Recensione in anteprima!
Autore: Sabaa Tahir
Serie: An Ember In The Ashes #1
Editore: Nord
Trama: C'è stato un tempo in cui la sua terra era ricca di arte e di cultura. Laia non può ricordarsene, eppure ha sentito spesso i racconti su come fosse la vita prima che l'Impero trasformasse il mondo in un luogo grigio e dominato dalla tirannia, dove la scrittura è proibita e in cui una parola di troppo può significare la morte. Laia lo sa fin troppo bene, perché i suoi genitori sono caduti vittima di quel regime oppressivo. Da allora, lei ha imparato a tenere segreto l’amore per i libri, a non protestare, a non lamentarsi. Ma la sua esistenza cambia quando suo fratello Darin viene arrestato con l’accusa di tradimento. Per lui, Laia è disposta a tutto, anche a chiedere aiuto ai ribelli, che le propongono un accordo molto pericoloso: libereranno Darin, se lei diventerà una spia infiltrata nell'Accademia, la scuola in cui vengono formati i guerrieri dell'Impero…
Da quattordici anni, Elias non conosce una realtà diversa da quella dell'Accademia. Quattordici anni di addestramento durissimo, durante i quali si è distinto per forza, coraggio e abilità. Elias è la promessa su cui l'Impero ripone le proprie speranze. Tuttavia, più aumenta la fiducia degli ufficiali nei suoi confronti, più lui vacilla, divorato dai dubbi. Vuole davvero diventare l'ingranaggio di un meccanismo spietato e senza scrupoli? Il giorno in cui conoscerà Laila, Elias troverà la risposta. E il suo destino sarà segnato. |
La mia recensione
Voto: 5 Stelle
An Ember In The Ashes, Il dominio del fuoco qui da noi per Nord Editore, arriva come una corrente calda che sconvolge le acque: incanta, strega e affascina in un modo unico e nuovo, costringe il lettore alla lettura, una lettura che osa più di quanto viene concesso normalmente in uno YA, ma è una lettura che conquista diventando in breve tempo un bestseller internazionale, portando quello che doveva essere un romanzo autoconclusivo ad avere un seguito, senza contare che ancor prima che il libro raggiungesse le librerie la Paramount ne aveva acquistato i diritti per crearne un adattamento.
Siamo di fronte ad un Fantasy storico, Historical Fantasy. La Tahir ricrea un mondo che assomiglia all'antico Impero Romano ma Il dominio del fuoco è molto di più che una ricostruzione storica.
Il wolrdbuilding è particolare ed unico, se da un lato è inequivocabile la grande somiglianza con l'Impero Romano, dalla struttura politica e sociale con la presenza di un Imperatore, una prestigiosa Accademia Militare, la caratterizzazione architettonica e una piccola parte anche per quella che riguarda gli abbigliamenti utilizzati dai protagonisti, solo per citarne alcune, d'altro canto rappresenta una grande unicità di caratteristiche descritte magistralmente e incentrate nella storia e nell'animo del libro rendendo il mondo descritto unico, nuovo nell'ambito Fantasy e YA: da piccoli dettagli come le armi usate, le festività, e i cibi fino ad arrivare alle entità superiori che si muovono tra miti e leggende, incredibilmente super partes con un piano ben preciso da portare a termine; creature magiche che si credevano solo frutta della fantasia dei cantastorie; i popoli descritti, Dotti e Marziali, con le proprie storie e i propri sogni, il mondo di servitù è schiavitù dei primi, e il pugno di ferro degli ultimi, in una continua lotta per la libertà e il dominio.
Ma il grande collante che rende unica la storia raccontata dalla Tahir sono i due personaggi che si alternano in un doppio PoV per l'intera lunghezza del romanzo: Elias, un marziale, uno dei cadetti della prestigiosa Accademia Militare, a pochi giorni da diventare una Maschera, i temibili assassini e sicari dell'Impero, un ragazzo in lotta contro tutto quello che gli è stato insegnato pronto a tutto per ottenere la libertà, la libertà da un codice che non reputa il suo, la libertà di fare da sé le proprie scelte, la libertà di avere una propria identità a scapito dell'omologazione indotta dall'Accademia pronta ad eliminare ogni emozione dai loro volti; e poi c'è Laila, una giovane ragazza Dotta che per salvare la vita del proprio fratello e ripagare e far tacere il rimpianto di non averlo aiutato nel giorno della cattura, diventa una spia per i Ribelli, una schiava sotto la temibile Comandante, una donna spietata e senza cuore, una donna capace di torturare e uccide senza batter ciglio. Ma i sacrifici, i tormenti da affrontare e le prove da superare sono il solo modo che conosce per cercare la libertà dell'animo.
