Intervista: Non chiamarmi di lunedì di Daniela Voloné + Giveaway

Intervista

 

 

 Non chiamarmi di lunedì di Daniela Volonté

 

Dopo avervi presentato la mia recensione di Non chiamarmi di lunedì, oggi vi tocca l'intervista che la sempre gentilissima Daniela mi ha concesso, un modo per conoscere lei, i personaggi del suo ultimo romanzo e di scoprire cosa le riserva il futuro!

 

 

Greta vive a Milano, Patrik a Roma. Si conoscono quando lei viene ingaggiata dalla Betapharma, la società di Patrik, per occuparsi di un ridimensionamento del personale in un periodo di crisi aziendale. E lui, giovane ingegnere con possibilità di reinserirsi nel mondo del lavoro, è tra quelli destinati a essere messi in mobilità. Quando l’ipotesi diventa una certezza, oltre al posto, Patrik deve dire addio anche alla sua storia d’amore. Greta invece non riesce a troncare un rapporto che non la porta da nessuna parte: Cris, l’uomo con cui ha una relazione, ha una moglie e pare proprio non volerla lasciare. Quando Patrik, ormai fuori dalla Betapharma, decide di concedersi una pausa e andare a trovare degli amici sul lago d’Orta, il caso vuole che incontri proprio Greta, quella che aveva ribattezzato come “la Lady di ferro”.

 

 

Passiamo all'intervista!

• Ciao Daniela! Raccontaci come la scrittura sia diventata da un passatempo ad un vero e proprio lavoro.

Ciao a tutti! In realtà per me la scrittura è ancora un bellissimo passatempo, anche se adesso mi occupa buona parte della giornata. Rispondo in questo modo alla tua domanda perché sono convinta che quando inizierò a vedere questa passione come un lavoro, temo che l’amore per questa attività comincerà a scemare. Ed è proprio l’ultima cosa che vorrei che accadesse!

  

• Quanto è cambiata la tua vita dopo la pubblicazione di Buonanotte amore mio?

Nella pratica è rimasta la stessa: la mia famiglia viene prima di tutto, perciò scrivo nei ritagli di tempo come facevo quando ero una self; vivo la stessa ansia a ogni nuova pubblicazione; mi piace che la gente legga le mie storie e aspetto con una punta di nervoso il loro giudizio temendo che possa essere negativo.

L’unica nota diversa è che prima ero da sola nell’affrontare ogni nuovo viaggio, mentre adesso, avendo una casa editrice e avendo un cartaceo che raggiunge un target di lettori diverso rispetto al formato digitale, sono ancora più terrorizzata di deludere sia Newton Compton che i nuovi lettori.

  

• I tuoi protagonisti, l'affascinate James, il tormentato Riccardo e Patrik, il protagonista dell'ultimo tuo libro, Non chiamarmi di lunedì sono tutti personaggi di cui è semplicissimo innamorarsi. Qual è l'ispirazione che ti porta alla realizzazione di questi personaggi che si aggiungono alla nostra lunga lista di book boyfriend?

Fin da piccola mi è sempre piaciuto guardarmi intorno e fantasticare sulla vita delle persone, perciò la principale fonte di ispirazione per tratteggiare un personaggio sono le persone stesse. Quelli che incontri seduti al tavolo vicino al tuo in un ristorante, oppure quelli che guardano un film seduti dietro di te al cinema, al pub o al supermercato... Insomma i miei protagonisti non hanno nulla di eccezionale perché derivano dalla gente comune.

  

• Tutti i tuoi libri mostrano quanto alla base di ognuno di essi ci sia una forte base di quello che potremmo definire un romanticismo di altri tempi, tutti i tuoi protagonisti in fondo c'erano l'amore quello che ci completa e fortifica. Sei consapevole di questo dettaglio nella caratterizzazione delle tue storie?

