venerdì 30 novembre 2018

Review Party: Shadowsong di S. Jae-Jones

Review Party
 
 
Shadowsong di S. Jae-Jones
 
Sono emozionatissima oggi di potervi parlare di una delle mie nuove serie preferite di sempre: Shadowsong, secondo ed ultimo volume della serie Wintersong, di S. Jae-Jones edita per Newton Compton editori.

 
 
 
Sei mesi dopo essere riemersa dal Sottosuolo, Liesl si sta impegnando per promuovere, oltre alla carriera musicale del fratello, anche la propria. È determinata a concentrarsi sul futuro, senza pensare al passato, ma la vita nel mondo di sopra non è semplice. Suo fratello Josef è freddo, distante e riservato, mentre Liesl non riesce a smettere di pensare all’uomo misterioso che ha dovuto abbandonare oltre la barriera magica, colui che ha saputo ispirarle nel cuore una musica struggente e bellissima. Ma quando l’equilibrio tra i due mondi all’improvviso comincia a vacillare, Liesl dovrà fare ritorno nel Sottosuolo per risolvere un mistero che riguarda la vita, la morte… e il suo amato Re dei Goblin. Chi è? Da dove viene? Qual è il suo destino? Ora che il patto è stato infranto, il prezzo da pagare è altissimo: una vita per una vita. Se Liesl vuole davvero scoprire la verità, dovrà infrangere tutte le antiche leggi e sacrificarsi in nome di ciò che ama. Ma compiere questa scelta la renderà libera una volta per tutte o la condannerà per sempre?
 
 
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La mia recensione
 
Voto: 5 Stelle

Wintersong di S. Jae-Jones è in assoluto uno dei miei romanzi Fantasy preferiti, uno di quei romanzi che ti colpiscono così tanto che continui a pensarci anche dopo molto tempo dopo aver terminato la lettura. Però, come tutte le persone che hanno letto Wintersong sanno, questo romanzo nasce e finisce nello stesso libro, è una storia che regge anche senza il seguito. A questo punto mi sono domandata più volte se leggere Shadowsong, il seguito appunto, perché indecisa tra il volere leggere di più di Liesl e il Re dei Goblin e la paura che il seguito non fosse all'altezza delle aspettative create dal mio amore per Wintersong.

Se siete qui potrete benissimo comprendere come la curiosità abbia avuto la meglio e mi sia buttata in questa lettura, che a differenza di molti, mi ha conquistato e portato a terminare le pagine che compongono il romanzo molto prima di quanto avessi voluto.

È trascorso quasi un anno da quando Liesl ha lasciato il Sottosuolo e da allora, per quanto il suo cuore sia rimasto nelle tenebre di quel luogo, la ragazza fa di tutto per non pensare all'amato che ha lasciato in dietro. Ma la libertà guadagnata ad un caro prezzo non sembra il sogno che Liesl aveva immaginato, la musica non le parla più come un tempo e Josef, suo fratello, sembra ora più lontano che mai. Riuscirà la nostra eroina a rimpossessarsi del suo cuore e venire a patti con la sua vera natura?

Se c'è una cosa che più amo al mondo è un romanzo Fantasy slowbuilding perché non c'è nulla di meglio che leggere qualcosa che avanzando con la lettura diventa sempre più appassionante, avvincente, accattivante ma soprattutto emozionante e travolgente, così tanto da impedirti di lasciare quelle pagine che per te sono diventate come una vera e propria droga!

Posso dirvi che quello che avete amato di Wintersong ritorna anche questa volta, ma diversamente da come avviene in altri libri, in questo seguito non vedrete una brutta copia di cosa abbiamo già visto ma una vera e propria rivisitazione della storia che questa volta si arricchisce di nuovi temi, nuove metafore, nuovi personaggi, ovvero un mix capace di rendere Shadowsong un ottimo seguito ad una storia tanto amata.

