giovedì 16 marzo 2017

Blogtour: La meraviglia di essere simili di Daniela Volonté - I protagonisti

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La meraviglia di essere simili di Daniela Volonté
 

Sarà in vendita dal prossimo 23 Marzo il libro di Daniela Volonté La meraviglia di essere simili edito da Newton Compton editori, un altro romanzo che sono sicura conquisterà tantissime lettrici che come me si appassionano spesso e volentieri a storia come questa narrata da Daniela nelle pagine del suo libro.
 
 
 
Per dimenticare un passato doloroso, Elisabeth decide di allontanarsi da New York. Si trasferisce così nella cittadina nella quale viveva la sua migliore amica e inizia a lavorare come insegnante. Ma al liceo di Watertown la sua vita è destinata a cambiare. A sconvolgerla sarà Alexander, un ragazzo di diciassette anni. Come Elisabeth, anche Alex ha un passato che lo ha segnato, e il presente non va granché meglio: la madre è alcolizzata e lui deve prendersi cura della sorella più piccola, Julia, di soli sei anni. Elisabeth lo incontra in aula il primo giorno di scuola, e da quel momento non riuscirà più a dimenticarlo. C’è un dolore comune che li unisce, eppure quando sono insieme la sensazione che provano è quella di pace. Ma Alex è minorenne e oltretutto è un suo allievo. Elisabeth sa bene che non può permettersi alcun tipo di coinvolgimento sentimentale. All’inizio entrambi cercano di tenere a bada i propri sentimenti, fin quando non riescono più a trattenerli…
 
 

Faccio segno ad Alex di seguirmi nella sala d’aspetto, che è ancora deserta. Prendo un paio di monete dal portafoglio e digito il codice sul distributore automatico. Mi serve proprio un caffè.
«Tu vuoi qualcosa?», gli domando, ma il mio accompagnatore sembra diventato muto e si limita a scuotere la testa. È in piedi accanto alla finestra con le braccia conserte e sta fissando oltre il vetro. Mi avvicino a lui appoggiandomi alla stessa parete e, mentre aspetto che il caffè messo sul tavolo si raffreddi, aggiungo: «È tutto a posto per le spese mediche, non angosciarti». Si gira di scatto verso di me, ma lo precedo prima che dica qualcosa.
«Me li ridarai! Il giardino ha bisogno di una sistemata, mentre il cancello e la staccionata necessitano di una bella verniciata».
Gli sorrido strizzando l’occhio, ma non ottengo l’effetto sperato e la sua espressione resta immutabile per non so quanto tempo. Accade tutto in un attimo e la sua reazione mi spiazza. Si mette di fronte a me e appoggia le mani contro la parete alle mie spalle, intrappolandomi. Mi sta guardando dritto negli occhi e questa volta vi scorgo una nuova luce. Avvicina il suo corpo al mio flettendo le braccia. Sento il suo fiato caldo sempre più vicino al viso.
La sua pelle non rasata mi graffia leggermente la guancia, ma è una sensazione che, mischiata al suo odore, mi piace da impazzire, perché significa che è davvero molto vicino. A quel pensiero il mio respiro si fa debole, poi le sue labbra sussurrano qualcosa al mio orecchio: «Non credo più in Dio da molto tempo, ma ringrazio chiunque ti abbia messo sulla mia strada. Non avrei resistito ancora per molto. Stavo per arrendermi… ma quel giorno a scuola sei arrivata tu. Ho ritrovato la speranza e quando le cose volgono al peggio, tu compari al mio fianco…».
Appoggia la fronte sulla mia spalla e anche attraverso il tessuto della camicia percepisco che la sta baciando. Poi risale verso il collo. Mentre il cuore accelera i battiti, il mio corpo sta assaporando quel contatto il più possibile. Incamero a lungo il suo odore, fresco e delicato allo stesso tempo. I suoi riccioli mi fanno il solletico vicino alla gola e noto che le sue labbra si fermano sulla giugulare. È proprio in quel punto che può percepire l’effetto che lui ha su di me: le pulsazioni diventano scariche di mitra. Temo che anche il mio più piccolo movimento possa fermarlo, per questo motivo mi trasformo in una statua.
Senza smettere di assaggiare la mia pelle, Alex avvolge con il suo corpo il mio. Il calore che sento ogni volta che mi sfiora, adesso è un incendio che si espande lungo ogni terminazione nervosa.
La mia mano si appoggia al suo fianco e lui smette per una frazione di secondo di baciarmi, per poi ricominciare quando lo attiro a me prendendolo per la camicia. Alzo i lembi di tessuto e con una mano sfioro il suo ventre. Lo sento espirare sulla mia gola e risalire con i baci verso il mento, mentre la pelle del suo corpo s’increspa sotto le mie carezze. L’altra mano è ancora sopra la sua camicia e lentamente sale verso i pettorali, per arrivare alle spalle e più su, oltre il collo. A quei meravigliosi ricci che si avvolgono dispettosi sulle mie dita. Sposto la mano lungo la mascella e, dopo aver toccato la fossetta che ha sul mento, mi fermo a sfiorargli le labbra. Alex chiude gli occhi e mi bacia ogni dito con una dolcezza tale da farmi tremare. Mi rendo conto di desiderare con ogni parte di me questo essere tanto forte e fragile al tempo stesso. Fisso il modo in cui le sue labbra assaporano la mia mano e l’attrazione, che mi calamita a lui ogni volta, entra in azione come se fossi investita da un tornado. E la mia bocca si sta già avventando sulla sua, quando a un tratto la porta si apre di scatto. Alex ha la prontezza di spostarsi velocemente.
Entrano due signore con un bambino in braccio, salutano educatamente e io ricambio con un sorriso forzato. Alex afferra la maniglia della porta e sparisce oltre la soglia alla velocità della luce, mentre io rimango lì, ferma, a rimpiangere l’attimo perso.
Non era destino che succedesse qualcosa tra noi e forse non era nemmeno previsto che ci incontrassimo.

