domenica 11 settembre 2016

Recensione: Nothing More di Anna Todd

Recensione in anteprima!
 
Titolo: Nothing More
Autore: Anna Todd
Serie: Landon Gibson #1
Editore: S&S
Trama: I grattacieli di New York e il ritmo frenetico sono anni luci dal luogo dove Landon Gibson è cresciuto, e il passaggio alla NYU è stato duro. Ma ora sta iniziando a comprendere il nuovo ritmo, ha trovato un lavoro che paga (parte) delle sue bollette, gli piace la scuola, e solo occasionalmente incrocia la sua ex, Dakota. La ragazza per la quale ha scelto NY... prima che lei lo mollasse.
Fortunatamente, la sua migliore amica, Tessa, condivider un appartamento, terribilmente piccolo, con lui a Brooklyn. E dato gli alti e bassi che lei ha avuto con il suo ex, è una buona spalla soprattutto quando si trova al centro di un triangolo. Essere giovane e trovare la propria strada nel mondo è difficile.
Landon è sempre stato una persona positiva ma una città così rumorosa, esigente lontano da casa significa farcela solo con l'aiuto dei suoi amici.
 

La mia recensione

Voto: //


Nothing More è il primo libro della serie spinoff After di Anna Todd dedicata ad uno dei personaggi secondari della storia, Landon.
 
Prima di iniziare questa recensione vorrei mettere in chiaro come mi sia avvicinata alla storia senza nessuna pretesa o pregiudizio - soprattutto considerando che non ho letto After - ma anzi con la speranza di ricredermi su una storia o una serie che non mi ha mai ispirato più di molto.
 
Mi sono avvicinata a Nothing More perché uno dei disclaimer dell'autrice prometteva che il romanzo seppur collegato alla serie principale fosse essenzialmente uno standalone quindi pronta a conoscere i personaggi per la prima volta purtroppo il primo punto negativo è stato riscontrare che volente o nolente l'autrice chi ha presentato un riassunto, anche molto esaustivo, di quello che accaduto nei primi due libri. Avete mai letto serie standalone in ordine sparso? Io sì e vi posso assicurare che seppur alcuni personaggi fossero già presenti sulla scena più di avvenimenti ovvi (Tizio si è fidanzato con Caio dopo aver lasciato Sempronio) nulla toglieva al lettore la curiosità e la voglia di approcciarsi a quel libro per scoprire come si fossero sviluppati tali avvenimenti, invece, qui la Todd racconta per filo e per segno cosa è accaduto tra Tessa e Hardin, posso capire le implicazioni e il rapporto tra Hardin e Landon ma si poteva evitare la maggior parte delle cose raccontate a proposito della loro relazione.
 
Vorrei parlarvi di Landon è dirvi di come mi abbia coinvolto o le qualità che ho apprezzato durante la lettura m purtroppo questo non è il caso. Nelle prime pagine già si percepisce la presenza di un ragazzo insicuro, timido al punto di sembrare ridicolo e non nell'accezione positiva del ragazzo nerdy dolce e coccoloso senza contare poi del modo in cui si introduce, sì perché questo è un romanzo in prima persona ma ve ne parlerò in seguito, piangendosi addosso in una maniera che fa addormentare e per nulla creare empatia nel lettore.
Queste prime percezioni poi si chiariranno con il proseguimento della lettura annettendo anche un'altra marea di qualità non positive, indecisione cronica, mancanza di spina dorsale e un quintale di prosciutto sugli occhi.
 
Personaggi secondari: esclusi Hardin e Tessa di cui sappiamo anche più del necessario vengono introdotte delle ragazze che non vengono presentate per nulla, sappiamo chi sono e cosa fanno ma manca la caratterizzazione (ma voi direte perché mi lamento dei personaggi secondari se anche il protagonista non fa eccezione, ma dimenticate che uno ci spera sempre di trovare una qualità positiva) salvo qualche sprazzo di minima profondità psicologica verso la conclusione del libro che non fanno che confermare l'idiozia del protagonista – vedi il perché del prosciutto sugli occhi.
 