In verità nulla di tutto questo è studiato a tavolino. Io scrivo quello che testa e cuore mi suggeriscono di mettere nero su bianco. Ci sono momenti, in base anche al mio stato d’animo, in cui la ragione prende il sopravvento e ne risulta una scrittura più cerebrale, mentre in altri mi lascio trascinare dal cuore. Mettiamoci pure che la prima stesura di un libro per me è fatta proprio di getto, alla fine ne esce un vero e proprio minestrone. Quindi inizio a pormi mille problemi sul fatto che scrivo in modo poco armonioso. Poi mi dico che è insito nella natura umana essere a volte incoerente e con questa piccola giustificazione, alzo le spalle e vado avanti.

  

• Tu, invece, nella vita di tutti i giorni ti consideri una persona romantica?

Non sono esattamente una persona romantica, ma spesso mi focalizzo su piccoli dettagli. Piccoli gesti che mi fanno stare bene sia quando li ricevo che quando li dono. Il fatto che mio marito mi ordini il caffè come sa che mi piace, e viceversa, oppure che mi dica la cosa giusta per risollevarmi il morale, per molti può una sciocchezza... invece per me è un’attenzione che mi fa sentire amata. 

 

• Passiamo a Non chiamarmi di lunedì, da quale idea è nato il libro?
• Ti sono arrivati primi i personaggi o prima la storia?
• Il libro nasce da una delle tante notizie che si sono rincorse sui giornali negli ultimi anni: la crisi economica e del mondo del lavoro. Partendo da questo e passando per delle realtà di cui sono stata testimone, sono arrivata a disegnare le figure di Greta prima e Patrik poi. Cosa ti ha portato alla caratterizzazione così particolare di Patrik?

Dopo un James accusato di essere troppo simile fisicamente a Mr Cinquanta Sfumature e dopo un Riccardo additato per essere troppo simile psicologicamente a Mr Cinquanta Sfumature... Be’, per bastian contrario ho voluto creare un personaggio che si allontanasse il più possibile da Mr Cinquanta Sfumature, sia fisicamente che caratterialmente... :-) 

 

• Le donne dei tuoi romanzi, invece, vedono l'amore come una chimera irraggiungibile, soprattutto per Greta che vive una relazione molto complicata ad inizio libro. È una caratteristica voluta o è la storia che parte in questo modo?

Credo che il comune denominatore di tutte le mie storie sia sempre uno solo: l’amore salva. Non importa chi salva chi, se è la donna che salva l’uomo o viceversa, il concetto di fondo è che l’amore è una forza potente che si può nascondere ovunque.

Alcuni versi della canzone “L’amore esiste” di Francesca Michielin rendono benissimo l’idea: “Può nascere dovunque\anche dove non ti aspetti\dove non l'avresti detto\dove non lo cercheresti\può crescere dal nulla\e sbocciare in un secondo\può bastare un solo sguardo\per capirti fino in fondo\può invadere i pensieri\andare dritto al cuore\sederti sulle scale\lasciarti senza parole”.

 

• I tuoi romanzi vengono molto apprezzati per lo spiraglio di realtà in cui è facile immedesimarsi. La realtà delle aziende che viene mostrata nei vari romanzi è frutto di uno studio o della tua esperienza di vita?
• Quanto studio c'è alla base di questa caratteristica dei tuoi romanzi?

Ho studiato Economia e Commercio e ho lavorato per circa dieci anni nella stessa azienda svolgendo funzioni impiegatizie, quindi è una realtà che conosco meglio di altre e mi sento più a mio agio muovermi su terreni che conosco. Questo mio timore è sicuramente il riflesso della mia inesperienza a livello di scrittura. Se continuerò questo percorso, forse più avanti troverò il coraggio di addentrarmi in altre realtà, ma per ora preferisco camminare su strade già battute. E che fanno parte della mia quotidianità.

  

• Parlando di ricerca, quanto tempo viene dedicato all'organizzazione del materiale extra come setting, ambientazioni, e varie?