Personaggi a tutto tondo con una caratterizzazione unica e impeccabile che rende i protagonisti vividi agli occhi del lettore come se fosse uno spettatore muto delle vicende del libro.
Elias incarna le caratteristiche del bookboyfriend perfetto: non solo è bello da mozzare il fiato ma alla bellezza esterna corrisponde un animo nobile e gentile che non manca di provarsi giorno dopo giorno cercando di rendere migliore il mondo davanti ai suoi occhi: avere una parola gentile per la schiava che sembra terrorizzata da lui, rifiutarsi di non provare compassione e sentimenti di empatia per i più deboli.
È uno di quei personaggi che ami non perché sia perfetto, al contrario è testardo, un po' egoista, e incapace di leggere il più delle volte i sentimenti delle persone che gli vogliono bene da sempre, ma lo ami perché nonostante tutto cerca, nonostante i suoi piani cerca sempre di fare la cosa giusta, non solo per se stesso ma anche per gli altri mostrandosi un ragazzo buono che dell'arte della guerra, che del comando e del potere non potrebbe importagli meno.
Laia al contrario è la eroina per eccellenza, è una ragazza normale, una come tante, che ha i suoi piccoli diletti, adora leggere e aiutare i suoi nonni ma che nel momento del bisogno si è saputa riprendere dalle paure che l'assalivano mostrando il suo coraggio, la sua forza d'animo, la sua indole indomita, non una guerriera ma una ragazza comune che lotta con le unghie e con i denti per la sua famiglia, per ottenere la libertà, per ottenere giustizia, per riscattarsi in un mondo che le ha tappato le ali, per riscoprirsi più forte di quanto avesse mai pensato, una forza d'animo capace di risollevare le sorti delle persone che la circondano, dal guerriero capace di uccidere a mani nude che non vede oltre il solco dei suoi rimpianti, dalla amica senza alcun prospettiva per il futuro e capace di ridare uno scopo e giustizia ad una donna tradita e distrutta nel corpo e nell'anima.
Una ragazza come tutte noi ma dal gran cuore, perché sono i piccoli gesti di coraggio che determinano il corso della storia.
Ma non solo i protagonisti vivono sulle pagine del romanzo: ne Il dominio del fuoco anche i personaggi secondari sono caratterizzati al dettaglio da Helene forte, indomita e orgogliosa, a Keenan orgoglioso anche lui, coraggioso, testardo e dal gran cuore, pronto a tutto per salvare la schiava che gli ha stregato il cuore.
Ma il vero personaggio che incatena il lettore è l'antagonista, dimenticatevi dei cattivi che abbiamo imparato ad amare, dimenticate degli antagonisti che poi si redimono, qui l'antagonista è il diavolo fatto persona, la donna più spietata di tutto l'Impero, corrotta nell'animo e nello spirito dall'odio, dalla crudeltà e dove i sentimenti più puri come l'amore, la compassione non sono mai esistiti.
È il cattivo che abbiamo paura di incontrare tra le pagine perché consapevoli del suo potere all'interno del libro, capace di portare terrore, sgomento, e la paura più pura sulle pagine di un Fantasy che nasce per ragazzi ma che personalmente consiglio solo ad un pubblico più grande.
Il dominio del fuoco è un romanzo che non è altro che la metafora della conquista della libertà, la libertà intesa come il desiderio di fare della propria vita quello che si vuole, di fare delle scelte, di vivere e non di sopravvivere.
Il dominio del fuoco si fa manifesto della volontà di ricercare il proprio cammino, la propria via e per quanto impervia possa sembrare la strada, tutto è possibile se si crede di poter raggiungere il traguardo.
