lunedì 27 maggio 2013

Recensione: The Selection di Kiera Cass

Ecco una recensione di un libro molto atteso che però non è stato all'altezza delle aspettative.



Titolo: The Selection
Autore: Kiera Cass
Serie: The Selection #1
Editore: Sperling&Kupfer
Trama: In un futuro lontano, in un Paese devastato dalla guerra e dalla fame, l'erede al trono seleziona la propria moglie grazie a un reality show. Spettacolare. Per molte ragazze la Selezione è l'occasione di una vita. L'opportunità di sfuggire a un destino di miseria e sognare un futuro migliore. Un futuro di feste, gioielli e abiti scintillanti.
Ma per America è un incubo. A sedici anni, l'ultima cosa che vorrebbe è lasciare la casa in cui è cresciuta per essere rinchiusa in un Palazzo che non conosce. Perdendo così l'unica persona che abbia mai amato, il coraggioso e irrequieto Aspen. Poi però America conosce il Principe Maxon e le cose si complicano. Perché Maxon è affascinante, dolce e premuroso. E può regalarle un'esistenza che lei non ha mai nemmeno osato immaginare...


La mia recensione

Voto: 2,5 Stelle

Non amo i Distopici e di solito li evito come la peste a meno che non ci sia qualcosa che mi spinga a leggerli. Per The Selection è stata pura curiosità dettata dal fatto che alcune mie amiche e compagne di lettura lo avevano letto.

Le mie aspettative devo essere sincera non erano alte, non perchè si trattasse di un genere che non amo particolarmente ma perchè girovagando in rete avevo lette dei commenti non proprio entusiasti.

La storia è la vera forza del libro, tutte le ragazze che sono cresciute con la speranza di trovare il principe azzurro non possono far a meno di leggere The Selection è rivivere la loro infanzia e catapultarsi in un mondo romantico e da favola.

Ma seppur la storia è originale l'autrice non è stata in grado di sviluppare la trama in modo adeguato.

In primo luogo credo sia stato un errore da parte dell'autrice far iniziare il libro con la protagonista chiaramente innamorata di un ragazzo quando la forza della trama sta nel legame che si sviluppa tra America e il principe Maxon.

In più dispiace notare come molti spunti interessanti che potevano elevare il romanzo e renderlo un ottimo libro lasciati li senza ulteriori dettagli e chiarimenti, a che scopo introdurre nuovi argomenti se poi non vengono ampliati? Il lettore, purtroppo, non fa che innervosirsi di fronte a tali elementi perchè le domande che ci si pongono proseguendo nella lettura rimangono senza risposta, quasi come se l'autrice si sia dimenticata di dare le risposte che le premesse del libro richiedevano.

I personaggi descritti non godono di miglior trattamento. I protagonisti sono solo accennati, dando così di loro solo un'immagine superficiale e poco chiara delle loro intenzioni e del loro vero carattere.

America, sembra una ragazza sincera, semplice, e spontanea ma la visione che il lettore ricava dal libro è quella di una ragazza un tantino egocentrica. Tutti i tentativi che l'autrice da alla ragazza di far amicizia sfumano nel vuoto una volta che le concorrenti vengono eliminate nel corso del concorso e senza una sola volta che America le ricordi o si chieda di loro.
In più tutti i tentativi di far trasparire America come una ragazza dal cuore d'oro si annullano quando la ragazza rivela la propria gelosia nei confronti di Maxon, che non sarebbe nulla di grave se lei non avesse ammesso di amare ancora Aspen.
In questo modo tutti i tentativi dell'autrice di creare una ragazza dalle mille qualità positive di neutralizzano a vicenda, facendo di America una ragazza che da semplice diventa sempliciotta e da altruista egoista.

Riguardo ai personaggi secondari si ha modo di conoscerli solo quando sono presenti, purtroppo la scrittrice si è dedicata poco alla loro costruzione e riusciamo a farci un'idea del loro carattere solo quando conversano tra di loro.