Parliamo di come l'autrice abbia organizzato la trama perché è qui che si nascondono i veri problemi. La linea temporale – che per fortuna è lineare – è organizzata malissimo! Le prime 70 pagine sono dedicate a un arco temporale di 24 ore, sparatemi. Sapete quanto possa rallentare la narrazione un arco temporale così lento? Aggiungiamoci anche il protagonista che quasi completamente solo coi i suoi pensieri pensa e ripensa alle stesse cose finendo per presentare gli stessi concetti due o tre volte, uno strazio in poche parole.
 
Superate questa interminabile prima giornata il libro prosegue più spedito, alleluia, ma non mancano cadute di stile nella narrazione che sembra priva della revisione di un editor: ripetizioni di concetti, scene (giuro che due pagine erano uguali!), senza contare che l'autrice ha avuto la fantastica idea di dar al protagonista una voce narrante in prima persona e per di più in diretto contatto con il lettore senza avere le basi concrete per riuscire ad ottenere l'effetto sperato perché questo non aiuta per nulla il lettore a essere partecipe della storia o ad immedesimarsi nel protagonista ma lo disturba senza pietà, per non parlare delle scene intime – quelle che dovevano essere le scene sexy – perché diventano raccapriccianti, l'autrice non è riuscita a dare una voce maschile chiara al suo protagonista ma lo ha fatto assomigliare a una donna in piena crisi, la tipica protagonista dei romanzi rosa ricci di cliché, e uccidetemi perché io adoro i romance ma quelli costruiti e caratterizzati ad hoc.
 
Vogliamo parlare poi del modo in cui viene costruito un fasullo triangolo amoroso? Una delle due ragazze è la personificazione della falsità e l'altra sembra essere la bella statuina pronta alle esigenze del protagonista. Dalla prima occhiata si capisce come il protagonista sia attratto da una ragazza rispetto l'altra peccato che l'unico a non capirlo sia proprio lui.
In ultima istanza aggiungo come avrei preferito addirittura un'altra ragazza come interesse amoroso.
 
Purtroppo il romanzo si conclude quando la storia aveva preso consistenza. Indovinate un po'? C'è un seguito! Sì perché scrivere un romanzo unico consistente è la scelta stupida da fare meglio scrivere due romanzi e spillare più quattrini possibili alle ragazzine ignare.
 
Di solito per quanto non gradisca la storia di un romanzo, la trama e alcune soluzioni mi sono sempre ritrova a pensare come la qualità distinta dello stile dell'autore sia quella marcia in più che portano un romanzo alle vette delle classifiche o a conquistare così tanti follower purtroppo alla Todd manche anche uno stile, per quanto scorrevole le sue parole non sono appassionanti o emozionati.
 
Conclusioni:
  1. Non lasciare la narrazione ad un solo personaggio, maschile per giunta in un romance, se non sai gestirlo. Il doppio PoV avrebbe aiutato e non poco a dare un valore in più al romanzo;
  2. L'editor dove si è nascosto quando ha revisionato il romanzo? Se qualcosa è di troppo taglia perché si appesantisce il romanzo e si rallenta la narrazione;
  3. Il triangolo. Non aggiungere risorse narrative che non sai costruire o caratterizzare;
  4. Qualche volta uno e meglio di due. Per i romanzi vale il detto “Più qualità meno quantità”;
 
Vorrei mettere in chiaro il fatto di aver letto una eARC e quindi non il prodotto finito ma questo mi fa nascere un mare di perplessità perché il romanzo è già uscito sia in rancia che Germania. Questi editori quale romanzo hanno tradotto?
 
PS: Se ve lo chiedete la risposta è sì, ho ancora intenzione di leggere After.

Il libro uscirà per la Simon & Schuster il prossimo 20 Settembre.


- A presto Susi
 


2 commenti:

  1. Ciao Susi, non ho letto nulla di questa autrice non so sono sempre al 50% vedremo.. Prima o poi ^_^

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    1. Anche io! Non giudico mai nulla a scatola chiusa ma mi aspettavo qualcosa di più anche se non avevo nessuna pretesa ma un'autrice così con milioni di libri venditi mi sarei aspettata di meglio.

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