lunedì 15 luglio 2013

Recensione: Ink di Amanda Sun

Oggi finalmente riesco a postarvi la recensione di uno dei libri più attesi dell'anno edito dalla Harlequin Teen.

Titolo: Ink
Autore: Amanda Sun
Serie: Paper Gods #1
Editore: Inedito
Trama: Sull'onda di una tragedia familiare, l'ultima cosa che Katie Greene vuole è trasferirsi dall'altra parte del mondo. Incastrata con sua zia in Shizuoka, Giappone, Katie si sente perse. Sola. Non conosce la lingua, a malapena riesce a mantenere un paio di chopsticks, e non riesce ad abituarsi all'usanza di togliere le scarpe quando entra un edificio.

Poi c'è il bellissimo ma strano Tomohiro, stella della squadra di kendo della scuola. Come si procurato la cicatrice sul braccio? Katie non è pronta alla risposta. Ma quando vede le cose che lui disegna muoversi, non c'è modo di negare la verità: Tomo ha un legame con le antiche divinità del Giappone, e star vicino a Katie porta la sua abilità ad andare fuori controllo. E se le persone sbagliate se ne accorgono, entrambi verranno presi di mira.

Katie non ha mai voluto trasferirsi in Giappone – ora rischia di non uscire dal paese viva.


La mia recensione

Voto: 3 Stelle

Ink libro dalla cover magnifica (amo, amo alla follia i disegni ad acquarello), dalla trama particolare e dall'ambientazione unica.
Non potevo non leggerlo, ci sono dei libri che ti chiamano e non puoi far nulla, ci sono libri che esercitano una sorta di compulsione e non puoi fare altro che leggerli.

Il libro inizia con le migliori delle intenzioni, ambientazione spettacolare e incantevole: il Giappone è senza dubbio uno dei luoghi più affascinanti al mondo, dalla cultura impareggiabile e magica nella sua particolarità e unicità. Avere la visuale esterna di una ragazza occidentale che deve integrarsi è un'esperienza unica, leggere delle difficoltà ad ambientarsi, le differenze di comunicazione e di come man mano Katie riesca a farsi accettare nel nuovo ambiente è senza dubbio elettrizzante per chi è affascinato da questa cultura e sogna di poter un giorno viaggiare e vivere quei luoghi.

Per chi ha letto manga su manga, o è familiare all'ambiente degli anime si rende conto che le diversità tra la nostra cultura e la loro che vengono rappresentate siano vere: tutto assume una valenza forte e etnocentica, ma soprattutto vera grazie all'esperienza della stessa scrittrice che ha vissuto anni in Giappone, provando sulla sua pelle le stesse esperienze della protagonista.

Vieni trasportato in quel mondo unico grazie ad una full immersion che ci propone parole ed espressioni direttamente in Giapponese, tratti tipici della cultura e altro ancora a partire dai disegni, canzoni, modi di dire ed usanze.

I personaggi rappresentati sono ben caratterizzati ed unici.
Katie, la nostra protagonista americana trapiantata in Giappone, si rivela una ragazza dall'animo profondo e scossa interiormente dalla morte improvvisa della madre. Tra le varie difficoltà iniziali determinate dalla lingua e dall'ambiente scolastico, saprà prendere coraggio e buttarsi a capofitto in nuove relazioni e avventure senza pentirsi e sempre con in pugno la sua vita: una ragazza che comprende che dalla vita non si può sfuggire.
Curiosa e dal carattere deciso, non si renderà mai per vinta, decisa a venir a capo dei segreti che avvolgono uno strano e scontroso ragazzo, disposto a tutto per mantenere la sua segretezza.

Tomo, ragazzo misterioso, come detto in precedenza, portatore di un potere unico, quello dei Kami, cercherà con tutte le sue forze di allontanare Katie da lui, purtroppo senza riuscirci. Nonostante le difficoltà, le paure, le differenze riusciranno in poco tempo ad appianare la loro rivalità per diventar buoni amici, e  poi anche qualcosa di più.

Personaggi secondari simpatici e ben caratterizzati: Yuki, tipica ragazza giapponese, estroversa, amante dei karaoke e appassiona delle vicende amorose della sua amica Katie, e Takumi, ragazzo simpatico e gentile, sempre pronto ad accomodare tutti.
E tra la descrizione dei vari personaggi non possiamo non parlare di Jun, questo ragazzo gentile ed affascinante, che saprà sbucare dal nulla per salvare la nostra protagonista da situazioni spiacevoli o semplicemente per chiederle un appuntamento.

I personaggi rappresentati sono unici e molto realisti, non sono i tipici ragazzi degli YA che ormai presentano le caratteristiche stereotipate o del bello e gentile o del badboy di turno, i ragazzi sono ragazzi giapponesi che, come tipico della loro cultura, sono timidi e introversi, che non si scambiano effusioni in pubblico, dove si chiamano per nome solo se c'è intimità tra loro e dove qualcosa che consiste più di un appuntamento in un caffè viene considerato sconveniente.

Tutto ciò potrebbe supporre che sia difficile immedesimarsi nei personaggi ma al contrario è molto facile: la scrittrice presenta tutto come una scoperta e, vivendo la protagonista stessa in prima persona queste relazioni, il lettore vivrà l'approccio con questi personaggi graduale, infatti, man mano proseguendo nella lettura si entrerà sempre di più nella mentalità giapponese, e quelle che prima erano considerati ostacoli insormontabili, a fine libro questi non sono più visibili, perchè la protagonista, come il lettore, si è ambientato ed ha assorbito le differenze culturali.

