martedì 28 giugno 2016

Recensione: A Court of Mist and Fury di Sarah J. Maas

Nuova recensione!

Titolo: A Court of Mist and Fury
Autore: Sarah J. Maas
Serie: A Court of Thorns and Roses #2
Editore: Bloomsbury
Trama: Feyre è sopravvissuta alle grinfie di Amarantha per ritornare alla Corte d'Estate, ma con un grande costo. Anche se ora ha i poteri di una Fata, il suo cuore rimane umano, e non riesce a dimenticare alle terribili gesta che ha compiuto per salvare la gente di Tamlin.
Feyre non ha neanche dimenticato il suo patto con Rhysand, il Signore della temuta Corte della Notte. Mente Feyre navigherà le oscure acque della politica, passione, e poteri impressionanti un male oscuro si avvicina – e lei potrebbe essere la chiave per fermarlo. Ma solo se riuscirà a controllare i suoi poteri, guarire la sua anima tormentata, e decidere come modellare il suo futuro – e il futuro di un mondo spaccato in due.

La mia recensione

Voto: 5 Stelle
 
Non so cosa mi abbia spinto a buttarmi in questa lettura, cercavo un libro capace di intrappolarmi, di ossessionarmi e di farmi innamorare e A Court of Mist and Fury ci è riuscito in pieno.

Ho adorato ACOTAR, ho adorato all'infinito quel libro tanto che l'ho riletto un paio di volte per tirarmi fuori da quel hangover e per cercare di colmare l'attesa per questo secondo volume ma come sempre per convincermi poi a leggere un libro ce ne vuole! Ma una volta iniziato non sono più riuscita a fermarmi travolta da una storia incredibile, ei personaggi bellissimi e da un mondo Fantasy che mai prima di ora ho amato a tal punto.

Feyre è ritornato al maniero di Tamlin finalmente libero della maledizione che lo ha intrappolato per cinquant'anni insieme alla sua corte, ma Feyre non è più a ragazza umana che ha varcato le mure del regno delle Fate, ora un'immortale ad immagina e somiglianza dei Signori che le hanno ridato la vita non riesce a dimenticare gli orrori di quei giorni alla corte di Amarantha, il sangue di cui si è macchiata le mani la tormenta giorno dopo giorno senza darle tregua e nulla riesce a distrarla, né l'amore di Tamlin né la promessa di diventare sua moglie, i giorni di prigionia sembrano seguirla anche alla Corte della Primavera.

Feyre è disperata, in transizione in una vita che sembra non appartenerle più, circondata da persone che invece di concederle spazio le precludono la libertà, quella libertà che l'ha portata a seguire il suo cuore e ritornare a Prythian per salvare i suoi amici. L'amore che le ha dato un obiettivo prima ora sembra toglierle la forza di vivere, finché un'altra corte, un'altra vita le si prospetta davanti, una vita diversa, una vita capace di farle qualcosa di nuovo per cui combattere.

Tamlin è un uomo innamorato, un uomo spaventato da quello che potrebbe succedere, un uomo che ha lasciato la sua paura dare ordine al suo cuore, lasciando che quell'amore che lo ha salvato dal controllo di Amarantha diventasse un'ossessione capace di renderlo cieco all'evidenza.

Rhysand, invece, è tutto quello che avevo sperato fosse in ACOTAR e tutto quello che avrei voluto diventasse con ACOMAF. È il personaggio che sotto una maschera di finzione nasconde il cuore più buono e puro che potessi sperare, è un personaggio capace di amare oltre ogni limite, è il personaggi capace di dimostrare cosa sia davvero un amore disinteressato e onesto, un ragazzo che ama ogni altro limite e che è pronto a rischiare tutto, se stesso e la propria vita, per quel amore anche macchiarsi di crimini indicibili in nome di un bene superiore.

È inutile che vi da quale parte mi sia schierata, già con ACOTAR Rhys mi aveva conquistato e con questo libro non posso che essere ancora più convinta di questa mia decisione, un personaggio caratterizzato benissimo, che non è assolutamente vittima di quello che definisco “deus ex machina” dell'autrice ma che anzi conquista il suo posto meritatamente diventando uno dei personaggi più belli di cui mi sia capitato di leggere.

Il libro, vero è proprio mattoncino con le sue 624 pagine, è costruito alla perfezione caratterizzato da una narrazione scorrevole ed avvincente, uno stile giovanile ma allo stesso tempo ricercato in grado di dare al romanzo una lettura unica tipica dei Fantasy.

Il worldbuilding si arricchisce di dettagli e nuove atmosfere a partire dalla corte di Rhysand e alla storia unica che lo rappresenta; la caratterizzazione della nuova Feyre; le leggende e non di Prythian per non parlare di tutti gli sviluppi intrigante ed interessanti che mano a mano arricchiscono la storia unica di ACOMAF.

Ancora una volta la caratteristica fondamentale del libro si rivela essere il retelling, mentre il primo vedeva la rivisitazione della classica favola di La bella e la bestia, questo secondo vede la rivisitazione del mito di Persefone, di come la Divinità legata alla Primavera fosse stata rapita dalla Divinità dell'oltretomba. In modo originale e particolare la Maas riesce a dare nuovo linfa vitale ad una storia già letta conquistando il lettore che diversamente da quanto si potesse pensare non viene incantato per la somiglianza delle storie ma per quello che le lega anche essendo due storie diverse ma, fondamentalmente, parallele.

Una storia emozionate, intrigante, unica ma anche incredibilmente sexy pronta a coinvolgere i lettori sotto ogni punto di vista. Le scene della Maas non sono solo accennate ma prendono grande parte della storia rivelando quanto un buon Fantasy possa anche essere un Romance da ogni lato.

Una storia ricca di temi importanti e molto attuali che nonostante siano mascherati dal contesto Fantasy si fan ben sentire dal lettore: si parla di libertà, di amore, di amicizia, si parla di quanto la vita sia dura e quanto duramente bisogno lottare e lavorare per renderla migliore non solo per noi ma per tutti.

ACOMAF mi ha rapito, ho trascorso due giorni cercando di trovare ogni minimo spazio di tempo libero per leggere il libro, all'inizio contenta che fosse tanto lungo per poter aspettare a disperarmi ma che poi una volta arrivata alla fine mi ha lasciato, sì triste perché concluso, ma anche totalmente soddisfatta e pronta anche ad aspettare un anno per poter leggere il capitolo conclusivo di questa magica trilogia.

Conclusione al cardiopalma che non mi sento di definire cliffhanger ma molto destabilizzante per la storia perché capovolge ancora una volta tutta la storia per poi ripartire da zero.

Ora non mi resta che iniziare a fantasticare riguardo il terzo libro e pensare di quale storia sia il retelling.

5 Stelle per il libro migliore dell'anno.


- A presto Susi

3 commenti:

  1. Esordirei con MAMMA MIA RHYS *^*. Un personaggio meraviglioso e l’amore che provo per lui è sconfinato ahahah.
    Dall’altro lato però questo libro mi ha preso molto meno del primo (la mia recensione qui) e mi è dispiaciuto davvero tanto.
    Ho trovato Feyre leggermente insopportabile e oltretutto mi sarei più che volentieri risparmiata pagine e pagine sui suoi dilemmi interiori (comprensibili eh, per carità), sicuramente preferendo più azione.
    Leggerò sicuramente il terzo, sperando sia migliore di questo e dia una degna conclusione alla serie ç.ç .
    A presto!
    Rainy

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