sabato 21 settembre 2013

Recensione: Ruin di Rachel Van Dyken

Nuova recensione New Adult

Recensione: Ruin
Autrice: Rachel Van Dyken
Serie: Autoconclusivo
Editore: Inedito in Italia
Trama: Non sono la solita ragazza. Scappavo dai ricordi che mi perseguitavano per così tanto che la depressione divenne il mio solo conforto. Ero felice nell'oscurità...finchè Wes Michals si offrì di essere la mia luce.

Non sapevo però che il tempo non era un mio alleato – che ogni secondo che passava era un passo vicino la fine di qualcosa che stava iniziando a indicare la mia stessa fine. Lui cercò di avvertirmi mi promise tutto quello che era capace di offrirmi – tutti i momenti disponibili – ma non sarebbe mai stato abbastanza.

Qualche volta quando pensi che sia la fine è solo l'inizio. Wes pensa di potermi salvare, ma nel darmi tutto lui mi ha rovinato. Perchè dopo un bacio, un tocco, non potevo – non sarei mai più stata la stessa.


La mia recensione

Voto: 2,5 Stelle

Presa dalla voglia di leggere qualcosa di leggero mi sono dedicata alla lettura di un New Adult che ha ricevuto molte recensioni positive: Ruin di Rachel Van Dyken, autrice di cui ho letto solo un altro libro. 

Così come anche il primo libro della Van Dyken anche questa lettura si rivela dallo stile semplice e accattivante che cattura il lettore e lo trascina in una storia molto dolce e che tocca il cuore. 

Ancora una volta il tema New Adult è quello classico di una ragazza traumatizzata da un passato spiacevole che si approccia all'esperienza del college con una nuova voglia di ricominciare. 
Kriesten la protagonista è una ragazza che ha vissuto gli ultima anni della sua vita chiusa all'esterno e arrivata al college si ritrova catapultata in un nuovo mondo fatto di amicizie, amore, nuove esperienze, e dove tutto è possibile, anche sconfiggere le paure che l'hanno accompagnata negli ultimi anni. 

Wes, il protagonista è un ragazzo dolce, dal passato pieno di sofferenza e dolore che cerca con tutte le sue forze di vivere a pieno la vita e portare Kriesten, questa dolce e indifesa ragazza che incontra il giorno dell'orientamento, fuori dalla bolla che si è creata. 

Devo dividere il libro in due parti: una prima parte costruita alla perfezione, dove si introduce la storia, i protagonisti, dove la lettura è scorrevole ed entusiasmante; una prima parte che, nonostante la presenza di figure e scene già viste negli New Adult, si rivela molto buona a differenza della seconda dove il libro perde, non solo la scorrevolezza dello stile, ma anche originalità nella storia. E così un New Adult che si prospettava diverso, originale, si traduce in favola dall'happily ever after assicurato. 

L'inizio della lettura il libro si prospettava diverso, ma soprattutto preannunciava un finale completamente diverso, un finale non da favola ma piuttosto agrodolce. 

Il libro è emozionante e appassionante, sarà perchè è molto vicino alla mia esperienza personale e mi ha commosso più di una volta, ma per quanto trovi la storia raccontata da questo libro molto bella si rivela banale e prevedibile, annullando tutte le alte aspettative che la prima parte del libro prometteva. 

I personaggi secondari sono pochi ma lasciano la loro impronta nella storia, sono delle ottime spalle e creano una buona cornice alla storia principale. L'unica pecca è stata quella di non renderli completamente partecipi della storia principale, non riuscendo a capire fino in fondo il vero ruolo di questi all'interno della storia, sembra infatti che iniziata la seconda metà del libro la scrittrice si sia limitata a finire il libro senza portare a termine le buone promesse di inizio libro. 

Libro molto romantico, pieno di baci e carezze, tenerezze e gesti d'amore e dove il sesso è assente.
Ancora una volta un New Adult dove non c'è sesso, e sono qui a ribadirlo perchè NA non è sinonimo di sesso e vorrei che questo fosse un particolare che i lettori italiani capissero.

Di solito non critico mai il titolo di un libro ma devo essere sincera che Ruin non mi piace per nulla. Non solo non mi piace ma ho trovato odioso chiarire ogni tre pagine il significato che questa parola ha nel libro, senza contare che il prologo porta a pensare che la storia sarebbe stata diversa e di conseguenza anche il significato da dare al libro. 

Un altra cosa che non ho gradito del libro è stata non palesare uno degli argomenti della storia: si riesce a capire che c'è qualcosa che non va ma rivelarlo solo a fine libro non fa altro che innervosire il lettore. 
Personalmente penso che queste cose o si dovrebbero chiarire dall'inizio o mantenere il mistero fino alla fine e non dare alcuna percezione di cosa sta succedendo (come in Il Confine di un Attimo) primo perchè toglie l'elemento sorpresa e secondo perchè rovina la storia stessa. 

Personalmente penso che la seconda metà del libro sia stata lasciata al caso e trovo che sia un vero peccato la storia sarebbe potuta essere davvero ottima ma lasciata così ha perso tanto, e pensare che la prima parte del libro mi aveva anche fatto sorgere il dubbio di essere stata troppo dura con la valutazione dell'altro libro della Van Dyken, The Elite, un NA diverso dal normale. 

Invece una cosa di cui sono molto felice di dirvi è che i ricavati del libro sono andati in beneficenza, hanno contribuito a pagare le spese mediche dello zio della scrittrice malato gravemente. 

Riflettendo sul libro non posso dire altro che è un libro dalla scrittura avvincente ed appassionante, con una buona storia ma che non ha saputo portare a termine le premesse di cui si faceva carico. 

2,5 Stelle.

- A presto Susi

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