Il lato Urban Fantasy della storia è molto originale, sviluppare una delle leggende più famose della cultura giapponese è senza dubbio un punto a favore del libro delineando così una storia nuova nel campo dello YA che seppur nella varietà che offre, ripetutamente sono i libri che ripropongono gli stessi canoni da un bel po' di anni.
La storia dei Kami, spiriti divini, è avvincente e nuova, per chi appunto che non conosce la storia occidentale. Legare il lato fantastico della storia al mondo delle arti giapponesi lo trovo originalissimo ed affascinante, non solo perchè propone al lettore un contatto ravvicinato con l'antica cultura giapponese ma anche perchè trovare un YA che lega poteri magici come quelli presenti nel libro è raro o unico.

La storia raccontata è molto avvincente non solo per il lato fantasy ma anche, e soprattutto per il legame che si crea tra i due protagonisti. Ho amato vedere relazionarsi Kate e Tomo, prima come amici e poi come qualcosa di più, cercandosi di districarsi tra i problemi di una coppia che ha un'intera cultura che li divide e un potere magico che inesorabilmente li porta a scontrarsi.
Il loro rapporto è unico, non solo per le differenze culturali ma perchè la scrittrice ha saputo elaborare alla perfezione una relazione YA che nasce e si sviluppa in un contesto culturale totalmente diverso da quello che noi occidentali siamo abituati a leggere. Leggere di come Katie e Tomo sia avvicinano, di come fanno amicizia, e di come si innamorano è molto dolce e molto romantico.

Quelli presentati sono i lati del libro che mi hanno affascinato e di cui mi hanno fatto innamorare profondamente del libro, almeno inizialmente.
Ci sono stati varie scelte adottate dalla scrittrice che non ho condiviso e che a mio avviso hanno rovinato quello che poteva essere senza dubbio un libro da 5 Stelle.

Uno degli errori sicuramente è stato lasciare il lettore all'oscuro per buon parte del libro della vera natura del lato Fantasy della storia che viene rivelato in tutta la sua pienezza solo dopo la prima metà. Avrei preferito che si ampliasse e che si spiegasse la natura magica dei poteri dei protagonisti più approfonditamente e con più attenzione, tutti i dettagli che sono offerti al lettore sembrano insufficienti ad inquadrare la storia e il lato sovrannaturale che questa intende prendere.

Secondo errore è stato presentare alla protagonista parte del mondo sovrannaturale da parte di un personaggio del tutto fuori dal coro. Considero questo un errore perchè ritengo che ci fossero modi altrettanto efficaci per ottenere lo stesso scopo senza introdurre un nuovo personaggio.

Terzo errore è stata la scelta dell'antagonista, gli Yakuza (la mafia) i cattivi della situazione, primo non solo perchè mi sembra improbabile, ma anche molto scontato, si poteva ricercare qualcosa di più originale, che si legasse meglio con il filone della storia.

Quarto errore è relativo alla narrazione delle vicende d'azione, che rappresenta la parte centrale del libro nonchè il momento in cui i protagonisti fronteggiano i loro nemici. La narrazione è molto lenta e scontata, tanto che l'unica cosa che ero in grado di pensare durante quelle pagine era quando si sarebbe ritornato a parlare del legame tra i due protagonisti in quanto ero sicura al 100% che i personaggi sarebbero usciti illesi dallo scontro.

Quinto errore è la prolungazione della storia per arrivare al finale. Dopo lo scontro era più che chiaro che non ci sarebbero stati più avvenimenti salienti e le pagine che si susseguivano non facevano altro che irritarmi perchè allungavano il brodo inutilmente.

Sesto errore è stato non determinare un nemico stabile, si perchè dopo lo scontro con il gruppo dello Yakuza i nostri protagonisti fronteggiano un nuovo gruppo di persone che all'inizio si era presentato dalla loro parte, tanto che dopo un certo punto si rimane interdetti e ci si chiede se quello che si è letto fosse l'interpretazione giusta.

Settimo ed ultimo errore è stato non chiarire il legame che unisce i protagonisti in maniera esaustiva. Sarà un problema solo mio molto probabilmente, ma avrei voluto qualche rivelazione più esaustiva riguardo i poteri che li uniscono.

Il libro avrà tutti questi che io ho definito errori, ma bisogna considerare che è il primo libro di una serie e che come tutti i libri che iniziano una trilogia deve preparare il terreno ai lettori e Ink nonostante tutto ci è riuscito perchè molto probabilmente quelli che io ho reputato come errori nel seguito, spero, verranno risolti e chiariti.

La narrazione è scorrevole e avvincente, la storia unica nel suo genere, la scrittura della Sun originale e nuova ed è per questo che il libro merita 3 Stelle.
Lo consiglio a tutti, nonostante la seconda parte del libro mi abbia deluso, perchè il libro inizia con le migliori delle premesse e spero che nel seguito si riesca a far di meglio.

- A presto Susi

4 commenti:

  1. Peccato, non sei la prima a dire che c'è tanto potenziale sprecato. Spero ugualmente, però, che lo portino da noi: quella cover è magnifica e poi... be', il libro è quasi mio omonimo u.u :P

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    1. Michele è un vero peccato perchè la prima parte del libro è stupenda..ma poi la scrittrice si perde per strada xS.

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  2. Avevo moltissime aspettative su questo libro ma purtroppo le recensioni in rete non sono delle più positive, speriamo che i prossimi volumi della serie migliorino un pochino. Spero comunque che portino questo libro in Italia e che ne mantengano la cover, LA ADORO!!

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    1. Concordo!! lo voglio anche io pubblicato in Italia e con assolutamente la magnifica cover originale!!

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