Review Party
Il sole a mezzanotte di Trish Cook
Katie, adolescente con la passione della musica, è affetta da una grave malattia che la rende vulnerabile alla luce del sole: per questo vive reclusa da anni in casa con il padre ed esce soltanto dopo il tramonto. La scuola, le feste, le partite di football non sono per lei altro che delle fantasie, da immaginare da dietro il vetro della finestra. E anche l'amore. Da anni infatti osserva Charlie, il ragazzo per cui ha una cotta, passare ogni giorno davanti a casa sua, sognando una storia romantica ma impossibile. Almeno finché una notte i due si incontrano per caso e tutto cambia...
_____________
La mia recensione
Voto: 4 Stelle
Nelle migliori intenzioni
di ogni booklover c'è quella di riuscir a leggere il libro da cui è
tratto un film prima di vederne la trasposizione cinematografica. Per
questo motivo appena ho avuto un momento libero mi sono dedicata alla
lettura di Il sole a mezzanotte di Trish Cook.
Questa è la storia di
una ragazza che ha sempre vissuto al buio, chiusa tra le mure di casa
e protetta dall'infinito amore di un padre che ha paura di perdere
tutto quello che gli resta della sua famiglia. Katie è
un'adolescente che nonostante a malattia è sempre riuscita a vedere
il bello del mondo: è una studentessa modello, un'amica sincera, ama
la musica più di ogni altra cosa e ama osservare Charlie, il
carinissimo vicino di casa che osserva dalla finestra ogni mattina.
Ma proprio quando pensa che nulla possa cambiare la sua routine il
caso vorrà che Charlie entri davvero nella sua vita, facendole
scoprire quanto di bello ha ancora il mondo da offrirle.
Questo è un libro
particolare, un libro che raccontando di una malattia ci offre la
possibilità di vedere come non sempre le persone si lasciano andare
quando si trovano di fronte queste dure realtà ma, soprattutto, ci
mostra come è possibile realizzare i propri sogni e realizzarsi a
discapito di quegli impedimenti che ci hanno costretti ad abbandonare
e ridimensionare i nostri desideri.
Vi potrei dire come
questo libri assomigli incredibilmente a I passi dell'amore di Sparks
o a Colpa delle selle di John Green ma Il sole a mezzanotte ha una
dimensione tutta sua, non è strappalacrime, non è essenzialmente
triste ma è un libro che dà speranza e permette al lettore di
vedere oltre alla malattia di cui racconta perché Il sole a
mezzanotte è un libro che parla di amore e di come per amore si
possa sfidare il destino e compire i più grandi gesti di altruismo.
Si parla di amore, quello
immenso di un genitore per il proprio figlio, quello di un'amicizia
eterna tra due amiche che si conoscono da sempre, si racconta la
trasformazione di una semplice cotta a vero e proprio amore.
Ed è qui che entra in
gioco Charlie, un ragazzo che è lontano dall'essere perfetto ma è
perfetto per la nostra protagonista, lui rappresenta per lei tutto
quello che ha sempre voluto ma che non sapeva di poter desiderare: un
ragazzo premuroso, sensibile, divertente, spericolato ma che vedrà
in lei la ragazza, quella giusta, l'unica capace di fargli riscoprire
cosa significa lottare per realizzare i propri desideri e
realizzarli.
Il sole a mezzanotte è
un libro romantico, adolescenziale, che si legge in un pomeriggio:
narrazione veloce, pop culture quanto basta da tenere il lettore
sveglie e coinvolto nella storia, ed un linguaggio semplice ma
coinvolgente ed emozionante.
Non ho pianto, come si
potrebbe pensare, questo perché, purtroppo, non mi sono sentita
eccessivamente coinvolta emotivamente dalla storia. Se devo dare una
ragione a questo comportamento è perché per tutta la durata della
lettura ho sentito come se la storia fosse raccontata, descritta,
spiegata ma non narrata. Ho sentito come se alle parole della
protagonista mancassero le emozioni, mi è mancato il pathos, mi sono
mancati i sentimenti, mi è mancato sentire le parole dell'autrice
vibrarmi dentro come di solito capita in questo tipo di racconti e
questo perché – forse – la storia avrebbe giovato di pagine in
più che ci mostrassero l'innamoramento dei protagonisti,
l'evoluzione della storia, la crescita dei personaggi e non solo un
susseguirsi di eventi che subito hanno portato all'arrivo
dell'epilogo.
Una storia di fiction ma
che prende spunto da una vera malattia, una malattia rara che
colpisce solo una persona su un milione. Una storia che fa riflettere
e chiederci se si è davvero fatto il possibile per realizzare i
propri sogni e non arrendersi alla prima difficoltà.
4 Stelle ad una bella
storia ma a cui manca qualcosa che la rendesse unica.
- A presto Susi
So che essere così pieni di pregiudizi non è da una persona che legge (o almeno non dovrebbe esserlo), ma a prima vista sembra la brutta copia di Everything, Everything che non mi è piaciuto per niente. Leggendo la tua recensione mi sono un po' tranquillizzata, perciò credo che gli darò una possibilità. Prima o poi.
RispondiElimina