L'amore, c'è amore in ogni pagina di questo libro, nei sentimenti di Laila verso il fratello, di Elias per i suoi compagni, l'amore per la vita, l'amore delle amicizie, quelle profonde e durature, quelle uniche si creano condividendo emozioni e sofferenze e l'amore romantico, quello che ci fa sperare e desiderare un futuro migliore, quello che ci fa battere il cuore all'impazzata e arrossire per l'imbarazzo, l'amore per il quale anche sfidare la sorte è possibile.
Ma questo libro diversamente da altri Fantasy, diversamente da quello che si potrebbe pensare è un libro che osa e lo fa nel modo più duro possibile. I primi capitoli sono un vero e proprio pugno nello stomaco, pagine impetuose, tremende che si abbattono sul lettore come una tempesta inaudita, si viene colti alla sprovvista dal dolore e sofferenza che traspira dalle pagine, sia che si tratti dei PoV di Elias che quelli di Laila, i tormenti vissuti dai protagonisti si ripercuotono nel lettore che non può far altro che continuare la lettura e sperare.
Fantasy, qui si parla di un Fantasy unico nel suo genere, non svelerò nulla ma sono felicissima che per questo libro la magia, l'elemento di fantasia sia effettivamente molto semplice ma che nasconda più arcani e segreti di quanti ci si possa immaginare.
La caratterizzazione della chiave Fantasy del libro è molto particolare, molto esaustiva nella sua semplicità ma non manca di portare il lettore a rimanerne incantato: il tutto gioco sul sottile confine che divide il giusto dallo sbagliato, come una buona intenzione possa portare a conseguenze disastrose, ancora una volta come dal Bene si propaghi il Male.
Ma in fondo il vero successo del romanzo è dettato dallo stile della Tahir, non solo incredibilmente fluido e scorrevole, ma accattivante e intrigante e una capacità superba di creare un forte rapporto tra il lettore e i suoi protagonisti.
Libro dinamico, diverso dai tipici Fantasy slow paced, Il dominio del fuoco è instancabile, non conosce mai un momento di stasi: grandi scene di combattimento e avventura, suspense e azione si susseguono in un crescendo di emozioni palpitanti, il tutto corredato da personaggi unici e reali che interagendo tra loro creano una fitta rete di rapporti che il lettore non può far altro che guardare facendo una volta il tifo prima per l'una e poi per l'altro.
Finale da cardiopalma, un finale che si rivela essere l'inizio di una nuova avventura per i protagonisti che ci fa pensare quanto questo libro sia tutto tranne che autoconclusivo.
Non siamo di fronte ad un finale cliffhanger ma è bello sapere che l'autrice sia già al lavoro sul seguito.
5 Stelle per il libro dell'anno.
Voto: 5 Stelle
An Ember In The Ashes, Il dominio del fuoco qui da noi per Nord Editore, arriva come una corrente calda che sconvolge le acque: incanta, strega e affascina in un modo unico e nuovo, costringe il lettore alla lettura, una lettura che osa più di quanto viene concesso normalmente in uno YA, ma è una lettura che conquista diventando in breve tempo un bestseller internazionale, portando quello che doveva essere un romanzo autoconclusivo ad avere un seguito, senza contare che ancor prima che il libro raggiungesse le librerie la Paramount ne aveva acquistato i diritti per crearne un adattamento.
Siamo di fronte ad un Fantasy storico, Historical Fantasy. La Tahir ricrea un mondo che assomiglia all'antico Impero Romano ma Il dominio del fuoco è molto di più che una ricostruzione storica.