Maxon sembra un ragazzo dolce, sensibile e razionale, capace di ragionare con la propria testa e non con quella degli altri. Nonostante il suo rango non si dimostra snob o altezzoso mostrandosi come un ragazzo sensibile che cerca di trovare l'amore.

Aspen al contrario, per le poche volte che compare, sembra dare l'impressione di un ragazzo troppo orgoglioso e immaturo, capace di gettare al vento un bel rapporto per delle convinzioni sbagliate e del tutto egoiste, per poi ricredersi e tornare da America con la coda tra le gambe.

Delle concorrenti al concorso, si sa veramente poco, America sembra disposta a voler far amicizia con loro ma poco sono le volte in cui sembra veramente disposta a far veramente amicizia, infatti, il rapporto con loro è più di convivenza che altro.

Della sua famiglia abbiamo una visione molto più approfondita, sappiamo delle aspettative che nutrono in lei i genitori, del rapporto di amore che unisce lei e i fratelli.

Il triangolo amoroso che si sviluppa in questo libro è approssimato lasciando l'impressione che America sia una ragazza indecisa e in balia della corrente.
Poche sono le scrittrici che riescono a rendere un bel triangolo amoroso senza far sembrare la protagonista una poco di buono. Credo che un buon triangolo sia quando la protagonista non riesca a decidersi tra i due pretendenti perchè entrambi perfetti e desiderabili e non, come in questo libro, che quando l'uno non c'è, o si comporta in maniera sbagliata, la protagonista si butta nelle braccia dell'altro.

La visione che abbiamo del mondo Distopico in cui vive la protagonista è molto limitato, sappiamo solo che quella che una volta era l'America ora viene chiamata con il nome di Illea e che gli abitanti sono divisi in caste (più o meno come quella della civiltà indiana) dove ogni abitante è costretto a un determinato lavoro e a sposare una determinata persona, il tutto governato da un regime legale molto restrittivo e rigido disposto dalla famiglia reale.
L'autrice si dedica poco nella descrizione degli ambiente e del paesaggio, una volta arrivati al palazzo reale sembra che il mondo si limiti alle quelle sole mura. In questo modo sembra infatti che l'ambiente descritto non sia un vero Distopico ma un comune Fantasy, ma l'illusione creata si spezza ogni qualvolta vengano citati oggetti contemporanei.
Da quel poco che si riesce ad evincere il mondo dove vive America e molto simile alla nostra società attuale, con telefoni, TV, riviste, ma dove solo le caste più altre possono usufruire di mezzi avanzati e dei fondi necessari per procurarseli.

In conclusione siamo di fronte ad una buona storia che è stata scritta male.
Il tutto viene elaborato con banalità, dai dialoghi che sembrano quelli che avrebbero potuto occorrere tra dodicenni, alla trama realizzata in maniera molto grossolano e superficiale da quale poi emergono i vari problemi relativi ai personaggi e alla caratterizzazione della storia.
Quello che manca al libro è l'approfondimento, tutto viene accennato ma mai analizzato dando alla luce un libricino che si legge in un solo pomeriggio.

Da qui la mia decisione di dare 2,5 Stelle, le premesse per un ottimo libro erano dietro l'angolo ma non sono state colte portando a termine un libro abbastanza dozzinale, o al contrario adatto per un pubblico meno maturo, infatti, se fosse stato un libro per ragazzi e non un YA sono certa che non saremmo inciampati in tutti questi problemi.

Come di molti sapranno, e come avevo preannunciato in un post, The Selection era stato adottato per un Pilot del canale CW ma non è stato poi confermato nel palinsesto del prossimo anno. Questa è ben la seconda volta che il Pilot di The Selection viene scartato. 
La stessa fine è accaduta anche per quello di Delirium per il canale Fox.

- A presto Susi

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