Ritorna la costruzione del romanzo come una sonata: il testo si divide in quattro parti precedute da un interludio, intervallate dall'intermezzo e che, questa volta, termina con un Finale, l'unico possibile, quello che in Wintersong era precluso alla Sonata per la notte di nozze.

Se in Wintersong Liesl era una ragazzina che veniva a patti con l'amore per la musica e per il fratello, ma soprattutto l'amore che scopre di provare per il Re dei Goblin, in questo romanzo vedremo in lei una donna con un cuore diviso tra le responsabilità, l'amore e la gelosia per il fratello e l'amore per il Re dei Goblin, un amore che langue e che va deteriorandosi giorno dopo giorno. Ho amato totalmente l'introspezione che avviene per questo personaggio, ho amato vedere un'eroina che lotta contro le paure, i dubbi, le fragilità e le insicurezze e per voi vincerle – a suo modo – e arrivare ad ottenere il finale da favola che ha sempre sognato.

Il Re dei Goblin, personaggio misterioso e carisma non ha la stessa rilevanza in questo seguito come al contrario avveniva in Wintersong, ma Shadowsong è un libro oscuro, ombroso che cerca di far luce sei lati bui non esplorati in Wintersong e in questa nuova ottica si cercherà di far luce su come il ragazzo dagli occhi di due colori diversi sia diventato il Re dei Goblin.

Un romanzo intenso, passionale, che ti coinvolge come pochi sanno fare, un romanzo unico e che osa, riuscendoci, a dare nuove sfumature al worldbuilding senza rovinare quella che è stata la lettura di Wintersong.

Consiglio spassionatamente a chi amata Wintersong di buttarsi in questa lettura, ma prego alle persone che si aspettano di trovare del romance in questo volume di cambiare le loro aspettative per non ritrovarsi deluse dalla lettura.

5 Stelle

Ebook offerto dalla CE.
 
 
 
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Personaggi
 
Uno sguardo ai personaggi di maggior rilievo in questo secondo volume dalle pagine di Wintersong
 
  • Liesl:
Io ero più grande di lei (sua sorella Kathe) di circa due anni, ma sembravo ancora una bambina: bassetta, mingherlina e con un colorito giallastro. Mio papà mi chiamava “Piccola hobgoblin”, un goblin buono, secondo le leggende. Per Constanze invece ero “Fatina”. Solo Josef mi diceva che ero bella. Non ero carina per mio fratello. Ero bella.

  • Re dei Goblin
Avrei potuto dire che era bello, ma sarebbe stato come affermare che Mozart era semplicemente “un musicista”. La sua bellezza era la stessa di una tormenta di neve, splendida e letale. Non era bello come Hans, i suoi lineamenti erano troppo allungati, aguzzi, stranieri. Aveva una certa aria graziosa, quasi da ragazza, unita a qualcosa di orribile che aveva un effetto quasi ipnotico. Ora capivo cosa intendeva Constanze quando diceva che quelle giovani fanciulle dal destino segnato lo desideravano come si può desiderare di afferrare la fiamma di una candela o la nebbia. Era una bellezza che faceva male, ma era proprio il dolore a renderla splendida.

  • Kathe
Käthe era la bella della famiglia, con i suoi capelli dorati, gli occhi azzurro vivo, le guance rosee e la figura ben tornita. A soli diciassette anni già sembrava una donna adulta, con il seno piccolo e i fianchi generosi, messi in risalto dal vestito nuovo.
 
  • Josef
 Stava calando il tramonto e le ombre trasformavano gli angoli del suo viso in bassorilievi affilati. Mio fratello sembrava un angelo, una creatura fatata, non di questo mondo.
 
  • François 
Quel giovane era bellissimo: la sua pelle era liscia e assolutamente immacolata, le labbra piene, gli occhi scuri, le ciglia lunghe. Non avevamo mai visto un nero prima d’ora, ma ero certa che non fosse il colore della pelle di François ad attrarre mio fratello.
 
 
 
- A presto Susi
 
 

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