Il wolrdbuilding è particolare ed unico, se da un lato è inequivocabile la grande somiglianza con l'Impero Romano, dalla struttura politica e sociale con la presenza di un Imperatore, una prestigiosa Accademia Militare, la caratterizzazione architettonica e una piccola parte anche per quella che riguarda gli abbigliamenti utilizzati dai protagonisti, solo per citarne alcune, d'altro canto rappresenta una grande unicità di caratteristiche descritte magistralmente e incentrate nella storia e nell'animo del libro rendendo il mondo descritto unico, nuovo nell'ambito Fantasy e YA: da piccoli dettagli come le armi usate, le festività, e i cibi fino ad arrivare alle entità superiori che si muovono tra miti e leggende, incredibilmente super partes con un piano ben preciso da portare a termine; creature magiche che si credevano solo frutta della fantasia dei cantastorie; i popoli descritti, Dotti e Marziali, con le proprie storie e i propri sogni, il mondo di servitù è schiavitù dei primi, e il pugno di ferro degli ultimi, in una continua lotta per la libertà e il dominio.
Ma il grande collante che rende unica la storia raccontata dalla Tahir sono i due personaggi che si alternano in un doppio PoV per l'intera lunghezza del romanzo: Elias, un marziale, uno dei cadetti della prestigiosa Accademia Militare, a pochi giorni da diventare una Maschera, i temibili assassini e sicari dell'Impero, un ragazzo in lotta contro tutto quello che gli è stato insegnato pronto a tutto per ottenere la libertà, la libertà da un codice che non reputa il suo, la libertà di fare da sé le proprie scelte, la libertà di avere una propria identità a scapito dell'omologazione indotta dall'Accademia pronta ad eliminare ogni emozione dai loro volti; e poi c'è Laila, una giovane ragazza Dotta che per salvare la vita del proprio fratello e ripagare e far tacere il rimpianto di non averlo aiutato nel giorno della cattura, diventa una spia per i Ribelli, una schiava sotto la temibile Comandante, una donna spietata e senza cuore, una donna capace di torturare e uccide senza batter ciglio. Ma i sacrifici, i tormenti da affrontare e le prove da superare sono il solo modo che conosce per cercare la libertà dell'animo.
Personaggi a tutto tondo con una caratterizzazione unica e impeccabile che rende i protagonisti vividi agli occhi del lettore come se fosse uno spettatore muto delle vicende del libro.
Elias incarna le caratteristiche del bookboyfriend perfetto: non solo è bello da mozzare il fiato ma alla bellezza esterna corrisponde un animo nobile e gentile che non manca di provarsi giorno dopo giorno cercando di rendere migliore il mondo davanti ai suoi occhi: avere una parola gentile per la schiava che sembra terrorizzata da lui, rifiutarsi di non provare compassione e sentimenti di empatia per i più deboli.
È uno di quei personaggi che ami non perché sia perfetto, al contrario è testardo, un po' egoista, e incapace di leggere il più delle volte i sentimenti delle persone che gli vogliono bene da sempre, ma lo ami perché nonostante tutto cerca, nonostante i suoi piani cerca sempre di fare la cosa giusta, non solo per se stesso ma anche per gli altri mostrandosi un ragazzo buono che dell'arte della guerra, che del comando e del potere non potrebbe importagli meno.
Laia al contrario è la eroina per eccellenza, è una ragazza normale, una come tante, che ha i suoi piccoli diletti, adora leggere e aiutare i suoi nonni ma che nel momento del bisogno si è saputa riprendere dalle paure che l'assalivano mostrando il suo coraggio, la sua forza d'animo, la sua indole indomita, non una guerriera ma una ragazza comune che lotta con le unghie e con i denti per la sua famiglia, per ottenere la libertà, per ottenere giustizia, per riscattarsi in un mondo che le ha tappato le ali, per riscoprirsi più forte di quanto avesse mai pensato, una forza d'animo capace di risollevare le sorti delle persone che la circondano, dal guerriero capace di uccidere a mani nude che non vede oltre il solco dei suoi rimpianti, dalla amica senza alcun prospettiva per il futuro e capace di ridare uno scopo e giustizia ad una donna tradita e distrutta nel corpo e nell'anima.
Una ragazza come tutte noi ma dal gran cuore, perché sono i piccoli gesti di coraggio che determinano il corso della storia.
Ma non solo i protagonisti vivono sulle pagine del romanzo: ne Il dominio del fuoco anche i personaggi secondari sono caratterizzati al dettaglio da Helene forte, indomita e orgogliosa, a Keenan orgoglioso anche lui, coraggioso, testardo e dal gran cuore, pronto a tutto per salvare la schiava che gli ha stregato il cuore.