In questo estratto dal libro c’è l’essenza dei personaggi.
Elisabeth è più grande, ha una posizione, un lavoro, più esperienza nella vita (anche ha solo 25 anni) perché la vita stessa l’ha già delusa molte volte.
Alexander ha diciassette anni, una sorella di sei a cui badare perché la madre alcolizzata non riesce a gestire più nulla. Spesso Alex vorrebbe mollare il colpo… Lasciare che la vita gli sfugga di mano.
Alex vede in Elisabeth un angelo mandato per aiutarlo, ma proprio come lei ha perso fiducia nelle persone e non sa se dare alla vita stessa una seconda possibilità.
In quel pezzetto sopra c’è il loro rapporto. Vorrebbero lasciarsi andare, ma non possono. Non solo per l’età o per il ruolo che rivestono, ma perché entrambi non credono che la loro esistenza possa migliorare.
Entrambi non vivono, sopravvivono.
Entrambi hanno smesso di lottare.
Entrambi non cercano una via verso la felicità, perché non credono che il destino abbia in serbo qualcosa di buono per loro.
Si cercano e si allontano, proprio come sopra. Per colpa di altri, delle regole e per colpa di se stessi, perché ritengono di non meritare nulla di più.
 
 
Ma come è arrivata Daniela a scrivere di questi personaggi? Sentite cosa ci dice a questo proposito:
La verità è che non ne ho idea. Sembro sciocca a scrivere ciò, però lo spunto di questa storia mi venne sentendo la notizia di una professoressa americana che aveva costretto un suo studente a fare sesso con lei e per questo era stata denunciata dai genitori del ragazzo. Però non volevo scrivere una storia che era nata giustificata dal sesso. Volevo che la trama si fondasse sui sentimenti veri. Che fosse amore, disperazione, tristezza o pace… E da qui ho ridimensionato i protagonisti dando loro uno spessore diverso rispetto alla notizia che mi ha ispirato questo libro.

La mia tappa finisce qui ma non perdetevi le prossime!
 

- A presto Susi
 


4 commenti:

  1. Daniela ogni cosa che scrivi ci appassiona ... sono certa che anche questo romanzo sarà un vero successo... non vedo l ora che esca per correre in libreria a comprarlo :-)

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  2. La trama sembra molto bella e il titolo è favoloso *_*

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