lunedì 17 ottobre 2016

Blogtour: Ombre sulla pelle di Leila Awad - Intervista

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Ombre sulla pelle di Leila Awad - Intervista
 

Nuovo appuntamento del blogtour dedicato a Ombre sulla pelle di Leila Awad e il suo Ombre sulla pelle, un particolarissimo Historical Romance che invito tutti a leggere e di cui scopriremo qualcosa di più grazie all'intervista che leggerete di seguito!
 
 

Nella Francia del Seicento una donna dovrebbe desiderare solo due cose: rispettabilità e matrimonio. Però Martine e Lucrezia la pensano diversamente. Appartengono a mondi che sembrano destinati a non incontrarsi mai: l’una è figlia di un soldato divenuto Cavaliere, e sogna terre straniere, orizzonti sconfinati e una società più giusta; l’altra è un’aristocratica coccolata, colta ed elegante, dilaniata tra il suo grande amore e le scelte della famiglia. Invece, il destino le getterà fianco a fianco in un’avventura tempestosa di passioni fatali, tradimenti e vendette, a caccia di un manoscritto che può far vacillare il trono e alla scoperta di un segreto inconfessabile nascosto nel loro passato. Insieme a loro si batte un manipolo di moschettieri, risoluti a sventare il complotto contro il loro sovrano, Luigi XIV. Il Re Sole, che domina la scena con il suo fascino e la sua sensualità, deciso a portare la Francia al culmine dello splendore e che darà vita a Versailles. Martine, Ivry, Lucrezia. Alexandre, Lucrezia, Luigi. Maria Teresa, Luigi, Enrichetta. Mentre gli eventi incalzano, le coppie si scambiano e i triangoli si intrecciano con ombre del passato e pericoli del presente, giochi d’amore e intrighi di corte, ambizioni nascoste e desideri fin troppo palesi. Un romanzo di sensi e avventure che è un raffinato, appassionato giro di danza con la grande storia di Francia e con le umane, irresistibili vicende di due donne alla ricerca della loro verità.
 
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  • Leila racconta di te ai lettori che non ti conoscono.
Ciao Susi, grazie per la tua disponibilità. Cosa posso dire di me? Sono nata a Roma, dove vivo, ventinove anni fa. Ho frequentato il liceo classico, poi giurisprudenza, e da quattro anni lavoro in uno studio legale. Tendenzialmente, se chiedeste a qualcuno di descrivermi, vi risponderebbe che sono un disastro, combino guai a non finire, e non lo nego, anche se cerco di evitarlo. Ho la testa perennemente fra le nuvole, sono distratta, e spesso il mio silenzio viene scambiato per timidezza, quando il realtà, semplicemente, a volte mi assento, inseguendo pensieri tutti miei. Il che è anche la ragione per la quale di solito per strada faccio figure colossali, non riconoscendo mai chi incrocio: semplicemente, non ci faccio caso. Leggo da quando ho imparato a farlo, divorando libri su libri, ovunque mi trovassi. Poi è arrivata la scrittura, prima su quaderni che ancora conservo, poi sul primo pc fisso di casa, di notte, quando nessuno mi disturbava. Infine, nel 2010 ho conosciuto efp e mi son buttata, cominciando a pubblicare on-line.

  • Com'è iniziata la tua avventura con Centauria Libri e la loro nuova collana Talent?
Era un giorno di aprile: in pausa pranzo a lavoro aprii,dopo mesi, efp, e lì trovai un messaggio privato di Michela Gallio, che mi scriveva da parte di Centauria e che si diceva interessata alla mia storia, Evocatio Sanguinis, per un progetto nuovo dedicato agli autori esordienti. Sono letteralmente caduta dalla sedia, tanto che lì per lì non ho neppure risposto, finché una mia collega non mi ha convinta a farlo. Ero timorosa, lo ammetto, mi era capitato di incappare sia personalmente, sia per sentito dire, solo in proposte di editoria poco cristalline, ma Michela è stata subito chiara sul punto: volevano la mia storia, credevano nella mia storia, non volevano da me finanziamenti e avrebbero lavorato con me per aiutarmi a trasformarla in un libro. Qualche giorno dopo il primo contatto via e-mail ci siamo viste di persona ed ho adorato la professionalità e la disponibilità che da subito ha dimostrato. Mi ha chiesto di me, della mia storia, abbiamo parlato del progetto Talent che comprendeva altre ragazze come me, che scrivevano sul web: quel giorno è iniziata la mia avventura.

