della storia visto che oltre la scena del circo non fa essenzialmente nulla se non starsene zitta al fianco di Credence.
Eccoci ad una aggiunta “fan service” fatta dalla Rowling che ad occorrenza si inventa una nuova maledizione magica, perché – scusatemi – se fosse stata coerente con quello detto finora lo avrebbe aggiunta già ai tempi di HP.

Iniziamo con il fan service gratuito e non essenziale:
  • Si ritorna a Hogwarts, non nego che ho amato ritornare in luoghi in cui ho lasciato il mio cuore di lettrice di 14 anni che leggeva HP prima dei film e che diventasse un fenomeno di massa, ma ci sono cose che non quadrano.
  • È possibile smaterializzarsi nei confini di Hogwarts? No. Perché allora in ben due scene pare di sì?
  • Perché Minerva McGranitt è un'insegnante quando si presuppone sia nata tra la fine degli anni 20 e l'inizio degli anni 30?
  • La scena che ci mostra Albus e Grindelwald adolescenti è molto, molto carina, fan service? Certamente ma molto carina anche se la relazione tra i due non viene accennata in nessun modo ed è estremamente ambigua, nel senso che se sai che hanno avuto una relazione quello rappresenta un “contentino”, se non lo sai rimani ignorante perché il film è un film per famiglie e che, per carità, non può trattare scene omosessuali.
Riprendiamo con l'incongruenza della storia, ma quanto è incasinata la storia di Leta con lo scambio delle culle, il rapimento della mamma di Leta, la presenza di tremila fratellastri? Tanto che anche lo spettatore non riesce più a capirci nulla perché il tutto viene narrato in 5 minuti.
Ma poi quanto è inutile la sua morte? Come introdurre uno dei pochi personaggi decenti ed ucciderlo perché non serve più.
 
Incongruenza maggiore ed assolutamente inutile è scoprire che Credence è il fratello scomparso di Albus. Ma cosa? Ma dove? Perché si devono per forza inventare una storia che si allontani da quello che sappiamo?
Molto probabilmente anche questo aspetto si rivelerà come espediente ma nel frattempo posso dire che mi aspettavo qualcosa di più dall'autrice di HP.
Ultimo ma non meno importante, ma quanto è campata in aria la storia dell'obscuriale alla luce di questo nuovo film? Senza contare che Credence è vivo quando dovrebbe essere morto.
 
Domande per il futuro: come riusciranno ora a far finire la serie con i prossimi tre film e arrivare al 1945 visto che siamo ancora al 1926?



Aspetto i vostri commenti!



2 commenti:

  1. No va bene! Hai ragione, maledettamente ragione 😂 Personalmente, ho tollerato il cast, ma più per effetto di una simpatia accordata d'ufficio. Perché poi calcano tutti troppi la mano. È poi vogliamo parlare del titolo? Perché porre l'accento sui "crimini" quando questo cattivo fa il minimo sindacale per essere definito tale? Forse "le gesta non proprio educate di Grindelwald" sarebbe stato meno epico, ma più verosimile

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  2. L'ho visto ieri sera e sono allibita...a parte la mancanza di una vera trama...cast buono per alcuni personaggi, pessimo per altri.
    La svolta di Queenie non ha senso, ma nessuno.
    Parliamo degli erorri temporali e di fatti assurdi, tipo il materializzarsi dentro i confini o la presenza della McGrannit che nasce 10 anni dopo??!!
    e questi sono solo alcuni...
    bellissime le fotografie e altro, però non ci siamo per nulla...e il fatto che la Rowling abbia messo mano mi fa arrabbiare ancora di più

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