Ma il vero personaggio che incatena il lettore è l'antagonista, dimenticatevi dei cattivi che abbiamo imparato ad amare, dimenticate degli antagonisti che poi si redimono, qui l'antagonista è il diavolo fatto persona, la donna più spietata di tutto l'Impero, corrotta nell'animo e nello spirito dall'odio, dalla crudeltà e dove i sentimenti più puri come l'amore, la compassione non sono mai esistiti.
È il cattivo che abbiamo paura di incontrare tra le pagine perché consapevoli del suo potere all'interno del libro, capace di portare terrore, sgomento, e la paura più pura sulle pagine di un Fantasy che nasce per ragazzi ma che personalmente consiglio solo ad un pubblico più grande.
Il dominio del fuoco è un romanzo che non è altro che la metafora della conquista della libertà, la libertà intesa come il desiderio di fare della propria vita quello che si vuole, di fare delle scelte, di vivere e non di sopravvivere.
Il dominio del fuoco si fa manifesto della volontà di ricercare il proprio cammino, la propria via e per quanto impervia possa sembrare la strada, tutto è possibile se si crede di poter raggiungere il traguardo.
L'amore, c'è amore in ogni pagina di questo libro, nei sentimenti di Laila verso il fratello, di Elias per i suoi compagni, l'amore per la vita, l'amore delle amicizie, quelle profonde e durature, quelle uniche si creano condividendo emozioni e sofferenze e l'amore romantico, quello che ci fa sperare e desiderare un futuro migliore, quello che ci fa battere il cuore all'impazzata e arrossire per l'imbarazzo, l'amore per il quale anche sfidare la sorte è possibile.
Ma questo libro diversamente da altri Fantasy, diversamente da quello che si potrebbe pensare è un libro che osa e lo fa nel modo più duro possibile. I primi capitoli sono un vero e proprio pugno nello stomaco, pagine impetuose, tremende che si abbattono sul lettore come una tempesta inaudita, si viene colti alla sprovvista dal dolore e sofferenza che traspira dalle pagine, sia che si tratti dei PoV di Elias che quelli di Laila, i tormenti vissuti dai protagonisti si ripercuotono nel lettore che non può far altro che continuare la lettura e sperare.
Fantasy, qui si parla di un Fantasy unico nel suo genere, non svelerò nulla ma sono felicissima che per questo libro la magia, l'elemento di fantasia sia effettivamente molto semplice ma che nasconda più arcani e segreti di quanti ci si possa immaginare.
La caratterizzazione della chiave Fantasy del libro è molto particolare, molto esaustiva nella sua semplicità ma non manca di portare il lettore a rimanerne incantato: il tutto gioco sul sottile confine che divide il giusto dallo sbagliato, come una buona intenzione possa portare a conseguenze disastrose, ancora una volta come dal Bene si propaghi il Male.
Ma in fondo il vero successo del romanzo è dettato dallo stile della Tahir, non solo incredibilmente fluido e scorrevole, ma accattivante e intrigante e una capacità superba di creare un forte rapporto tra il lettore e i suoi protagonisti.
Libro dinamico, diverso dai tipici Fantasy slow paced, Il dominio del fuoco è instancabile, non conosce mai un momento di stasi: grandi scene di combattimento e avventura, suspense e azione si susseguono in un crescendo di emozioni palpitanti, il tutto corredato da personaggi unici e reali che interagendo tra loro creano una fitta rete di rapporti che il lettore non può far altro che guardare facendo una volta il tifo prima per l'una e poi per l'altro.
Finale da cardiopalma, un finale che si rivela essere l'inizio di una nuova avventura per i protagonisti che ci fa pensare quanto questo libro sia tutto tranne che autoconclusivo.
Non siamo di fronte ad un finale cliffhanger ma è bello sapere che l'autrice sia già al lavoro sul seguito.
5 Stelle per il libro dell'anno.
- A presto Susi
Bellissima recensione, tesorina! Anche per me questo è il libro dell'anno, è stupendo, l'ho adorato dalla prima all'ultima pagina! <3 voglio il seguito adessoooooooo!!!
RispondiElimina