In verità faccio ricerche mentre scrivo. La prima bozza di un libro è sempre scritta molto “di pancia”, quindi di getto. So solo quali caratteristiche voglio dare ai protagonisti e come avvengono i primissimi fatti... tutto il resto viene da sé. E se non viene, abbandono la scrittura per qualche giorno, finché, punta da un’idea, non torno pienamente operativa e attiva sul quel pezzo o scena che avevo accantonato.

  

Passiamo al tuo metodo di scrittura:

• Prima della stesura ti aiuta identificare i tuoi personaggi dietro un determinato volto?
• Qual è il tuo ambiente ideale durante la stesura?
• La stesura è accompagnata da una particolare routine (musica, cibo, bevande?)

Ogni volta che mi accingo a scrivere un nuovo libro, il modus operandi cambia sempre. Ci sono storie, come l’ultima, in cui ho ben presente il volto del protagonista maschile perché sono rimasta colpita dai colori dell’attore Jesse Williams, tanto da andare a cercare in rete la sua biografia e prendere spunto anche da quella per far procedere la trama del romanzo. E ci sono volte in cui non ho in mente un viso in particolare, ma solo il mix di colori e le caratteristiche caratteriali.

Riesco a scrivere soltanto quando sono a casa, però non ho una stanza tutta per me, quindi di solito scrivo in cucina perché è il luogo in cui passo più tempo. Quando ci sono in giro i figli, invece mi rintano in camera dove ho installato una di quelle scrivanie estraibili che escono dall’armadio. 

La cosa importante è che ci sia pace anche se, per ovvi motivi, non è sempre possibile, allora tento di isolarmi mettendomi le cuffie e ascoltando musica. 

Alla fine non ho un rituale ben preciso: scrivo appena posso, bevo un sacco di caffè e ascolto la musica che in quel momento mi ispira.

  

• Sei un'autrice molto riservata, come riesci a conciliare il tuo lavoro, la popolarità sui social media e la tua vita di tutti giorni con le presentazioni e incontri con gli autori?

Rispondere a questa domanda è facile! Popolarità? Ma dove?!?

Sono riservata e conduco una vita riservata. Non racconto troppo di me sui social network. Non posto foto dei miei familiari. Non faccio presentazioni (salvo due o tre nella mia zona) e raramente incontro dal vivo altri autori. Quando sono in fase di scrittura, le amiche non mi vedono per settimane. Declino spesso i loro inviti a bere un caffè. Ormai sanno che se vogliono vedermi, basta passare da casa e di sicuro mi trovano lì. E la cosa assurda è che amo tantissimo stare tappata in casa a scrivere!

 

• Puoi anticiparci qualcosa sulle tue prossime pubblicazioni? In questo periodo sei a lavoro su un libro, ce en puoi parlare?

Posso dire che altri due libri autoconclusivi verranno pubblicati da Newton Compton. Un inedito e una versione revisionata di un romanzo che ho autopubblicato a suo tempo. Non ho idea delle tempistiche né di quale sarà il titolo del prossimo libro che uscirà. Al momento non sto scrivendo. Sto leggendo vari manuali di grammatica per tentare di colmare le mie lacune. Però posso dire che il prossimo obiettivo è terminare un progetto iniziato l’anno scorso: una storia scritta a quattro mani con la favolosa Sylvia Kant. Scrivere con lei è divertente e stimolante perché mi porta ad andare oltre i miei limiti e sondare terreni per me inesplorati.

 

Grazie di cuore per il tempo che mi hai dedicato. Un saluto a tutti.

Grazie a te Daniele per essere sempre così disponibile!

 

Giveaway
Un fortunato vincitore riceverà una copia cartacea autografata di Non chiamarmi di lunedì più un segnalibro ripiegato stile origami realizzato dalla stessa autrice!

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Il GA avrà inizio oggi e terminerà domenica 10 a mezzanotte!

Buona fortuna ai partecipanti e alla prossima intervista!


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