  • Cosa ci puoi dire del passaggio da EFP all'editoria tradizionale?
È stato un viaggio magnifico. Sono stata da subito affiancata da un’editor con cui ho parlato molto, prima di riprendere in mano la storia. Evocatio era una storia scritta a capitoli nel corso di cinque anni, era incompleta, era troppo lunga, con troppe sottotrame e, soprattutto, non la sentivo più completamente mia: io ero cresciuta, avevo bisogno di riscoprire i miei personaggi. L’ho letteralmente riscritta, posticipandola nel tempo, creando una struttura solida, perché naturalmente un libro è ben diverso da una storia scritta a capitoli, e una volta creato questo schema mentale, le parole sono venute da sole, fluide, senza incepparsi mai. Centauria è stata preziosa: non ha mai imposto nulla, ha sempre rispettato le mie scelte, si è fidata di me persino quando ho detto “ok, questo intrigo politico così non va, cambiamo tutto”. È stata un interlocutore incredibile con cui confrontarmi.

  • Com'è nato Ombre sulla pelle? Qual è stata l'idea che ti ha portato alla realizzazione del romanzo?
Ombre, o forse sarebbe meglio dire Evocatio, è nata per caso: un giorno, a pranzo, mia sorella se ne uscì con questa storia di due ragazze, una nobile e una popolana, ambientata nell’antica Roma. Martina e Lucrezia. Voleva che la scrivessi, ovviamente senza darmi grandi indicazioni, la voleva e basta e Martina doveva essere la star. Alla fine l’ho assecondata perché l’idea di trattare il tema delle differenze sociali mi attraeva, ma, per quanto mi piaccia l’epoca dell’Impero Romano, non lo sentivo abbastanza mio da scriverci su, e così l’ho posticipata durante i primi anni di regno di Luigi XIV. L’idea era lasciare i personaggi storici solo marginali, ma i Borbone non erano tanto d’accordo sul farsi mettere in un angolo e hanno reclamato la scena.

  • Puoi raccontarci delle due protagoniste?
Martine e Lucrezia provengono da due mondi apparentemente inconciliabili: se fossero vissute un secolo dopo Martine, la popolana, la sognatrice, probabilmente sarebbe stata protagonista della rivoluzione. Lucrezia, nobile, cresciuta negli agi e con un’idea precisa del proprio posto nella società, sarebbe stata una delle prime a perdere la testa.
In qualche modo, però, entrambe sono insoddisfatte della propria vita, vorrebbero di più, ma sono legate dal proprio essere donne: da loro ci si aspetta che si sposino e diventino madri e Lucrezia sarebbe anche d’accordo con questa idea, in realtà... se non fosse innamorata dell’unico uomo che non può avere.

  • Ombre sulla pelle è caratterizzato dalla presenza di molti personaggi. Puoi dirci chi è quello che ti ha appassionata di più scrivendo e perché?
Luigi, perché è un personaggio storico che amo profondamente e ho adorato poter dar vita al mio Luigi; c’è, nella sua ricerca della gloria per il suo regno, qualcosa di incredibilmente affascinate. I grandi monarchi –Luigi XIV, Federico II di Svevia, Elisabetta I, per citarne alcuni- mi hanno sempre attirata e solleticano la mia voglia di scrivere. Nella riscrittura, però, devo ammettere che chi mi ha dato le soddisfazioni maggiori è stato Filippo.

  • Per un romanzo storico come Ombre sulla pelle quali tipo di ricerche hai effettuato?
Dunque, devo fare una premessa. Io sono cresciuta leggendo romanzi storici: prima erano i libri per bambini, poi romanzi per ragazzi, infine letteratura più adulta e tante, tante, davvero tante biografie. Credo che, quando cresci così, ci siano “cose” che ti restano addosso, usanze, luoghi, tradizioni che senti tuoi sempre e che ti viene naturale riprodurre. L’epoca di Luigi XIV è, per me, familiare. Naturalmente, questo non vuol dire che non ci siano ricerche da fare, è impossibile ricordare tutto, per cui ho inquadrato il periodo che mi interessava, la seconda metà del 1665, e ho annotato date, personaggi politici di rilievo, avvenimenti importanti e meno importanti, costruendovi attorno la trama del romanzo.
 
  • Quanto ti sei allontanata dalla verità storica del periodo e quanto, invece, è stato indispensabile - per dare carattere al romanzo – rimanere attinente al periodo storico scelto?
Ho cercato di essere il più fedele possibile ai dati in mio possesso: nel 1665 Luigi XIV aveva ventisette anni, Mazzarino era morto ma lui non era ancora il re accentratore che sarebbe diventato anni dopo, e i nobili speravano ancora di poterlo controllare. Il suo rapporto altalenante con Filippo è ben documentato, così come la sua stretta relazione con Enrichetta: gli storici sono indecisi sulla reale natura del rapporto tra i due cognati –erano amanti? Non erano amanti?-, ma tutti convengono che erano molto legati. Io ho scelto la versione più “romantica”, un po’ per inclinazione, un po’perché mi permetteva di analizzare il rapporto tra i due fratelli. Naturalmente non esistevano tutti gli altri personaggi di contorno, ma sarebbero potuti esistere, sono uno specchio del loro tempo. Ad esempio, Luigi non si fidava dei nobili, ma si fidava di consiglieri e ministri provenienti dal popolo: affiancargli Alexandre, nobile sì, ma allontanato dalla famiglia, un militare, un moschettiere, mi è sembrato naturale.

  • Se fosti vissuta nel mondo di Ombre sulla pelle, chi saresti stata
Se devo scegliere, il mio cuore affascinato dalle teste coronate, non può che rispondere: Luigi XIV.


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Il blogtour continua sui portali delle mie colleghe blogger indicati di seguito!
14 Ottobre - 1° Tappa: Personaggi - Fancast, Books to Read
15 Ottobre - 2° Tappa: Estratti, Anima d'inchiostro
17 Ottobre - 3° Tappa: Intervista, Bookish Advisor
18 Ottobre - 4° Tappa: Ambientazione e periodo storico, Please Another Book
 
 
Voglio ricordare che partecipando al blogtour un fortunato riceverà a casa una copia del romanzo, vi basterà compilare il form in basso e seguirne le direttive.
 
 
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- A presto Susi
 



8 commenti:

  1. Mi commuove sapere la storia di come è nato questo magnifico romanzo, ho conosciuto Leila su EFP attratta dalla sua tecnica scrittoria e dalla ricchezza delle sue trame. Ciò che le è successo è una sorta di moderna favola di cenerentola. E se la merita tutta.

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  2. Bellissima intervista, è stato un piacere leggerla *___*

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  3. È sempre bello vedere come è nata una storia, i suoi retroscena e il percorso letterario degli autori.
    Indirizzo e-mail: hotstorm403@gmail.com

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  4. Interessante intervista! ^_^
    Partecipo al blogtour e al giveaway. Email: marco.smeraldi8@gmail.com

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  5. Una interessante e piacevole intervista,adoro conoscere tante curosità circa un'autrice e la sua opera

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  6. Una meravigliosa intervista, e più leggo questo blogtour e più mi incuriosisce *_*

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  7. Quello è un periodo storico che mi affascina..leggere questa intervista accresce la mia voglia di leggere questo libro

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  8. no vabbè io adoro queste interviste. piene di dettagli su quello che c'è dietro al libro!

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